Sempre più vicini.

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Con il terzo giorno ad Hogwarts cominciarono le piogge che avrebbero dominato i cieli bui dell'Inghilterra per la gran parte dell'anno.
Mentre le gocce d'acqua battevano contro la finestra della Sala Comune, Hermione fingeva un mal di testa (cosa non da lei) per finire i compiti che avrebbe dovuto fare nei solo due giorni precedenti di scuola. La sala comune era deserta, le uniche creature ad essere presenti a parte la ragazza erano il suo gatto Grattastinchi e l' "amabile" tarantola di Lee Jordan.
Finito il tema sulla guerra dei troll, Hermione rificcò il libro nella borsa pronta per scendere per la seconda ora.
Ma proprio in quel momento sentì i passi di qualcuno farsi sempre più forti.
Hermione sporse la testa dal buco del ritratto e si trovò faccia a faccia con nientepopodimeno che Fred (o George) Weasley.
"Hermione! Che sorpresa vederti qui, cosa fai salti le lezioni?"
"No, ehm, Fred, George! Oh, chiunque tu sia, dovevo finire i compiti"
"Ancora più insolito...devo essermi perso qualcosa forse!"
Hermione abbozzò un sorrisetto.
Il ragazzo la sorpassó intento a ispezionare uno scatolone seduto su una poltrona.
"Ah e per la cronaca, sono Fred".
Boom. Il momento che Hermione aveva aspettato per tutta l'estate sembrava essere arrivato davvero questa volta! Un'occasione per parlare faccia a faccia con Fred e confessargli tutto.
Ma, del resto come era successo in tutti i giorni alla Tana, Hermione sentì come se una noce bloccasse la sua gola impedendogli di parlare.
Era lì, ferma impalata, la testa ancora mezza fuori dal buco del ritratto.
"Tutto bene, Hermione?"
"Benissimo" disse lei ricomponendosi.
Fred le sorrise.
Cavolo, doveva fare, dire o inventarsi qualcosa!
"Ci vediamo!"
Hermione prese una fuga rapida e corse giù verso l'aula di Storia Della Magia.
Correndo così velocemente si dimenticò del maledetto gradino nel quale Neville inciampava sempre.
Stang. Hermione sprofondò nel gradino segreto, rimanendo abbandonata nelle scale, i libri sparsi dappertutto e sola, perché tutti quanti erano a lezione!
Nel silenzio più totale Hermione si vergognava di gridare aiuto, sperava in qualche professore o alunno passante, o persino in Gazza.
Ma, visto che il fato vuole sempre che due persone si ritrovino, il primo a passare di la non fu nessun'altro che Fred.
"Hermione?" Chiese.
La ragazza si girò scarlatta in viso. Fred rise sguaiatamente, facendo rimbombare la sua voce nei corridoio vuoti.
"Vuoi aiutarmi!"
"Certo..." Rispose tra uno sghignazzo è un altro.
Fred mise le mani sui fianchi della ragazza e la tirò fuori dal buco.
I due si guardarono e il tempo sembrò fermarsi. Per la prima volta dopo mesi i loro occhi si rincontravano direttamente. Hermione aveva dimenticato la profondità degli occhi di Fred. E lui, la guardava come si guarda il mare a fine estate. Il suo cuore si strinse.
Ma tutti i bei momenti finiscono, e quella frazione di secondo che parve un'eternità fu troncata da Gazza che ispezionava i corridoi, che mandò entrambi i ragazzi in sala grande.
"Quel cavolo di bidello, giuro mi verrebbe voglia di defenestrarlo!" disse Fred. Hermione rise molto allegra.
Arrivati in Sala Grande si sedettero con George, Harry e Ron. Passarono un bel pranzo e le lezioni pomeridiane filarono più lisce che mai. La sera Hermione saltò la cena per studiare. Ma la sua concentrazione era pari a quella di uno Schipodo.
Stava facendo mente locale: oggi lei e fred avevano parlato da amici. Forse era la cosa migliore da fare, instaurare con lui un bel rapporto di amicizia, e poi quando sarebbe arrivato il momento giusto, Hermione avrebbe confessato tutto.

Il Ballo del Ceppo 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora