-Frank??
All'inizio non mi rendo conto della gravità della situazione. Non mi rendo che quella parvenza di amicizia sincera che ero riuscito a guadagnarmi in questo posto, mi sta scivolando via dalle mani in un batter d'occhio.
Perché sì, se il tuo unico migliore amico ti trova a letto con suo fratello, le cose non possono tornare semplicemente come prima. E d'accordo che non stavamo facendo assolutamente niente, e comunque non avremmo potuto fare assolutamente niente nemmeno se l'avessimo voluto, ma posso solo immaginare cosa stia passando per la mente di Mikey in questo momento.
Mi metto a sedere di colpo, sentendo il cuore perdere battiti ad ogni secondo che passa. Ok, devo calmarmi. Va tutto bene. Non mi cacceranno dalla villa. Mikey non lo dirà a nessuno.
-Che diavolo ci fai qui? – sbotta ancora, scioccato e sì, anche un po' incazzato.
Pensandoci bene, forse lo dirà a qualcuno. Forse mi cacceranno dalla villa.
-Sai, è buona educazione bussare – interviene Gerard, ancora sdraiato. Sembra che per lui non stia succedendo nulla di eclatante. Se ne sta lì, con la testa appoggiata sul cuscino e lo sguardo assonato a scrutare suo fratello da capo a piedi.
Mikey apre la bocca per parlare ancora, ma non ne esce alcun suono.
-Ascolta, posso spiegarti... - dico, alzandomi e andandogli incontro, ma lui indietreggia fino a sbattere contro il muro. –Da quando siete così intimi? – chiede orripilato. –Frank, ti prego, dimmi che non....
-Mikey, è tutto okay. Non ci siamo toccati. Ho ancora il Sensore. Non potrei toccare nessuno nemmeno se lo volessi, e così Gerard. È tutto okay, sul serio. Guardami.
Mikey, controvoglia, alza gli occhi su di me.
-Posso spiegarti.
Scuote la testa. –Cosa? Cosa c'è da spiegare?
Silenzio.
Non so davvero cosa dirgli. Non so come spiegare quello che stava – che sta – succedendo tra me e Gerard. Non lo so nemmeno io. Stavamo parlando, mi sono sdraiato accanto a lui, e mi sentivo al sicuro. Mi sentivo a casa.
-Io....
Mikey lancia un ultimo sguardo a suo fratello, ma non ottiene nulla se non un'occhiata annoiata. Scuote ancora la testa, poi si scosta da me. –Quando sarete pronti a rendermi partecipe di tutto ciò, fatemi un fischio.
-Mik, andiamo... - parla infine Gerard, mettendosi finalmente a sedere.
-Fottiti, Gee.
Ed esce.
Lancio un'occhiataccia a Gerard. –Sei un coglione.
-Mikey è un coglione.
-E' tuo fratello, diamine! – esclamo. Se io avessi un fratello l'ultima cosa che farei sarebbe trattarlo in quel modo. Ho sempre desiderato un fratello, e vedere Mikey e Gerard mandarsi solo a fanculo a vicenda o non interagire affatto mi manda in bestia.
-Mio fratello sta diventando il burattino di mio padre ogni giorno che passa. – dice dopo qualche attimo di silenzio, abbassando lo sguardo.
-E allora non lasciare che accada.
Gerard non risponde più, e capisco che la conversazione è da considerarsi conclusa. Mi volto e lascio la stanza anche io.
Per tutto il giorno successivo, ho il terrore cieco che Mikey riveli qualcosa all'Eletto, perciò cerco di tenerlo costantemente d'occhio. Lui non mi guarda né mi rivolge minimamente la parola, ma so che sa che io vorrei dirglielo. Il problema è che non spetta a me. Spetta a suo fratello.
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Catch My Breath
FanficUSA, 2034. Dopo una catastrofe nucleare di dimensioni apocalittiche, la popolazione si è dimezzata notevolmente. Il governo ha emanato un nuovo codice di leggi, secondo le quali il contatto fisico è proibito e punibile con la morte. Non esistono pi...