Un buon inizio...?

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Il dado era ormai tratto! Il momento era arrivato e anzi era passato così velocemente che Hermione non riuscì neanche a realizzarlo. Era stato breve, leggero. Per lei fu come togliersi un peso dallo stomaco, scaricandolo tutto su quello di Fred: il ragazzo stentava a capire, continuava a guardare Hermione con un 'espressione degna di Goyle.
Hermione non riuscì a trattenere una risatina.
"Ti viene da ridere, Hermione?"
"Scusa, la tua faccia..."
"Come ti aspetto che sia?! Per prima cosa, vuoi spiegarmi meglio quello che hai appena detto?!"
Hermione si rimangiò tutto quello che aveva pensato perchè quello fu il momento più duro, dover spiegare tutto a Fred, dichiarare indirettamente di essere ancora innamorata di lui...
Alla fine del discorso, ci fu un lungo momento di silenzio. Alla ragazza non veniva più da ridere. Era passato tempo, il sole era tramontato, i ragazzi sarebbero tornati da un momento all'altro.
E Fred pensava, pensava, pensava...sembrava che la situazione non potesse più sbloccarsi! Ma finalmente Fred riuscì a sputare qualche parolina.
"E quindi è successo questo? La Stanza delle Necessità, la burro birra allo zenzero, e tutto il resto, te lo ricordi?" Disse con sguardo dolce.
"Il mantello dell'invisibilità, Piton, Karkaroff, il Platano...ogni singola cosa"
Fred sorrise, un sorriso amaro, non era quello che Hermione si aspettava.
"Ma io Hermione... Non posso fidarmi di te"
Tutte le idee, i sogni e desideri che Hermione aveva costruito nella sua testa in tutto questo tempo, crollarono.
"C-cosa vuoi dire?" replicò.
"Come faccio a fidarmi di te? Insomma, come faccio in generale ad abituarmi a una notizia così! Hermione, avresti dovuto dirmelo molto tempo fa...anzi da te non me lo sarei neanche aspettato!"
"Capisco che per te sia difficile...ma vivamente speravo che io e te potessimo superare questo insieme, e andare avanti..."
"Hermione...prova a capirmi...ho passato circa cinque mesi cercando di dimenticarti. E ci ero quasi riuscito, ma adesso che tu mi vieni a dire questo...io come faccio a fidarmi di te? Come faccio a riprendere a pensare quello che avevo eliminato dalla mia mente negli ultimi cinque mesi?"
Una lacrima rigò il viso di Hermione. fece per parlare ma dalla sua bocca non uscì nessuna parola.
"Sono ancora innamorato di te. Non lo posso negare. O già da un quarto d'ora me ne sarei andato...o sarei andato a fare la lotta a palle di neve con gli altri, se non fossi stato perdutamente innamorato di te. Ma, ho bisogno di tempo per realizzare questa cosa, Hermione. Ti prego solo di aspettare"
"Ti aspetterò...perchè anche io sono innamorata di te, e se non lo fossi, adesso non sarei venuta a raccontarti tutto questo..."
Fred fece in tempo solo ad allungare la mano verso la guancia di Hermione, che Harry irruppe nella sala.
"Ei, vogliamo torn...oh!"
I due si allontanarono velocemente.
"Harry, qualsiasi cosa tu stia pensando..."
Ma anche Ron era arrivato.
"Una delle battaglie migliori della mia vita! Ah, ma penso che dovremmo avviarci, si è fatto buio ormai...ma, stavate facendo qualcosa?"
Anche George entrò nel pub.
"No, assolutamente. Andiamo!" esclamò Harry.
Fred ed Hermione si fissarono, capendo a vicenda che avrebbero ripreso la questione.
Intanto, sulla via del ritorno, i ragazzi intrapresero una lunga conversazione sul Quidditch da cui Hermione si tenne fuori. Harry si girò verso di lei.
"Ne riparliamo" disse lei. Lui guardò nella direzione di Ron, poi di nuovo verso Hermione, e annuì.
Hermione era a pezzi: da una parte sapeva che il rapporto con Fred non era perduto finché c'era l'amore che li univa...ma dall'altra sperava che tutto si sarebbe risistemato più velocemente.
Il giorno dopo, domenica, il sole creava riverbero sulla neve fresca, dava sollievo ai poveri giocatori di Quidditch infreddoliti sui manici delle loro scope. Hermione era seduta sugli spalti vicino a Ginny, guardavano l'allenamento dei Grifondoro (Ron era entrato nella squadra).
Lo sguardo di Hermione si posava solo ed esclusivamente su Fred, i capelli bagnati dalla neve, le braccia muscolose che brandivano la mazza da Battitore, sfrecciava velocemente tagliando l'aria fredda.
"Ei, Hermione, scusa ma non riesco più a trattenere la domanda"
E come da programma, Hermione raccontò tutto all'amica.
"Hermione non vorrei rovinare tutti i tuoi piani...ma volevo solo farti notare che se avete dovuto porre fine a questa storia l'anno scorso, era perchè c'erano dei validi motivi...Fred e Ron...ti ricordi...?"
Il cuore di Hermione si fece piccolo piccolo.
"Ginny, ne sono consapevole. So quello a cui andiamo incontro e anzi mi spaventa tantissimo. È una situazione molto delicata ma adesso spero che affronteremo tutto con calma..Cerca di capire... Non posso frenare tutto all'improvviso ora che ho raccontato la verità a fred! Non posso rischiare di perdere tutto un'altra volta..non voglio...non lo farò...non so come faremo con Ron... Ma..."
"Non glielo direte, infatti." La voce di Harry proveniva da dietro.
Le ragazze guardarono il campo, l'allenamento era finito...
Vicino a Harry c'era anche Fred, con espressione colpevole...
"Che vuoi dire?" Chiese Hermione all'amico.
"Senti, Hermione, non fare la gnorri. Io e fred abbiamo parlato prima... E io penso, anzi per il vostro bene ve lo impongo, che dobbiate tenere tutti all'oscuro di questa faccenda. Nessun altro ragazzo o ragazza verrà a sapere di questa faccenda da adesso. O altrimenti non immagini neanche quello che succederà..."
"Io si, mi basta pensare al Ballo del Ceppo" disse Ginny.
Oh-oh. Era successo, Harry e Ginny, che vedevano la situazione esternamente, si erano praticamente alleati, li avevano guardati male, come se avessero commesso un crimine...ma, era così sbagliato amare?
"Io ho detto tutto...Ginny se vuoi accompagnami da Ron, così non lo lasciamo solo"
Ovviamente la rossa di precipitò dietro a Harry.
Fred si sedette accanto a Hermione, le strinse la piccola mano, timidamente, quasi con far è insicuro... Non era da Fred.
"Abbiamo tanto tempo, per parlare e per tutto. dammi solo qualche giorno" le disse, con quella voce melodiosa, che incantava la ragazza.
Hermione annuì. Appoggiò la testa sulla spalla di fred. In quel momento tutto sembrava perfetto e realistico, ma le cose potevano cambiare da un momento all'altro.

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Scusate se è passato così tanto tempo, ma in questo periodo non trovavo il tempo giusto e l'ispirazione per scrivere e non volevo rovinare questa fan fic che mi sta appassionando. Spero siate ancora vivi! Scusate ancora.

Il Ballo del Ceppo 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora