Seventeen.

6K 372 47
                                    

Seventeen.

.

.

Mia

.

.

"Arriveremo a Washington DC fra poco." Harry mi disse, un paio di giorni dopo. "L'Air and Space Museum sarà chiuso, ma il club cinque stelle in cui ti porterò no."

"Andremo in un club?" Sorrisi. "Menomale che ho portato Susan con me." Presi la mia borsa e mostrai ad Harry la stessa carta d'identità falsa che gli avevo mostrato il primo giorno che ci eravamo incontrati.

"Merda, mi sono dimenticato che tu sei minorenne." Harry imprecò. "Mi sento come se fossi una cattiva influenza per te adesso."

"Non so di cosa tu stia parlando." Feci un sorrisetto. "Mi chiamo Susan e ho venticinque anni."

"Sì, smettila Susan." Harry scherzò. Roteai gli occhi e scorsi la timeline del mio Twitter per la decima volta in dieci minuti. Essere nel bus con Harry era grandioso, ma non c'erano molte cose che si potevano fare mentre eri per strada e a volte diventava noioso.

"Se ti fa sentire meglio, ogni volta che ero costretta a partecipare a degli eventi con i miei genitori, bevevo sempre lo champagne. E sono già stata in un club prima, quindi non mi stai rovinando."

"Dannazione." Harry fece un sorrisetto mentre mi guardò. Qualcosa nel modo in cui appariva oggi mi faceva sentire completamente agitata. Appariva semplicemente come tutti gli altri giorni, ma sembrava che solo oggi io mi stessi rendendo conto di quanto lui sia affascinante.

Le mie guance si arrosarono quando realizzai cosa mi stesse passando per la testa. Se Harry avesse scoperto che io lo trovavo anche un po' attraente, sarei stata mortificata. Rassicurandomi che non sarebbe mai successo, mi diressi nel retro del bus per iniziare a lavorare il mio look per stasera.

Sentii qualcosa strusciarsi contro la mia gamba e mi congelai un secondo prima di rendermi conto che fosse solo Cat. Aveva l'abitudine di avvicinarsi in silenzio alle persone, l'unica differenza era che con me si strofinava soltanto contro la mia gamba, con Harry invece si lanciava sui suoi alluci. Aveva minimo tre cerotti di Niall sui suoi alluci.

Non mi ci volle molto per prepararmi. Non avevo mai capito perché le ragazze ci mettevano dieci anni per prepararsi per una festa o per andare in un club. A mio avviso, sembrava ridicolo spendere così tanto tempo e sforzo per sembrare completamente diversa per una sera. Se volessi cambiare drasticamente il mio aspetto, ricorrerei alla chirurgia plastica. Non trascorrerei mai due ore per prepararmi ad un evento.

Anche il bus si fermò ed Harry si unì a me nel bagno e si pettinò i capelli.

"Solo per avvertirti- questo club è molto... esclusivo." Harry parlò lentamente. "Immagino che il proprietario sia molto ricco e che questo sia una specie di capriccio. Ma puoi indossare quel vestito nero stasera."

"Okay." Dissi mentre mi lavavo i denti. "Aspetta.. come fai a sapere che io ho un vestito nero?"

Harry arrossì immediatamente.

"Volevo farti una sorpresa e portarti in questo club di lusso, ma non sapevo se tu avessi un vestito. Quindi ho fatto una piccola ricerca." Il modo in cui la buttò lì era completamente innocuo. Io, d'altro canto, stavo pensando a tutti i miei reggiseni e mutandine che avevo nella valigia.

"Cos'altro hai visto?" Domandai, puntandogli contro il mio spazzolino in modo accusatorio.

"Questo è tutto." Disse onestamente. "Era sopra."

Ready To Run // h.s (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora