12. Orario di visite.

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End of time.

Orario di visite.


Il telefono squilla sul comodino e quando leggo il nome sullo schermo non so cosa aspettarmi.
"Pronto?" rispondo, mettendomi a sedere.
"Eve! Lisa mi ha detto che non ti sei sentita bene, come stai?" Sorrido. Ho sempre adorato il mio rapporto con Zoe. Sebbene sia il mio capo, non è mai stata troppo severa o distaccata.
"Sto un po' meglio, grazie" Mi guardo la pancia e ci poso istintivamente una mano sopra.
"Spero tu possa tornare presto. Vorrei davvero pubblicare quell'articolo il prima possibile.." Sospiro.
"Sì, lo so, mi dispiace di non averlo ancora scritto. Giuro che appena attacco mi metto a scrivere"
"Non preoccuparti tesoro, prenditi il tempo che ti serve per guarire del tutto, non è colpa tua"
Beh un po' sì, penso, ma non lo dico.
"Non ti trattengo oltre. Ci sentiamo, spero, presto" sorrido, salutandola e ringraziandola per essersi preoccupata di chiamarmi.
Quando la chiamata si chiude, rimetto il telefono a posto, poi sbuffo rumorosamente guardandomi intorno.
Odio stare qui. Gli ospedali non mi sono mai davvero piaciuti.
Un'infermiera entra nella stanza e sorride quando vede che sono sveglia.
"Come si sente?" chiede.
"Mi fa ancora un po' male" ammetto, abbassando lo sguardo.
"Almeno il bambino sta bene" dice. Annuisco.
"Già" Il medico che mi ha operata ieri mi ha spiegato quello che era successo, ma a dire la verità non l'ho ascoltato più di tanto.
La preoccupazione era troppa e mi sono rilassata solo quando mi ha detto che abbiamo agito in tempo per salvare il bambino. A quanto mi ha detto dopo Lisa, avevo un'infezione alle ovaie che sinceramente non so come mi sia venuta.
Mi hanno detto che il virus stava contagiando sempre più cellule e che sono arrivata all'ospedale appena in tempo.
Sono riusciti a toglierlo ed ora dovrei stare bene, ma mi stanno ancora tenendo sotto osservazione.
"Tra quanto potrò tornare a casa?"
"Domani, se non ci sono complicazioni" Ancora un giorno.
Sospiro, prendendo il telefono e controllando l'orario. Mi accorgo con sollievo che è sera e che domani arriverà prima del previsto.
Voglio davvero andarmene di qui.
Qualcuno bussa alla porta e questa si apre, mostrando Louis.
"Ritorno più tardi" dice l'infermiera, uscendo dalla stanza.
Il mio amico mi guarda in silenzio, prima di avvicinarsi al letto sul quale sono distesa.
"Ehi" sussurra sedendosi accanto a me. Accenno un sorriso.
"Ciao Lou"
"Lisa mi ha detto quello che è successo. Mi dispiace tantissimo Eve.."
"Non preoccuparti, sto bene ora. Stiamo bene" mi correggo.
"Io.." comincia, torturandosi le dita. Prende un respiro profondo, prima di guardarmi negli occhi e proseguire la frase.
"Ho parlato con Zayn" Stringo i denti tra loro e provo a parlare, ma nessun suono esce dalle mie labbra. Lui sospira di nuovo.
"L'ho incontrato stamattina.." dice.
"Non gli hai detto niente, vero?" Quando non risponde, sento la paura riempirmi come succede ormai troppo spesso.
"Louis.. Ti prego, dimmi che non gli hai detto niente"
"Stava con quella ragazza.. e mi ha fatto arrabbiare. Insomma, lui stava con lei fregandosene di tutto, mentre tu eri qui, con mille responsabilità addosso ed un'operazione appena fatta.. mi ha dato fastidio.."
"Louis.." stavolta lo sto proprio supplicando. Non può aver detto a Zayn che sono incinta. Non può. Ti prego.
"Non gli ho detto del bambino" mi conferma. Lascio andare il fiato, accorgendomi solo ora di averlo trattenuto. Poggio la testa al cuscino e chiudo gli occhi. Grazie.
"Però l'ho trattato un po' male e mi sono lasciato sfuggire qualcosa sull'ospedale, anche se non volevo!" Torno a guardarlo.
"Cosa gli hai detto?"
"Che sei svenuta e ti hanno portata qui.. E che non stavi bene"
"E lui?" Magari non gliene importa niente.
"Non ha risposto, ma sembrava abbastanza turbato. Solo che non ne sono sicuro, perché ultimamente non lo riconosco più.." Quando faccio vagare lo sguardo per la stanza posandolo poi sulla finestra, Louis mi prende una mano.
"Mi dispiace" ripete.
"Non fa niente" mi costringo a dire.
"Eve.."
"No, Lou, sul serio. Va tutto bene" Con la coda dell'occhio lo vedo alzarsi. Si piega verso di me e mi lascia un bacio sulla fronte.
"Ti voglio bene" dice. Io mi limito a sorridere perché se parlassi ora scoppierei a piangere.
"Ciao piccolino" saluta poi accarezzandomi la pancia, come ha fatto pochi giorni fa.
"Torno più tardi" dice ancora, prima di andarsene.

-Zayn

Sono seduto sul divano a fissare il nulla da più o meno quindici minuti.
Tra due giorni torno a Bradford e non so nemmeno io come farò a spiegare a mia madre perché non sono con Eveleen.
Non che quello sia il problema più grande.
Louis stamattina mi ha detto che è in ospedale. Non ho capito perché, ma sembrava grave.
Vorrei andarla a trovare, ma so di non essere nella posizione giusta per farlo. Non potrei darle, né tantomeno dirle niente che possa aiutarla.
Però voglio vederla.
E' da troppo che i miei occhi non incrociano i suoi e non posso più negare che mi manchi tantissimo.
Una parte di me a quest'ora starebbe già lì con lei a chiarire tutta la situazione. O a provarci, almeno.
Dall'altro lato però, non posso lasciare Belle così. Lei ha troppo bisogno di me, molto più di quanto ne abbia Eveleen e non posso semplicemente lasciarla senza sapere a cosa andrà incontro.
Quando abbiamo incontrato Louis, in realtà mi è sembrata preoccupata, ma non ci ho fatto troppo caso.
In quel momento non pensavo a niente se non Eve.
Mi passo una mano sugli occhi, sperando che la tensione sparisca, ma ovviamente non succede.
Ripenso alle parole del mio amico.
Non mi aspettavo una scenata del genere. Louis mi ha sempre sostenuto in generale.
E anche se non nel particolare, gli avevo già raccontato di Belle. Quindi non mi aspettavo per niente il suo discorso. Allo stesso tempo, capisco che era preoccupato. Lui è anche il migliore amico di Eveleen.
Improvvisamente, decido che devo vederla. Non posso aspettare ancora.
Mi alzo di scatto dal divano e prendo il giubbotto.
Esco di casa chiudendomi la porta alle spalle, senza curarmi di girare la chiave nella serratura.
Entro in macchina e la metto in moto, poi guido verso l'ospedale con il pensiero che sto per rivederla dopo troppi giorni di assenza.
Quando arrivo, i parcheggi sono tutti occupati. Borbotto qualcosa, poi finalmente ne trovo uno libero e poso l'auto.
Entro nell'edificio e mi guardo intorno in cerca di un'infermiera.
"Mi scusi, Eveleen Wood?" Lei mi squadra.
"Non è orario di visite"
"E' importante" dico, anche se non lo è davvero. Non oggettivamente, almeno.
"Lei è..?" Mi mordo il labbro.
"Il suo ragazzo"
"Ma quanti ragazzi ha?" si lascia sfuggire. Io alzo un sopracciglio, mentre sento la rabbia invadermi. Ha un ragazzo? Già?
Mentre l'infermiera sbuffa, io mi ritrovo ad ammettere di essere maledettamente geloso.
Cos'è successo in questi giorni che non siamo stati insieme?
"Può dirmi dove si trova e basta?" sbuffo.
"Non è orario di visite" ripete lei. Alzo gli occhi al cielo.
"Senta, non so come dirglielo, è importante, non farò niente che comprometta la sua salute, devo solo parlarle, la prego" Lei sta per rispondere, quando una voce la interrompe.
"Che cosa ci fai qui?" Sposto lo sguardo sulla figura alle mie spalle.
"Louis"
"Che cosa ci fai qui?" chiede di nuovo.
"Devo vedere Eveleen" lui scuote la testa.
"Perché?" Già, perché? Perché mi manca troppo, perché non so più cosa pensare, né cosa provo, perché devo sapere che anche se sta all'ospedale sta bene, perché ne ho bisogno.
"Perché sì"
"Non credo sia il caso" dice Louis.
"Ecco, glielo dica anche lei che l'orario delle visite è finito" si intromette l'infermiera.
"Non me ne importa niente dell'orario!" esclamo, nervoso.
"Devo vederla e basta" guardo il mio amico.
"E' importante per me" Lui socchiude gli occhi.
"Ah sì? Ora ti importa? E stamattina? O ieri? O l'altro ieri? Quando lei stava male e tu non c'eri?"
"Io non so perché ce l'hai così tanto con me, non capisco"
"Perché ad Eve ci tengo"
"Credevo mi avessi capito quando ti ho parlato di Belle"
"Lo credevo anche io. Finchè non ho parlato con Eveleen"
"Vorrei parlarle anche io sai? Perché non ci sto capendo più niente, sul serio" Louis scuote la testa.
"Forse avresti dovuto parlarle prima" dice, prima di sorpassarmi ed avviarsi verso l'uscita.
Vorrei fermarlo, ma se lo facessi non mi faranno mai vedere Eve.
"Allora? In che stanza si trova?" insisto, guardando l'infermiera.
"Lei ha proprio una testa dura.." commenta lei.
"235, secondo piano" si arrende poi.
"Grazie" dico, prima di salire le scale.
Cammino nel corridoio leggendo i numeri su tutte le porte, prima di fermarmi davanti a quella che mi ha detto la donna prima.
Busso leggermente, prima di aprire la porta.
"Louis, ti prego, non.." la sento dire, prima che il suo sguardo si posi su di me e i suoi occhi si spalanchino.
"Zayn" sussurra.
Sento il cuore accelerare i battiti. E' così bella..
"Che cosa.. cosa ci fai qui?" chiede. Sembra terrorizzata.
"Volevo parlarti" dico. Lei non risponde, ma continua a fissarmi. Anche io non riesco a smettere di guardarla.
Sono passati solo pochi giorni, ma mi sembra più bella di quanto ricordassi.
Mi è decisamente mancata tantissimo.




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Ehi! Come va?
Shh, sto sclerando per Zayn ed Eveleen, sto male lo so hahahah
Cosa pensate che accadrà, ora?
Sappiate che non sono mentalmente (né fisicamente) pronta a cominciare la scuola, non ce la faccioo! c.c


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