Capitolo 2

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Appena chiusa la telefonata sentì qualcuno bussare: era Sophia, sicuramente vestita per non andare a dormire, non mi diede neanche il tempo di parlare che disse 'dai vestiti! Stasera andiamo in discoteca, Ci divertiremo!!!!'.

  Iniziai a vestirmi: mi misi un vestito nero non troppo elegante e delle ballerine dello stesso colore. Mi truccai leggermente e mi riempì di braccialetti, cosa che lei non capì, dato che mi guardò stranita, ma non le diedi spiegazioni.

Io e Sophia stavamo bevendo un bicchiere di birra quando si avvicinarono James  insieme ai suoi amici. 'pure qua ti devo incontrare? Sparisci e lasciami con la tua amica!' disse , e Sophia lo guardò negli occhi come per sfidarlo; poi si girò verso di me e disse 'No Cristal, stai qua con me' 'Non ti preoccupare , tanto devo andare in bagno ' risposi allontanandomi.

SOPHIA'S POV

James si sedette al posto di Cristal e fece una battuta di cattivo gusto, che neanche capì. Mi fece alzare, mi prese per i fianchi e mi disse con un tono che non ammetteva repliche: 'Adesso tu balli con me'.
Ballammo tutta la sera e, stranamente, mi divertì molto. Continuai a chiedermi dove fosse finita Cristal quando trovai un messaggio sul cellulare che diceva: ''io torno in camera, divertiti" Cristal xx

Mi  alzai prima delle 7.00 per farmi una doccia, dopodichè mi misi la divisa e andai alla lezione di canto che il giorno prima avevamo saltato. Arrivate in classe mi sedetti tra le prime file, ma non feci intempo ad appoggiare i libri sul banco che  qualcuno disse 'Stuart, cantaci qualcosa' alzai lo sguardo scoprendo che era la prof., non mi ero accorta che era entrata, era una donna: bassina e grassottella, indossava un vestito forse troppo elegante per insegnare..mi avvicinai alla cattedra, lei mi porse un microfono che accettai timidamente, iniziai a cantare la mia canzone preferita '' torn''    
      
James  POV

Iniziò a cantare...
''...there's nothing left I used to cry, my conversation us run dry, that's what's going on, nothings fine I'm torn, I'm all out of faith and this is how I feel, I'm cold and I'm shamed lying, naked on  the floor...''


Era davvero bravissima, la vidi persino piangere.. 'stà piangendo che bambina' disse il mio compagno di banco non mostrai interessamento anche se l' avevo notato 'davvero, non me ne ero accorto'.

CRISTAL'S POV

Arrivammo  in palestra per la lezione di basket. Andai in spogliatoio per cambiarmi e subito dopo tornai in palestra. Il coach iniziò a spiegare le regole di questo gioco anche se io le sapevo già a  memoria. Iniziammo l'allenamento; tra pochi giorni sarebbe iniziato il torneo. Poco dopo mi arrivò una pallonata in pancia che mi fece cadere a terra dal dolore.
Alzai lo sguardo e vidi James  che rideva. Chi doveva essere se no quel fastidioso di un James!
'tutto okay?' chiese preoccupato il coach 'si, grazie' risposi ,lasciai l'ultima occhiata a James e mi rialzai. Continuai l'allenamento e sentì un'altra pallonata.Mi girai solo per scoprire che era di nuovo James .
'James Maslow !' lo riprese il coach 'vai a cambiarti immediatamente, per te oggi la lezione è finita' continuò. mi lanciò un'occhiata e se ne andò sena aggiungere altro sotto gli occhi dei miei compagni curiosi.

All'improvviso la palestra si riempì di mormorii e mi accorsi che un gruppo di ragazze mi stava guardando con uno sguardo poco amichevole; sentì anche una ragazza che diceva indicandomi 'sisi è lei'. Fortuna che la campanella suonò.
Non ne potevo più di essere indicata da tutti, ma per mia sfortuna non bastò uscire dalla palestra per fare in modo che quella storia finisse lì, anzi, ormai tutta la scuola sapeva che James mi odiava, addio desiderio di avere amici.Mi avviai verso il mio armadietto. Era quasi aperto del tutto, ma prima che potessi completare la mia azione, qualcuno mi bloccò e lo chiuse di scatto.. 'dove credi di andare?!' disse con tono duro, cercando di mantenere la calma.

'devo mettere i libri nell'armadietto' risposi con lo sguardo fisso sul pavimento. 'ti sbagli' disse tirandomi uno schiaffo 'questo è per avermi messo  in uno stato ridicolo e imbarazzante davanti a tutti!' continuò non riuscendo a controllarsi.
'm..' le sue labbra mi interruppero. La sua bocca premette sulla mia in poco  delicato.
Si staccò, prese fiato e parlò con un tono duro 'non credere che sono innamorato di te, anzi non credere che io ti consideri minimamente perché ti illudi... era solo passata la mia ex' e senza aggiungere altro si allontanò da me.
Dopo l'ora di ginnastica avevo geografia, inglese e matematica. Presi il libro di geografia dall'armadietto, per poi chiuderlo delicatamente con la mia piccola chiave che infilai di conseguenza in tasca, dirigendomi verso l'aula.In classe trovai una ragazza e mi sedetti affianco a lei, iniziando ad ascoltare la lezione. Le ore di geografia e inglese volarono via, mentre quella di matematica un po' meno. Presi le chiavi e mi diressi verso la mia stanza. ...Entrai nella mia stanza.

Mi feci subito una doccia per rinfrescarmi e mi misi un paio di pantaloncini blu e una canottiera bianca. Iniziai a studiare fisica: il giorno dopo avremmo avuto la verifica. Il pensiero che James mi aveva baciato, gironzolava ancora nella mia testa, impedendomi di prepararmi per bene come si deve.
Non riuscivo a scacciarlo, così chiusi il libro e andai in bagno. Presi una lametta dall'armadietto sotto il lavandino e mi tagliai.
Ritornai in camera, diedi un ultimo sguardo alle mie ferite e rincominciai a studiare. Dopo circa due orette posai i libri e andai in cameretta, presi tanti braccialetti e me li infilai sul braccio per coprire le ferite e scesi a mensa per mangiare.Mentre percorrevo la strada che divideva la mia stanza dalla mensa, mi sentivo osservata, ogni persona si girava appena mi vedeva, mi sentivo una estranea, diversa dagli altri e forse lo ero veramente per la gente.
Mi sedetti in un tavolo e iniziai a mangiare qualcosa da sola, fin quando non arrivò Sophia, la ragazza con la quale mi ero seduta affianco nella lezione di geografia e con la quale avevo fatto amicizia.'è vera la storia di James ?' chiese tranquilla tra un boccone e l'altro. 'no!' risposi arrogante. Subito dopo cambiai argomento. Finito di mangiare, ripercorsi la strada e dopo un po' di tempo arrivai nel dormitorio ed entrai nella mia stanza. 
Chiusi bene a chiave la porta e andai in bagno, mi diedi una sciacquata veloce, mi infilai il pigiama, mi lavai i denti, raccolsi i capelli in una comodissima coda e mi infilai sotto le coperte addormentandomi subito, stanca dalla faticosa giornata.
Mi svegliai con il suono della mia sveglia, un suono che cominciavo ad odiare profondamente perchè significava svegliarsi, quindi tornare alla vita reale e affrontare.Mi preparai come al solito e scesi a fare colazione.
Oggi avremmo avuto un'altra lezione di canto! La mia passione.

BuonanotteKatyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora