LET'S MAKE A BAND!

CAPITOLO 12

Arrivai alla spiaggia un po' in ritardo a causa del fatto che, dopo aver parlato con la Brown, andai a casa a prendere un telo da mare abbastanza grande per farci stare tutti e quattro.

Sapevo che Bree e Lucas sarebbero venuti, conoscendoli, ma non ero certa che Christofer si presentasse. Aveva un sguardo così scocciato quando la Brown aveva proposto la formazione della band, quasi come se fosse schifato di avere me, Bree e Lucas intorno. Invece, al contrario di quello che pensavo, si presentò lo stesso.

Li trovai tutti e tre seduti su una staccionata bianca che divideva la spiaggia dalla strada e, appena mi videro arrivare, si alzarono e mi seguirono in silenzio.
Mi diressi verso la riva, stesi il telo, mi tolsi le scarpe e mi sedetti, in attesa che anche gli altri facessero lo stesso.
Quando tutti presero posto, presi un respiro profondo, sperando in tutti modi di riuscire a compiere questa missione che, sentivo, stava diventando sempre più difficile da portare a termine.

"Allora ragazzi, penso che l'idea di formare una band, sia stato un colpo di genio da parte della mente pazza della Brown. Ma, a quanto ho sentito prima, voi non pensate la stessa cosa" iniziai il discorso pronunciando con un pizzico di tristezza l'ultima frase. Volevo davvero che questa cosa funzionasse e sicuramente non mi sarei data per vinta molto facilmente.

"Senti Sky, lo sai che io ti voglio bene, sei come una sorella per me e farei di tutto per appoggiarti e vederti felice ma, stavolta, davvero non posso. Lo sai come sono i miei genitori. Solo il fatto che mi sono tinta i capelli per loro, è stato uno shock e non so davvero cosa potrebbero pensare a vedermi suonare in una band" spiegò Bree con tono dispiaciuto.

"Si, ma potrei parlare io con i tuoi. Insomma, potrei provare a farli ragionare" tentai di controbattere.

"Okay, supponiamo che i miei genitori approvino. Come la mettiamo con tutte le cose che ho da fare al di fuori della scuola? Lo sai bene. Devo studiare e prendere bei voti per far contenti i miei e in più ho il lavoro al salone che mi occupa tre pomeriggi alla settimana e, davvero, non saprei come incastrare il tutto. Mi dispiace Sky" disse tristemente.

Questa non ci voleva. Era vero, i genitori di Bree erano degli ossi duri, ma pensavo di poterli convincere come avevo fatto altre volte.
Capivo Bree. Aveva il lavoro e lo studio e forse, aggiungere le prove della band, non sarebbe stato facile per lei.

"Skylar ci conosciamo da poco, ma ho già capito quanto anche solo l'idea della formazione di una band sia importante per te. Però, io devo e voglio concentrarmi sullo studio. È l'ultimo anno di liceo e io mi sono appena trasferito e non penso che la band mi aiuterebbe, anzi, forse, anche se non è bello da dire, peggiorerebbe la situazione" disse Lucas con lo stesso tono che aveva utilizzato Bree.

Ero molto amareggiata. Pensavo che avrebbero fatto uno sforzo per questo progetto, ma a quanto pare mi ero sbagliata.  Guardai Christofer che, in quel momento, mi sembrava la mia ultima speranza.
"E tu, Christofer, cosa ne pensi?" gli chiesi con la speranza di trovare un alleato che mi appoggiasse.

"Beh, se devo dire la verità, penso che questa storia non potrebbe funzionare.
Insomma guardateci. Voi due -indicò Bree e Lucas- siete troppo occupati, a quanto dite, a farvi i cazzi vostri, mentre a me, non è mai venuta in mente l'idea di voler entrare in una band e, sinceramente, il desiderio di volerci entrare che, lo ammetto, quando eravamo al club era comparso, adesso è sparito. Diciamoci la verità. L'unica persona a cui frega veramente qualcosa di tutta questa faccenda, è Skylar che, si vede benissimo, darebbe qualsiasi cosa pur di convincerci ad entrarci.
Quindi, mi dispiace, ma se per far parte di qualcosa che, diciamocelo, migliorerebbe la vita di tutti e quattro, bisogna fare tutto questo sforzo per convincere alcuni di noi a stare un po' meno sui libri per isolarci dal resto del mondo e divertirci a farlo, scusate, ma io mi tiro fuori!" rispose con tono duro e autoritario.

Rimanemmo in silenzio per alcuni istanti.
A quanto pareva Christofer era diventato sul serio la mia ultima speranza e, nonostante frequentasse un piccolo demone vestito sempre di rosa, dovevo ammettere che alla fine, io e lui avevamo le stesse idee. Sapevo che, in fondo, anche lui teneva a questo progetto, anche se non l'aveva ancora ammesso a se stesso.

Così, feci un ultimo tentativo.
"Sentite ragazzi, anche se avete degli impegni, questo non vuol dire che non possiate ricavare del tempo per dedicarlo alla musica e agli amici. Infondo non penso che ogni pomeriggio di ogni singolo giorno starete sempre sui libri. Comunque, se il problema è lo studio, ci possiamo aiutare a vicenda studiando tutti insieme e poi rilassare la mente con la musica."

Presi una piccola pausa e notai che la mia idea su questo speciale gruppo di studio, forse, aveva formato delle crepe nelle barriere che Bree e Lucas si erano costruiti.
Così, mi venne un'altra idea.

"Facciamo così. Sarò nella sala dove c'è il club venerdì durante la pausa pranzo. Pensate a tutto quello che è successo oggi e alla futura band che potremo creare.
Se verrete, allora, avrò capito che questo progetto è importante per voi quanto lo è per me. Se non verrete -presi un piccolo respiro e guardai rapidamente tutti negli occhi- non importa, basta che, nonostante tutto, la nostra amicizia rimarrà come è sempre stata" spiegai velocemente, sperando che quest'ultimo tentativo potesse funzionare.

Quando finii di parlare mi accorsi che il sole stava iniziando a tramontare. I ragazzi notarono la stessa cosa, quindi raccolsero le loro cose. Li salutai e, mentre loro percorrevano la strada per tornare a casa, io rimasi lì seduta, con i piedi immersi nella sabbia a guardare l'orizzonte, sperando che i delfini che vedevo in lontananza mi portassero fortuna.

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Ciao a tutti! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e che la storia vi stia piacendo.

Ricordatevi di commentare e votare che mi fa sempre molto piacere!

Bacini🌻

{frenkie}