You can run away with me.

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1.Il contatto fisico è severamente vietato, e qualsiasi violazione di questo decreto porta a dure punizioni e talvolta anche alla condanna a morte, a seconda della gravità della pena;

2.Le sette arti in tutte le loro forme e in tutti i loro relativi derivati sono bandite, e qualsiasi attività illecita di contrabbando di musica, libri o cinema porta ad una pena minima di dieci anni di carcere;

3.I matrimoni sono consentiti e anzi, incentivati dal governo, tuttavia non deve esserci alcun tipo di contatto fisico né alcun tipo di sentimento superiore all'affetto tra i due coniugi;

4.In ogni nucleo familiare devono essere dati alla luce almeno tre figli, a seconda della fertilità della donna.

5.I rapporti sessuali sono proibiti. L'unico tipo di riproduzione consentito è quello artificiale (per informazioni specifiche, rivolgersi al Consultorio);

6.Chiunque metterà in discussione le parole o le decisioni dell'Eletto, verrà trattato di conseguenza;

7.Chiunque proverà a disattivare o dare via o danneggiare in alcun modo il proprio Sensore, verrà trattato di conseguenza;

8.Chiunque verrà trovato in possesso di materiale illegale e/o coinvolto in traffico di materiale illegale, verrà trattato di conseguenza;

9.Chiunque uscirà in strada oltre l'orario di coprifuoco delle 23:30, verrà trattato di conseguenza;

10.Chiunque cercherà in alcun modo di lasciare la città, verrà rintracciato e trattato di conseguenza.

Lo imparavamo a scuola. Ogni giorno lo recitavamo a memoria appena entrati in classe, fino a quando non fosse entrato per sempre nella nostra mente, e non avesse messo radici.

Ora ha messo radici in tutta la popolazione, ed è come un codice di vita. Siamo strettamente controllati in tutte le nostre azioni, le nostre parole, i nostri gesti, forse persino i nostri pensieri. Ci si sente colpevoli anche soltanto a pensarlo, di poter essere liberi un giorno.



Riapro gli occhi qualche istante dopo, e sono carponi sul pavimento. Cerco di risollevarmi appoggiandomi ad un divanetto, ma la testa mi gira troppo e vedo tutto sfocato e i suoni e i rumori e la musica e le voci mi rimbombano fastidiosamente in testa, rendendomi difficile pensare razionalmente.

Vedo Gerard levarsi di dosso il tipo e alzarsi sospirando. Lo vedo venire verso di me e porgermi una mano, guardandomi dall'alto, e vorrei tanto sputargli in quella faccia da stronzo che si ritrova, ma mi limito ad afferrare la sua mano e a tirarmi su.

Gerard dice qualcosa, ma non capisco.

Barcollo ancora. Gli piombo addosso, affondando la testa nella sua spalla. Sento la sua mano dietro la schiena, e vorrei dire qualcosa anche io, ma non ricordo cosa.

Buio di nuovo.



Voci.

La musica non c'è più.

Silenzio.

La voce di Kristin.

-Non puoi portarlo di sopra in questo stato. I Sensori suonerebbero appena risali nelle fognature se lo tocchi per più di mezzo minuto. E non può di certo camminare da solo.

-Lo so.

-Fidati. È in buone mani. Torna domani all'alba, si sarà sicuramente ripreso.

-Kristin, sei un angelo.

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