ten

214 27 3
                                    

T/A: Aggiorno a dieci voti e due commenti.

Calum's POV.

Indietreggio al tocco di Ashton, mentre lui spalanca gli occhi.
"Cal, cosa stai dicendo?"
"La verità, soldato. Noi non possiamo stare insieme."
Quelle parole fanno male anche a me; dirle non è stato facile. Mi dispiace di questa situazione, ma credo sia meglio per entrambi.
"P-Perché?! Tu ne eri convinto! Tu... volevi stare con me, ci tenevi a me! Calum, cosa c'è che non va?"
Alza il tono di voce, mentre i suoi occhi si inumidiscono.
"Ash, maledizione. Non capisci che qui siamo sbagliati lo stesso? O se siamo gay, o se siamo ebrei o se -"
"Io voglio essere sbagliato con te, Calum!"
Qualche lacrime scende dal suo viso e lui, prontamente, l'asciuga. Quella frase mi ha spiazzato e non so che dirgli: non voglio sbagliare a parlargli, lui non merita del male.
"Ashton..."
"No, ti prego. Fai parlare me ora."
Non dico niente ed annuisco.
"Non so bene cosa ne uscirà mai fuori da questo discorso, ma... ora voglio aprirmi, completamente. E lo dico sul serio. Sai che io ero molto chiuso e arrogante, ma poi sono cambiato. Appena ti ho visto, non so cosa mi sia successo, ma era una sensazione strana. Eri un semplice detenuto, ma poi sei diventata la ragione per cui mi sveglio la mattina, la prima cosa a cui penso sei tu, Calum. Con te, io sto bene e ora che mi stai dicendo questo, mi si spezza il cuore. Io ci tengo a te. Non so se sia amore o semplicemente simpatia, ma hai cambiato tutto quello che ho intorno. Hai reso questo posto in un luogo... diverso. Calum, io non riesco ad immaginarmi più un giorno, una settimana, un anno senza di te, prima che sei arrivato tu, non mi ricordo neanche cosa abbia fatto, non ricordo più nulla. Ricordo solo il tuo nome. E quello mi basta ed avanza."

Ashton's POV.

Lo guardo sospirando e lui scuote la testa.
"Ashton, io non capisco più niente. Sei arrivato così e poi all'improvviso mi hai fatto quella proposta: ho accettato, sperando di vivere. È andata così, ma io ho perso la religione, la cosa più importante che avevo ed ora? Non ricordo neanche più di pregare, perché ci sei tu. Non so se sia stato JWHW a mandarti, o sei soltanto un ragazzo di passaggio nella mia vita, ma sappi che un po' l'hai cambiata. Anzi, abbastanza. Mi dispiace, Ash. Ma io devo ritrovare di nuovo quella voglia di pregare, l'orgoglio della mia stirpe e quindi, a costo della morte, posso giurarlo su JWHW che tornerà presto sulla Terra, io sciolgo il patto che avevamo fatto. A costo della mia vita."
Rimango paralizzato, mentre lui sembra sentirsi libero, libero di potersi esprimere.
Lo guardo e smetto di singhiozzare.
"Okay, Calum. Vai. Ma sappi che non puoi tornare indietro."

Calum's POV.

Mi avvicino al letto e mi ritrovo Luke ancora addormentato. Lo sveglio e, dopo tanti lamenti, usciamo dalla stanza e andiamo in miniera. Dopo essere arrivati, Luke si ferma davanti a me: ha le braccia incrociate al petto e credo che voglia una spiegazione.
"Cal, cosa è successo?"
"Avevi detto tempo fa, di ascoltare il cuore. Ed io l'ho fatto."
"Calum, tu sei pazzo! Ora noi come faremo? Ma si, certo! Moriremo, tanto a te non importa nient -"
Mentre cammina blaterando, sbatte contro un ragazzo.
"Ohw, s-scusa. N-Non volevo."
"Tranquillo, è okay."
Luke sorride e il ragazzo sembra voler presentarsi. Cammino verso di loro e lui porge la mano a Luke.

Ashton's POV.

Calum ha sciolto l'accordo. Non posso crederci che abbia avuto il coraggio di farlo. Eppure, era lui il ragazzo timido e ingenuo tra i due, ma ora sembra che sia io, mentre lui è il coraggioso ed invincibile ebreo. Ebreo, pft. Fino ad ora non ricordava neanche cosa fosse la religione e lui cosa vuole? Una pausa, con la differenza che lui non dovrà tornare più, perché altrimenti potrei persino ucciderlo io stesso, con le mie mani: altro che docce e forni crematori. Sono così arrabbiato che sento di voler piangere, piangere fino all'ultima lacrima, perdendo tutta la voce che ho in gola ed il respiro. Ma non lo farò, io sono Ashton Irwin ed Ashton non piange. Ashton si tiene tutto dentro, in silenzio, come aveva sempre fatto d'altronde, sin dalla morte di mio fratello. Io sono forte, ce la farò senza Calum.
In fondo, mi sono guadagnato la fiducia di Finn e quella del segretario Hood. Però, una parte di me, ha così paura per quel ragazzo: non voglio venga ucciso, voglio la certezza che vivrà. Anche se lui vivrà sempre con me, nel mio cuore. Mi manca già, così tanto che i miei occhi iniziano ad appannarsi e dalla rabbia urlo, scivolando poi sul muro, fino ad arrivare sul pavimento. Perché mi hai lasciato, Cal? Perché mi hai abbandonato? E con questo, mi addormento per terra, con le lacrime ormai asciutte sulle mie guance.

---
Hey, oggi voglio ringraziarvi per bene. Non immaginavo che questa storia potesse arrivare a 1K di views. L'ho iniziata a scrivere perché mi annoiavo durante la lezione di geografia, quando la prof spiegava la Polonia e da lì, è nata la mia "passione" verso l'Olocausto. Non immaginavo davvero potesse arrivare a questo traguardo.
Ringrazio tutti, dai lettori silenziosi, a quelli che votano e a quelli che commentano. Vi vorrò bene sempre e se avete qualche problema non esitate a chiedere, sono a vostra disposizione, sempre. Vi voglio bene. Kià.x

jewish 》cashton Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora