jewish 》cashton

eight | first day of the solitary confinement.

Ashton's POV.

Certe volte, pensi di aver sbagliato e non puoi tornare indietro. Non puoi lasciarti tutto alle spalle se il tuo unico pensiero è un gesto oppure, una persona. Calum è un esempio. Non mi pento di averlo voluto conoscere, l'unica persona che sento faccia parte del mio futuro. Sospiro, mettendomi una mano nei miei capelli. Ho fatto bene a costringerlo? Ho corso troppo? Credo di aver sbagliato, ma poi pensi al viso di quella persona, che da un giorno all'altra, ti ha illuminato l'intera giornata, se non la vita. È entrata nella tua esistenza e non ti lascia più, ti stravolge come un uragano. Calum è quella persona. Non pensavo che ci fosse stato qualcuno qui che mi capisse fino in fondo solo da un solo sguardo, da un sorriso.
Ma quando cominci a pensare che quella persona non la vedrai più, inizi a dare di matto, ad avere le lacrime agli occhi e allora i sensi di colpa ti assalgono. È colpa mia. Mi guardo intorno, arrabbiato.
-Vaffanculo!-
Urlo, scivolando di nuovo sul pavimento, con le lacrime che bagnano le mie guance. Mi manchi, Calum.

Calum's POV.

Cos'è questa lettera? Dovrei leggerla? No, Calum, non si leggono le cose altrui. Una foto cade a terra: Ashton ed un bambino, che potrebbe avere cinque anni. Sembra essere un po' vecchia, visto il taglio di capelli di Ashton. Inizio a leggerla.

Düsseldorf, 30 gennaio 1933

Caro Harry, come va lassù in cielo? Qui va tutto bene. Oggi Hitler ha annunciato che ha una notizia "sensazionale" ai suoi occhi, che non ha voluto raccontarci. Sono contento che mi abbiano chiamato, sto realizzando il mio sogno! Saresti molto felice per me, se tu fossi qui, ne sono sicuro. Sai, mamma non smette di guardare le tue foto e neanche io. Lauren, ogni volta, scappa in camera sua perché le manchi tanto e le viene da piangere. La tua presenza si sente ancora, sento ancora la tua voce che urla:"La zuppa scotta, mamma!" Ed io, da bravo fratellone, come mi chiamavi tu, te la scaldavo con il mio fiato caldo. Ricordo ancora a quando giocavamo a nascondino, tu ti nascondevi sotto il tavolo di legno, che finalmente, abbiamo sostituito con uno nuovo dopo anni. Promettimi che mi proteggerai da qualsiasi pericolo, in modo da tornare a casa dalla nostra mamma sano e salvo. Il tuo caro fratellone confida in te, sii il mio angelo custode, ora. Manchi a tutti. Ti voglio un mondo di bene. Tuo per sempre,

Ash.

Mi asciugo le lacrime, mettendo a posto la foto ed il pezzo di carta nell'opposita busta.
Ashton aveva un fratello, Harry. Non me ne aveva parlato. La lettera mi ha commosso molto, deve essere stato un fratello fantastico.
All'improvviso, si spalanca la porta. Il soldato Finn si avvicina a me. Ashton, dove sei? Avevi detto che non mi lasciavi morire.
-Pronto a vedere la morte in faccia, 5080?-
Mi prende per i polsi, stringendoli sempre di più.
-Cosa ne avete fatto del soldato Irwin? Dov'è?-
-In isolamento.-
Risponde, con un sorriso compiaciuto. Fottuto soldato.
Nel frattempo, camminiamo verso una... doccia? Dovrei morire facendomi la doccia?
-Adesso lavati, dopo vedremo come sbarazzarci di te.-
Il soldato aveva una risata isterica e questo mi spaventava. Vedo qualcuno di conosciuto, con un ciuffo biondo.
-Luke? Che ci fai qui?-
-Dobbiamo morire, Cal. Non voglio morire, non voglio!-
Inizia a gridare, piangendo. Io, istintivamente, l'abbraccio.
-È la nostra ora, Calum. È la nostra ora.-
-Va tutto bene, Lukey." Dico, accarezzandogli la testa. "Andrà tutto bene."

---
Che giorno è oggi? Omg. È GIOVEDI. OH DIO. Comunque, ciao a tutti. Una cacchina di capitolo, ma per voi, tutto. Comunque, mi sono candidata, se così vogliamo dire, ai Wattys 2015. Sarebbe una specie di concorso dove una tua storia personale di almeno tre capitoli pubblicati, (ecco perché non ho canditato Bouquet Of Roses) potrebbe vincere un premio a seconda della categoria. Tipo i Teen Choice Awards. Incrociamo le dita e continuiamo così. Aggiorno a dieci voti e due commenti. Ve se ama. Kià.♡x