Capitolo 11

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Finite le ripetizioni a James andai in camera con un macigno sullo stomaco, lui era mio amico e io gli stavo nascondendo quello che stava accadendo nella mia vita.

Mi feci una doccia e andai a dormire subito dopo finiti i compiti senza cenare,non avevo fame.

Il giorno dopo...

Mi svegliai stanca come se fossi andata a dormire alle due di notte ma in realtà era poco dopo le dieci.
Mi preparai e andai a lezione.
La prima ora avevo inglese potevo permettermi di dormire la mia media era dell' otto.

Finita la prima noiosissima ora la giornata passò velocemente e arrivai all' ora di  pranzo.
Avevo preso l'abitudine di sedermi accanto a James a mensa ma oggi il mio ''ragazzo'' non me lo permise trascinandomi in un tavolo appartato.
'come va piccola?' mi chiese con un ghigno su volto 'potrebbe andare meglio'sussurrai mente toccavo con la forchetta il mio cibo.
'ora che ci penso non ho fame' dissi rivolta a Carlos, mi alzai e andai nella mia stanza.
Volevo tagliarmi ma qualcosa che avevo appoggiato al muro mi disse di non farlo:il ritratto che James  mi aveva fatto.
Basta, ho deciso, non mi interessa che tutti scoprano che mi taglio.
Non voglio più soffrire.

Tornai in mensa e mi sedetti accanto ad James  che pranzava con i suoi amici.
Erano molto simpatici, soprattutto Kendall il miglior amico di James.
'il tuo ragazzo dov' è?' mi chiese James
Io gli raccontai la verità e lui si arrabbiò molto, girò tutta la scuola in cerca di Carlos e quando lo trovò gli diede un pugno sul naso,uno in pancia e svariati calci.
Io tentai di fermarlo ma era impossibile perché Kendall mi teneva lontano da quella furia che si stava abbattendo su Carlos.
'non provare più a toccare la mia migliore amica intesi?!' disse James al corpo sanguinante di Carlos lui fece un cenno con il capo e si riaccasciò al suolo.

La sua migliore amica,mi aveva definita la sua migliore amica...
Ora ero nella mia stanza le parole di James mi frullavano in mente come le pale di un elicottero.

SOPHIA'S POV
Da quando era partita ero moto triste avevo lasciato la mia scuola,la mia migliore amica e soprattutto la mia lingua! Il francese...e chi lo sapeva!

Chiamai Cristal.
  tuuu-tuuu-tuuu-tuuu
La Francia era bella ma niente in confronto alla mia terra,i francesi erano gentili forse più degli inglese ma volevo comunque tornare alla mia normale, noiosa,fantastica vita.
'pronto'mi rispose una voce che non potevo certo dimenticare 'ciao C come stai?'dissi, ci mise un po' a rispondere al che io pensai che aveva riattaccato cosi dissi 'proto,pronto Cristal ci sei? 'sisi ci sono scusa sono rimasta stupita di sentirti'disse con voce rotta, conoscendola certamente si sarà messa a piangere...
'hey  sono andata via ma sono ancora tua amica giusto?' ci fu un momento di pausa che mi fece dubitare ma poi 'certo! Scusa se ci ho messo tanto a rispondere solo che sto facendo geometria e non mi viene un problema' disse 'fiuf pensavo che non mi ritenessi un' amica!hahahah' 'hahaha nono resterai sempre la migliore a proposito come va con la scuola?' mi chiese 'non molto bene non ci capisco niente di francese!'dissi ridendo 'hahhaha bene!ora scusa ma devo andare ho molti compiti' 'ciao'dissi chiudendo la chiamata.

La Francia è bellissima il clima non è molto freddo le persone sono gentili ho mio padre accanto...ma non mi sento felice mi manca la Bretagna...

CRISTAL'S POV

Mi mancava davvero tanto Sophia e aver ricevuto una sua chiamata mi ha resa davvero felice ma ho due verifiche e un' interrogazione da preparare per domani quindi anche se avrei voluto restare a parlare con lei fino a notte fonda non potevo.

BuonanotteKatyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora