Twenty one.
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Mia
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"Cos'ha detto?" Chiesi.
"Ha solo detto di voler parlare con te." Harry disse con rabbia. "Che diavolo vuole? Perché non può semplicemente lasciarti in pace?"
"Non so come sistemare tutto questo." Mi passai una mano tra i capelli, sedendomi sul letto della nostra suite. Se contattassi Matthew sarebbe una cattiva idea, se non lo facessi sarebbe comunque una cattiva idea. Tutte le possibilità che la mia mente creava risultavano cattive.
"Questo significa che non hanno accettato la mia offerta?" Harry pensò ad alta voce. "Mi chiedo se abbia ricevuto i soldi.. Aspetta, Mia, devo fare una telefonata." Offerta? Soldi? Che diavolo intendeva Harry?
Harry tirò fuori il suo telefono dalla tasca e lo portò all'orecchio, camminando avanti e indietro nella camera grande. Mormorò alcune parole sottovoce che non erano udibili a nessuno a meno che qualcuno non fosse vicinissimo a lui. Si passò una mano tra i capelli con frustrazione, uno sguardo indurito sul suo viso.
"Pronto." Sembrava come se stesse facendo il possibile per rimanere calmo. "Sono Harry... sì, okay. Sì. Chiamavo per accertarmi che la famiglia Roden e Matthew Miles abbiano accettato la mia offerta... sì. Che intendi con negoziare? Non c'è niente da negoziare!" Stava urlando ora.
Cat saltò sul letto e si fece strada fra le coperte fino ad arrivare al mio ventre. Delle idee vorticavano nella mia mente su quello di cui potesse star parlando Harry, ma decisi di non arrabbiarmi fin quando non avessi sentito tutta la storia.
"Chiedi loro su cosa vorrebbero negoziare, non dire sì a niente. Ti contatterò di nuovo nelle prossime ventiquattr'ore... fino ad allora, fa' sapere loro che non devono contattarci sennò non ci sarà più nessun affare. Grazie." Tanto velocemente quanto la conversazione iniziò, finì.
"Che diavolo?" Chiesi.
"Mia, devo spiegarti tutto." Harry sospirò. "Non volevo dirtelo, ma-"
"Non puoi tenermi all'oscuro di una cosa del genere!" Discussi. "Sei in contatto con la mia famiglia e non me l'hai detto? C'è qualcos'altro che dovrei sapere?"
"Ascolta, ti prego." Harry mi pregò. "Era la notte che tu ti stavi lamentando per quello che Matthew stava dicendo di te alla stampa e potevo vedere quanto ti desse fastidio. Quindi ho chiamato il mio management per farli smettere e lasciarti in pace. Lo stavo facendo per il tuo bene, giuro."
"Apprezzo il gesto, ma non avresti mai dovuto farlo senza dirmelo." Mi fermai, cercando di calmarmi. "Dovresti sapere che non puoi semplicemente comprarli così e aspettarti che se ne vadano. Sono ricchi e potenti e se decidi di fare il gioco dei soldi con loro, non sarà molto bello."
"Le mie intenzioni erano buone." Harry mi ricordò. "Stavo pensando a qualcosa per aiutarti e ho cercato di farla mentre tu eri nella doccia così tu-"
"Così non l'avrei saputo?" Chiesi. "Oh, andiamo! So che vuoi aiutarmi, ma non avermelo detto non ha aiutato affatto! Sono in una brutta posizione adesso e ai tuoi occhi potrei sembrare completamente indifesa, ma non puoi combattere le mie battaglie al posto mio, Harry."
"Capisco." Harry increspò le labbra.
La camera era silenziosa. Cat continuava a strofinarsi contro di me, cercando di ricevere delle attenzione. L'ultima cosa che volevo era completamente andare su tutte le furie con Harry per avermi tenuto nascosta una cosa del genere, quindi non dissi niente per la paura che se l'avessi fatto, avrei peggiorato solo la situazione. Litigare con Harry non avrebbe risolto i miei problemi e quello che era fatto era fatto.
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Ready To Run // h.s (italian translation)
Fanfiction"This time I'm ready to run, escape from the city and follow the sun." "Beh, probabilmente dovrei andare." Disse lui. "Anche io." Mormorò lei in accordo. "Dove stai andando?" "Sto per iniziare un viaggio su strada." Lui sorrise. "E tu?" "Al mio matr...