Capitolo 28

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Erano stati tutto il giorno a letto. Si erano chiusi di nuovo in quella bolla d'amore che l'isolava dal mondo. Volevano recuperare tutto il tempo perso, volevano di nuovo aversi, viversi. I loro corpi erano stati sempre intrecciati, le mani sempre a toccarsi a sfiorarsi. Le loro labbra a gustarsi ed i loro occhi che si fondevano tra loro. Avevano i cuori pieni d'amore, il vuoto che li aveva accompagnati per mesi si era dissolto ed era stato sostituito dalle farfalle che svolazzavano dentro loro. Harry si sentiva così bene, così felice che non riusciva a credere che si era privato di tutto questo. Louis voleva restare per sempre così, soli, a godersi ognuno le coccole dell'altro.

Ma purtroppo quella bolla d'amore venne scoppiata dall'entrata epica di Niall, che appena posò gli occhi su di loro arrossì dalla testa ai piedi.

«Voi gay avete dei seri problemi con i vestiti» disse, mentre con gli occhi guardava attentamente Harry e Louis, che non si erano scomposti a coprirsi le loro parti intime.

«Come possiamo aiutarti» biascicò Louis, nascondendo la testa nell'incavo del collo di Harry.

«Per prima cosa, magari coprire i vostri uccelli, seconda cosa di là c'è Will e terza stasera andiamo al cinema, vi va di unirvi?»

«Che cazzo vuole Will?» sputò Harry, quel ragazzino lo stava infastidendo.

«Già, cosa vuole?» Louis non sembrava disposto ad allontanarsi dal corpo caldo di Harry.

«Ed io cosa ne so? Lo abbiamo trovato fuori alla porta, forse eravate troppo presi e non avete sentito la porta»

«Mandalo via e va via» lo cacciò Louis senza troppe cerimonie.

«Ehi! Culone, dovrai anche mangiare, sono le 7pm non vi siete alzati proprio. E fatevelo dire qua dentro c'è una puzza di sesso»

«Suvvia, che anche tu con Sammy fai sesso selvatico» lo stuzzicò Harry, facendo ridacchiare Louis.

Niall arrossì di nuovo e biascicò qualche insulto prima di uscire dalla camera.

«Che pudico!» ridacchiò Harry stringendo Louis.

«Harry?»

«Mh?»

«Vuoi delle femminucce o dei maschietti?»

«Spero tanto che siano un maschietto e una femminuccia»

«Perché?»

«Così lui potrà guardare sua sorella»

«Sei geloso?»

«Ovvio»

Louis scosse la testa divertito, avvicinò le sue labbra a quelle di Harry e prima che potessero darsi l'ennesima bacio, la porta della camera si aprì bruscamente.

«Ma che cazz?» urlò Harry, coprendo Louis.

«Will?»

«E questo era il tuo 'devo pensare ai bambini, poi ne riparleremo' e intanto ti scopi questa troia?» sbraitò puntando il dito contro Harry.

«Will!» lo ammonì Louis.

Harry afferrò i suoi boxer da terra e li indossò prima di affrontare Will.

«Harry!» lo richiamò Louis, anche lui cercando i suoi boxer per alzarsi e dividere i due.

«Mettiamo in chiaro una cosa, ragazzino, stai alla larga da Louis»

«Tu non lo meriti, lo hai solo fatto soffrire. Io lo amato con tutto me stesso»

«Ma cosa stai dicendo?» chiese confuso Louis.

Lost Angels || Larry Stylinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora