Capitolo 15

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Ero li davanti all'entrata del ristorante dove io e Nadine ci eravamo date appuntamento. Sospirai pesantemente per poi poggiare la mano sul freddo metallo della maniglia dorata e spinsi in avanti. Entrai nel grande locale dove già da subito fui invasa dal mormorio delle persone che stavano tranquillamente pranzando. Incominciai ad incamminarmi verso il bancone .

Mi guardai intorno sorridendo al ricordo di quando ero venuta qui . Ricordo che Amber mi aveva pianificato un appuntamento al buio con un tipo . Quella sera è stato uno vero e propio schifo. Il ragazzo ,che "secondo" Amber era carino, non faceva altro che fissarmi e cercare di baciarmi anche se io in un modo o nell'altro riuscivo a rifiutarlo senza mandarlo a quel paese.

-Scusi è lei la signorina Adela?-domandó ad un tratto un cameriere che di fretta mi si era avvicinato. Io annuii e lui mi fece segno di seguirlo. Mi portó nella parte opposta del bancone .

-La signorina Nadine l'attende a quel tavolo.-disse cordialmente indicandomi un tavolo appartato dove c'era seduta una ragazza di spalle.

-Grazie.-dissi per poi avviarmi verso il tavolo. Una volta arrivata di fronte ad esso vidi Nadine alzare suvito lo sguardo verso di me.

-Ciao.-disse lei sorridente. La salutai anche io per poi prendere posto di fronte a lei.

-Stai aspettando da molto?-domandai anche se sono arrivata in anticipo.

-No,no è da poco che ho finito un set fotografico e visto che dopo mi spetta un'altro da fare ho deciso di pranzare fuori . -disse sorridente. Devo ammettere che ha un bel sorriso. No aspetta ma cosa dico ?! Lei è bellissima.

-Ho deciso tanto di cambiare un pó e non rimanere a pranzare sempre in agenzia...-aggiunse. Io mi limitai ad annuire per poi prendere il menù in mano ed incominciare aa leggere i nomi delle varie pietanze.

Dopo circa 15 minuti ci si avvicinó il cameriere di prima chiedendoci se avessimo già scelto cosa prendere.

-Io voglio del pollo ripieno di mozzarella accompagnate da patate al forno e un'insalata.-disse tranquilla Nadine mentre il cameriere annotava tutto.

-E lei signorina?-si rivolse a me.

-Anche io come la mia amica.-risposi sorridendo.

-E come bibita cosa desiderate?-

-Acqua naturale.-rispondemmo in coro io e Nadine. Il cameriere annuì sorridendo per poi allontanarsi da noi.

Io stavo fissando Nadine mentre anche lei fece la stessa cosa poi dopo un póscoppiammo a ridere come non mai.

-A-allora cosa mi racconti di te?-domandó lei mentre stava cercando di riprendersi dalla risata.

-Bhe non ho molto da dire sul mio conto. Sono una semplice donna di 22 anni che vive tranquillamente la sua vita.- certo'' tranquillamente'', vorrei tanto dire che ho una vita facile ma non posso farlo .

-Come vi siete incontrati tu e Christian?-domandó ad un tratto.

-Il mio capo è la moglie di suo padre così ci siamo conosciuti al lavoro.-risposi ricordandomi il nostro primo incontro.

-Ed è stato amore a prima vista?-mi bloccai a quella domanda. Il nostro non è nemmeno amore stiamo solo fingendo di stare insieme .

-In realtà no. A quei tempi io stavo con qualcun'altro ma poi...ci siamo lasciati o meglio dire io sono partita...-dissi abbassando lo sguardo. Se solo penso a quando ho dovuto lasciare Londra mi si spezza il cuore. Avrei potuto parlare con lui ma ero troppo sconvolta e l'unica cosa che volevo era quella di andare lontano da tutto e tutti.

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