eleven

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T/A: Intanto mi scuso per il ritardo enorme e vi dico che per me questo capitolo non è un granchè, io lo considero di passaggio questo periodo della storia. Ho pubblicato, btw: quindi amatemi. Okay, basta. Ve se ama.

"Ho messo tutto a repentaglio, la gente che parla di me non sa quanto pesa il mio bagaglio e mi dice pure che sbaglio se rimango qua, ma io non cambio mai."

Calum's POV.

-Si può sapere che hai?-

Gli porge la mano.
-Io sono Luke.-
Gli aveva sorriso con gentilezza.
-Io... non sono cazzi tuoi.-
Spalanco gli occhi, mentre vedo che si allontana da noi. Ma se prima sembrava così titubante? Mah, la gente è strana.
Luke rimane immobile, senza dire parola.
-C-Cal. Ma... cosa ho detto di male?-
Inizia a tremare.
-No, Lukey, nulla. È lui che è stronzo, tranquillo. Tu sei stato più che gentile con lui.-
Dopo di questo, senza dirmi nulla, inizia a lavorare. Credo ce l'abbia ancora con me e in più sembra dispiaciuto per il ragazzo di prima. Mi sa che stasera dovrò fargli un discorso e magari farlo parlare.

-Calum, non è il momento adatto per parlare.-
-Luke... tu non... -
-Calum, se dobbiamo davvero parlare, parliamo di quanto tu sia stato sciocco con Ashton.-
Ed ecco, questo è un colpo basso.
-Adesso perché non parli, mh? Forse perché sai di aver sbagliato andando via? Calum, sei un codardo, ora chi ci proteggerà? Ora sì che moriremo. Ottimo lavoro, davvero.-
Dice in modo sarcastico, battendo le mani.
-Luke, allora. Tu non capisci che io... devo ritrovare la mia religione, non capisci quanto possa essere importante, non capisci che... -
-Non capisci che io ti amo ? Eh, Calum? Non lo vuoi capire o non puoi capirlo? Forse è meglio la seconda per te. Traditore che non sei altro. Ora, se non ti dispiace, vorrei dormire.-
Si gira dall'altro lato del suo letto ed io inizio a pensare.
Traditore. Forse Luke ha ragione, ho tradito la fiducia di Ashton, ma soprattutto ho giocato con i suoi sentimenti. Sto giocando con la vita di Luke e anche quella mia. La gente sparla, ma non sa quanto possa soffrire dentro di me. Decido di addormentarmi e di dimenticare tutto, almeno per un po'.

Mi sveglio con uno strano mal di testa. Mah, saranno i pensieri o perché ieri sera non abbiamo mangiato? Un po' mi manca cenare con Ashton, ma io non posso, devo dimenticarlo, per la mia religione. Ed un ebreo non può stare con un ateo. Mi manca, non lo nego, ma io non posso, non posso abbassarmi al suo livello. Io sono figlio di Davide, non gay. Okay, forse sono uno e l'altro e questa è sempre colpa di Ashton. Argh, maledetto soldato!

Ashton's POV.

Questa notte non ho dormito benissimo, lo ammetto. Calum non era con me e questo non mi rassicurava affatto. Comunque, so che lui pensa ancora a me. O almeno, lo spero. Questa mattina ho un po' da fare: devo ricaricare i forni con il carbone e controllare i lavori in miniera. Spero di vedere Calum e di cercare di chiarire: non voglio che muoia.
Mi alzo velocemente, infilando i miei pantaloni e miei stivali ai piedi, per poi camminare verso la mensa dei soldati. Vedo un posto vicino al soldato Finn.
-Hey, amico. Ci si rivede! Come va con l'ebreo?-
-Tutto okay. L'ho dimenticato.-
Come no, Ashton. Come no.
-Così si fa, Irwin! Dai, manca poco e avremo sterminato tutti. Sai cosa vuol dire questo?-
Mi fa un sorriso malizioso. Scuoto la testa, rabbrividendo al pensiero.
-Dai, Ash! Torneremo a casa!-
Batte le mani, come un bambino.
-Si.-
Rispondo io, forzando un sorriso.
Devo assolutamente trovare Calum.

Calum's POV.

Sarà un paragone, una metafora, una similitudine. Insomma, chiamatela come volete, ma io credo che la gente sia sempre con le valigie pronte, ovvero se ne vanno dalla tua vita come un conato di vento, cioè come se tu non intendessi il perché e quando, semplicemente se ne vanno e chissà se le vedrai più, perché poi spariranno nel nulla. Ashton è uno di quelli, anche se, in verità, ho voluto io fargli fare le valigie e salire sul treno. E un po' me ne pento. O forse troppo? In quel momento, Luke mi desta dai pensieri.
-Dai, testa di minchia, dobbiamo andare in miniera.-
Ora che mi sveglio dal pensare, capisco di avere lo stomaco che brontola e la gola secca. Cazzo.
-Luke... ho fame ed ho sete.-
Luke mi lancia un'occhiataccia.
-Se non fosse stato per te, ora saremmo a fare colazione! Guarda, al solo pensiero m-mi... lasciamo perdere. Andiamo a lavorare.-

Ashton's POV.

Arrivo in miniera, guardandomi intorno. C'è un ammasso di gente, ma io non vedo Calum e Luke.
All'improvviso, vedo il suo amico. Decido di parlare con lui. Mi avvicino e noto che Calum va via, infranto.
-Chi si rivede, ohw ciao, soldato Irwin. Mi dispiace per come si è comportato Calum, è poco più di un imbecille.-
A quelle parole, mi si ribolle il sangue.
-Calum non è imbecille.-
Dirigno i denti, mentre lui alza le mani, in segno di arresa, facendo un sorriso sornione. Credo di aver cambiato idea su Luke.
-Okay, okay Irwin. Cosa vuoi dirmi?-
-Voglio chiederti un favore.-
Luke aggrotta la fronte.
-Di che genere?-
-Credo ti piacerà. E molto.-
Sorrido, malizioso.

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Hey, scusate il ritardo! Come anticipato, sapevate dall'inizio che sarebbe stato uno schifo questo capitolo. So che non vedete l'ora di scoprire in che cosa si cela(?) la proposta di Ashton, lo so. Non vi svelo nulla, ma Luke ha detto di amare Calum, quindi accetterà la proposta? Eh, questo non lo so! (Non è vero, io lo so) *faccina maliziosa*. A presto, Kià.x


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