Capitolo 26

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Uno degli aspetti negativi della gravidanza sono le giornate no. Quelle giornate dove non sopporti nessuno, dove magari hai passato una notte insonne perché il tuo bambino si divertiva a tenerti sveglio, una di quelle giornate dove ti senti così stanco che anche aprire gli occhi è una fatica. Quelle giornate dove le vertigini vietano di fare qualsiasi cosa e il mal di schiena ti mozza il fiato. Ci sono giornate dove gli ormoni sono a palla e l'unica cosa che fai e piangere, piangere senza motivo, piangi per qualsiasi cosa. E ci sono quelle giornate dove gli ormoni ti fanno sentire irascibile, incazzati col mondo. Ma la cosa peggiore è quando gli ormoni ti vanno a mille ed hai solo voglia di fare sesso, tanto sesso. E sono giornate come quelle che Louis odiava. Svegliarsi con un erezione che durava tutto il giorno, e non c'era nulla per farla passare. Così era costretto a darsi piacere da solo.

I giorni stavano passando, lentamente, ma stavano passando. Harry passava la maggior parte del tempo con Hope, e Louis odiava questa situazione. Ma non poteva dire nulla, non stavano insieme e lui continuava a vedere Will, anche se ormai non si toccavano o baciavano. Ma Will gli faceva da compagnia, ed allora ci stava ancora in contatto. I ragazzi erano occupati la maggior parte della giornata, tra studio e lavoro, e lui passava la maggior parte del tempo da solo. Quindi Will era l'unico rimedio alla sua solitudine. Louis, però aveva messo tutto in chiaro con lui, dopo l'incontro con Harry era andato in confusione. Quindi, lui e Will si erano seduti ed avevano parlato della situazione, e lui aveva accettato di essere suo amico.



Quel giorno Louis e Niall, avevano approfittato di uno dei pochi giorni in cui il più piccolo si sentisse bene per iniziare ad arredare e ridipingere la camera per i gemelli. Avevano lasciato casa libera a Zayn e Liam, che da quando Louis era tornato non avevano avuto molti momenti d'intimità. Iniziarono a spulciare vari cataloghi per scegliere il colore della camera, le carrozzine e tutto quello che serviva. Le culle sarebbero state un regalo di Anne e Mark. Anne aveva insistito molto per regalare lei almeno una delle culle, quindi Louis doveva aspettare l'arrivo della donna per provvedere a quelle.

Si ritrovarono al centro commerciale, nel reparto 'Bambini'. Louis girovaga per quello dedicato alle mamme, cercando libri interessanti sulla gravidanza e qualche libro delle favole da leggere ai suoi gemelli. Aveva anche preso uno di quei cuscini per la pancia, in modo da dormire più comodo. Niall dall'altro lato era perso nel reparto neonati, mettendo qualsiasi cosa nel carrello, che dopo neanche dieci minuti era pieno di; vestitini,bavaglini, ciucci, pannolini, biberon e tanti giocattolini.

«O mio dio, Nì che cazzo hai fatto» chiese Louis, una volta raggiunto Niall e dopo aver dato un occhiata al carrello pieno di cose, per la maggior parte inutili.

«Guarda che belle» disse entusiasta Niall alzando due tutine con disegnati sopra degli hamburger.

«Non la indosseranno mai, scordatelo»

«Ma sono carine, dai» lo supplicò facendo il labbruccio.

«Tutine con gli hamburger? Sul serio?» domandò Louis prima di scoppiare a ridere.

«Dai, i miei nipoti saranno buon intenditori di cibo, proprio come me»

«Credi che siano dei maschietti?»

«Tu credi che siano femminucce?»

«Non mi importa quello che sono,Nì. Dopo lo spavento che mi sono preso, spero che nascano solo sani» sospirò Louis posando nel carrello delle coperte da culla.

Niall annuì, concordando con Louis. Dopo quel giorno, tutti, avevano cercato di non stressarlo, di non farlo preoccupare, arrabbiare, di non dargli fastidio. E per ora tutto stava filando liscio.

Lost Angels || Larry Stylinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora