Era di nuovo lunedì e mi aspettava un'intera settimana di scuola da affrontare. Ero ancora a letto, raggomitolata tra le soffici e calde coperte che non avevo la minima voglia di lasciare. Iniziava a diventare un po' più caldo, ma nemmeno durante la calura di dicembre australiana mi avrebbe fatto abbandonare le mie adorate coperte. Mi alzai a malavoglia dal letto e mi diressi verso il bagno e prepararmi velocemente per la scuola. Scesi le scale e andai in cucina a fare colazione insieme a mia madre che era già pronta per uscire. Finii velocemente la mia tisana mentre chiacchieravo con lei, per poi uscire di casa dopo averla saluta. Mi incamminai nella solita stradina che mi portava alla fermata dell'autobus. Salii e mi diressi verso le ragazze infondo all'autobus per poi aspettare pazientemente di arrivare a scuola. Dopo una decina di minuti arrivammo e non appena entrammo nell'edificio, vidi davanti ai miei occhi una cosa che non mi sarei mai aspettata di trovare. C'era un enorme striscione appeso sopra le porte che dividevano l'atrio dal corridoio che portava alle varie classi, con su scritto 'Thank you Rebel Hearts for the amazing show!'.
Ero rimasta a bocca aperta e dallo stupore. Non mi sarei mai aspettata una reazione così positiva da parte dei ragazzi del nostro anno. Speravo in qualche complimento da quelle poche persone che conoscevo, ma mai questo. Il mio umore era cambiato in quell'istante e fui improvvisamente felice di essere venuta a scuola quella mattina. Guardai Bree e Alexis di fianco a me che continuavano a contemplare lo striscione, entrambe a bocca aperta.
"Non ci posso credere" sussurrò lievemente Bree.
"Già, spero di non star avendo un'allucinazione" le risposi.
"Se stessimo avendo tutte e tre la stessa allucinazione, saremmo da ricovero" concluse Alexis, continuando ad osservare la scritta. Ridacchiai e mi voltai per un ultima volta verso lo striscione sopra le nostre teste. Era quasi impossibile da credere. Eravamo piaciuti a tal punto che qualcuno aveva avuto quella pazza idea che mi aveva lasciato senza fiato. Il suono della campanella ci riportò con i piedi per terra e insieme ci dirigemmo verso l'aula di chimica. Entrai in classe e andai verso il mio solito posto dove Christofer era già seduto, con gli strumenti già posizionati sul tavolo. Scivolai sulla sedia al suo fianco e tirai fuori dalla cartella il libro di chimica per poi appoggiarlo sul tavolo. Uno strano silenzio aleggiava tra di noi e la situazione stava diventando imbarazzante. Avevamo chiarito la situazione insieme agli altri, ma, fino a quel momento, non eravamo mai rimasti da soli dopo quello che era successo in mensa e non sapevo come comportarmi.
"Allora, avevo pensato di fare questo esercizio" disse indicandomi un punto del libro dove era spiegato quello che dovevamo fare. Iniziai a leggere ciò che diceva l'esercizio. Sentivo il suo sguardo su di me, ma decisi di non farci caso e iniziai l'esercizio.Tornai al banco e appoggiai sopra il fornelletto un becker pieno d'acqua ma, mentre stavo per accendere il fuoco, Christofer mi prese l'accendino dalle mani prima che lo potessi usare. Lo guardai leggermente confusa e lui non fece altro che guardarmi intensamente negli occhi per un tempo che mi parve infinito.
"Senti Sky, volevo chiederti scusa per quello che è successo in mensa alcune settimane fa. Sono stato un coglione e non avevo intenzione di ferirti" disse guardandomi dispiaciuto.
"Quelle cose che mi hai detto mi hanno fatto stare male" sussurrai.
"Mi dispiace davvero tanto. Veramente non volevo dirti quelle cose."
"Ma l'hai fatto" gli risposi dura.
Silenzio, era l'unica cosa che sentivo. Christofer si era comportato male con me nelle ultime settimane e non volevo fargli credere che delle semplici scuse avrebbero potuto farmi dimenticare tutto l'accaduto. Il tempo passò e in silenzio continuammo l'esercizio. Mentre aspettavamo che l'acqua evaporasse, pensai a quello che era successo tra me e Christofer da quando era arrivato in questa scuola e capii che non valeva la pena rovinar l'amicizia che si stava formando per colpa di un litigio.
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LET'S MAKE A BAND!
Teen Fiction"Senza la musica la vita sarebbe un errore" F. Nietzsche Skylar Edwards, una ragazza che ha deciso di provare a inseguire il suo più grande sogno. Christofer Wilde, un nuovo arrivato che ha molto in comune con Skylar, a partire proprio dalla musica...