Capitolo 5

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Eracamo li seduti a quel tavolo in silenzio. Nessuno dei due diceva una parola. Forse eravamo in imbarazzo ,o forse no, qualunque cosa sia mi sta mettendo ansia. Molta ansia.

-Allora cosa mi dici di nuovo?-domandai io, volevo spezzare quel silenzio e cosi feci. Presi la tezza con il latte macchiato e incominciai a berlo.

-Niente di che... abbiamo fatto qualche concerto qua e là , cose così...-rispose. Una cameriera ci si avvicinó posando davanti a Harry la sua tazza di caffè.

-Hmm...-mugognai io mentre presi un morso dal mio croissant. Era veramente buono. Il ragazzo dagli occhi color miele aveva ragione.

-Tu invece? Cosa hai fatto durante tutto questo tempo?-chiese lui mentre cominció a sorseggiare il suo caffè. Il mio sguardo cadde d'istinto sulle sue labbra piene a forma di cuora che mi sembravano cosi perfette.

-Sono andata in America...con Christian.-risposi. Nel sentire il nome di Chri ,Harry spalancó gli occhi . Forse non se lo aspettava? Dopo qualche secondo tornó ad avere la sua espressione menefreghista. Ora che lo guardo bene non era cambiato solamente in aspetto fisico ma anche di carattere mi sembra più freddo e distante ma infondo dovevo aspettarmelo.

-Ho lavorato nella compagnia di Albert a New York.-dissi abbassando lo sguardo .

-Capisco... immagino che hai conosciuto nuove persone...-disse puntando i suoi occhi nei miei.

-Si...molte persone.-dissi senza distogliere lo sguardo dal suo.

-Sei uscita con qualcuno?-domandó ad un tratto. Alzai il mio capo di scatto nel sentire quelle parole uscire dalla sua bocca.

-Perchè lo chiedi?-

-Rispondi.-disse alzando di poco la voce. Si stava irritando, riuscivo a vederlo dalla sua espressione.

-Non credo che siano fatti tuoi!-risposi guardandolo furiosa. Lui lo sa che odio quando qualcuno mi ordina di fare qualcosa.

-E invece si!-disse lui scattando in piedi attirando l'attenzione di tutti. Si guardó intorno per poi chiedere scusa e risedersi. Lo guardai senza rispondere.

Sbuffai e posai il mio sguardo da un'altra parte.

-I miei fatti non dovrebbero più interessarti da quando me ne sono andata!-dissi acida ricordandomi del fatto che lui mi aveva tradito.

Non rispose ma abbassó lo sguardo.

Lo guardai poi gli risposi alla domanda che mi aveva fatto.

-Si, sono uscita con Christian.-mentii ma cos'altro potevo fare? Lui è fidanzato con una bellissima ragazza e io non voglio più intromettermi nella sua vita.

-Ohh, perció tu e lui adesso...-disse senza peró finire la frase.

-Si stiamo insieme.-dissi io. Ma che diamine sto facendo? Quando Christian verrà a scoprirlo mi fara un discorso che durerà massimo 10 ore.

E dopo questo ricaló il silenzio tra di noi. Lui stava fissando intensamente la sua tazza mentre io facevo di tutto per non guardarlo in faccia.

-Adela...-disse ad un tratto. Alzai i miei occhi incontrando i suoi.

-Volevo...scusarmi con te e spiegarti cosa è realmente successo due anni fa...-disse a voce bassa.

-Quando te ne sei andato mi sono sentito molto solo senza di te...così un giorno dei miei amici mi invitarono con loro ad uscire. Siamo andati in un club per vip dove mi ubriacai come non mai. Li incontrai Taylor...non so cosa sia successo ma alla fine ,il giorno dopo mi ritrovai con lei nel mio letto...ed entrambi nudi.-disse mentre la sua voce diventava sempre più roca. Io rimasi di sasso nel sentire le sue parole. Perció aveva pure fatto sesso con quella vipera rifatta. Sentii la rabbia ribollire dentro di me.

-Dopo tre giorni dall'accaduto in cui io non facevo altro che rovinarmi segregandomi in casa decisi di farmi un giro per Londra. Pensai che magari che magari così avrei trovato una soluzione a tutto quel casino ma incontrai di nuovo Taylor che non la smettev a di seguirmi. Non so perchè ma ad un tratto mi ritrovai davanti dei paparazzi e Taylor che mi stava baciando. La notizia fu subito sparsa per tutto il mondo e io diventavo sempre più confuso...mi dispiace.-abbassó lo sguardo mentre io non sapevo cosa dire.

-Avresti dovuto parlarmene...-dissi a voce bassa. Questa situazione era troppo per me.

-Avevo paura...paura che se una ti avessi detto tutto te ne saresti andata lasciandomi...-rispose lui .

-Ma alla fine ...te ne eri andata veramente. Mi viene da ridere se penso a quando Amber mi aveva detto che sarebbe successo e io non le credevo...-disse facendo un debole sorriso. Sentivo delle pugnalate al cuore che mi stavano facendo malissimo.

-Ti perdono ma anche così non si puó più tornare nel passato.-dissi, Harry rialzó subito il suo sguardandomi confuso. Non potevamo tornare a essere come prima ormai lo dovevamo aver capito tutti e due. Non volevo più rivivere quei momenti in cui la notte non risciuvo a dormire perchè i ricordi affioravano nella mia mente facendomi piangere fino allo sfinimento.

-Siamo andati avanti , ci siamo trovati delle persone con cui continuare a vivere i nostri giorni... -dissi freddamente. Mi dispiace dirlo, mi dispiace verderlo così abbattuto ma io propio non potevo.

Lui riabbassó lo sguardo allora decisis che in questo momento avrei fatto la cosa più giusta mi sarei allontanata da lui.

-Ma non possiamo ricominciare da capo. Harry vuoi essere mio amico?-dissi io, il riccio alzó il suo sguardo verso il mio. Li sorrisi mentre lui mi guardava senza dire niente ma poi si lasció andare e sorrise mostrando le sue bellissime fossette. No adesso basta!Devo smetterla di dire che è bello! Ok da adesso io e lui siamo solamente amici niente di più.

Parlammo acora per un pó finchè lui non ricevette un messaggio. Prese il cellulare per leggerlo.

-Scusa ma adesso devo propio andare. C'è Nadi che mi sta aspettando a casa mia.-disse mentre si alzó dalla sedia. Prese il suo cappotto e se lo infiló per poi salutarmi e dirigersi verso l'uscita del locale.

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-Non ci credo !-disse Christian dall'altra parte del cellulare. Mi distesi stanca sul divano.

-Invece devi farlo perchè li ho detto che sto con te.-dissi io sospirando pesantemente. Dopo che Harry se ne era andato anche io tornai a casa e telefonai Christian per raccontargli tutto.

-Ma cosa hai in quel cervello e non rispondermi con "Gli scienzati lo chiamano cervello ma secondo me è Nutella" perchè quando vengo li ti tiro le orecchie!-risi a ció che ebbe detto. A volte Christian era peggio di Amber .

-Mi faresti il grandissimo favore di far finta di essere il mio ragazzo?-chiesi io.

-Non saprei...-mi alzai di scatto dal divano per poi scongiurarlo.

-Non ci credo! Vuoi abbandonarmi così!-dissi io facendo finta di piangere.

-Lo so che non stai piangendo veramente...-disse lui. Scoperta.

-Allora aiuteresti la tua carissima compagna di avventure ?-dissi io.

Lui sbuffó per poi accettare, nel sentire il suo si incominciai a saltellare per la casa mentre lo sentivo ridacchiare.

-Approfondiremo questa situazione quando arrivo lì , fino ad allora vedi di non combinare altri casini.-disse lui.

-Si signore!-dissi io ridacchiando mentre lui sospiró pesantemente.

-Ci sentiamo più tardi.-

-Ok.-dissi per poi chiudere la nostra conversazione. Mi ributtai sul divano sorridendo in attesa che Amber arrivasse.

SPAZIO A ME:
Come avrete visto ho cambiato leggermente il mio modo di scrivere aggiungendo(---------)questi trattini per dividere i tempi. Vi ringrazio per i vostri voti e commenti ,sente le migliori. Un grande bacio :-*

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