Capitolo 2

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Mancava poco alla festa di Amber. Nel frattempo mi ero preparata come si deve visto che finalmente l'avrei riabbracciata. Avevo deciso di indossare dei jeans neri strappati alle ginocchia, una camicia nera alle spalle di pizzo e dei stivaletti neri con tacchi. Mi applicai una linea di eyeliner ,matita, mascara e rossetto rosso. I capelli me li lasciai lisci e mossi.

Presi il cellulare e guardai l'ora ,20:00. Ok,perfetto. Afferrai le chiavi della macchina e quelle dell'appartamento poi uscii di casa dirigendomi verso l'ascensore per scendere fino al piano terra. Una volta arrivata all'ingresso dell'appartamento uscii da esso dirigendomi verso la mia adorata macchina. Entrai dentro e misi in moto .

Stavo guidando per le affollose strade di Londra. Quanto mi era mancata. Ricevetti una chiamata ,presi il cellulare e guardai chi era: Christian. Strano che mi telefona a quest'ora. Sarà successo qualcosa.

-Dimmi Chri!-risposi io mentre guardavo davanti la strada.

-Adela che fai?-domandó lui.

-Sto andando a casa di Amber....-risposi io sorridendo.

-Oh allora devo subito prepararmi per il suo funerale perchè sai che quando ti vedrà farà un'infarto.-disse ridacchiando. Sorrisi scuotendo la testa. Christian era a conoscenza della mia sorpresa infatti tra due giorni sarebbe tornato anche lui qui a Londra per stare con noi ma anche perchè voleva salutare Cass e Albert che non vedevamo dalla nostra partenza per l'America.

-Si forse , ma lo farà solamente dopo avermi soffocato con i suoi abbracci e le mille domande.-dissi ridacchiando.

-Chi sa che faccia faranno anche gli altri. Mi viene da ridere se penso a loro tutti quando ti vedranno!-vero, non ci avevo propio pensato. Alla festa ci saranno anche i ragazzi, questo è poco ma sicuro. Chi sa come reagiranno quando mi vedranno? E se sono arrabbiati con me per essermene andata? Cosa faró?

-Chri adesso devo chiudere ,sto guidando e tra poco sono a casa di Amber...-dissi.

-Allora ci sentiamo domani, notte piccola.-nel sentire quel nome mi venne in mente la volta in cui anche Harry mi chiamó così.

Chiusi la chiamata e tornai a guidare pensando a cosa sarebbe successo da pochi minuti in poi.

AMBER POV.

Sono le 20:00 e tutti sono qui con me. Ci sono persino Eleanor e Sophia. L'unico che mancava era Harry che stava arrivando.

Sentii suonare al campanello così andai ad aprire ritrovandomi Harry davanti. Indossava dei jeans attillati neri ,una t-shirt bianca ,dei stivaletti neri e un cappotto grigio.

-Finalmente! Sei in ritardo!-dissi facendolo entrare ,lui mi si avvicinó salutandomi baciandomi le guance per poi togliersi il cappotto e dirigersi sorridente verso il salotto dove c'erano tutti gli altri.

Guardai l'orologio ,erano le 20:13. Due minuti e l'avrei rivista. Mi avvicinai ai ragazzi posizionandomi davanti a loro.

-Ragazzi ora faremo una videochat con qualcuno di veramente importante perció state zitti!-dissi io facendoli tacere.

-Non dirmi che parleremo con Barack Obama!-disse Louis, sbuffai e li risposi.

-No Louis . Parleremo con Superman. Ma dico , ti senti quando parli?-dissi io guardandolo. Lui alzó le spalle sorridendo per poi starsene zitto. Incominciai a tastare sul PC che era stato collegato alla grande Tv. Entrai su skype non badando ai stupidi commenti di Louis. Guardai sulla lista degli amici cercando il nome di Adela. Una volta trovatolo guardai il pallino accanto per vedere se era online ma non appena vidi il pallino essere arrancione ne rimasi delusa.

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