End of time.
Please, sleep.
"Sei sicuro che sia una buona idea, vero?" chiedo per l'ennesima volta da stamattina. Zayn sbuffa e parcheggia l'auto.
"Anche se non lo fosse, ormai siamo arrivati e credimi, non tornerò indietro ora, quindi stai calma" risponde.
"Mi uccideranno" mi lamento teatralmente, mentre lui rotea gli occhi al cielo. Scende dall'auto e viene ad aprirmi lo sportello.
"Non penso che vorranno averti sulla coscienza" mi prende in giro. Si avvicina alla porta e bussa.
Mentre aspettiamo, il suo braccio mi circonda la vita e Zayn poggia le labbra sulla mia testa.
"Andrà tutto bene, stai tranquilla" mi ripete. Mi costringo ad annuire mentre una donna ci apre la porta e sorride alla vista del mio ragazzo.
"Mamma" dice lui, lasciandomi per abbracciarla. Sono passati altri due mesi da quando io e lui ci siamo riappacificati ed è da altrettanti mesi che lui non vede la sua famiglia.
Quando sciolgono l'abbraccio, la donna mi guarda immediatamente.
"Lei è Eveleen. Eveleen, mia madre" ci presenta. Lei mi sorride ed io ricambio, allungando una mano per stringerla.
"E' un piacere conoscerla" dico.
"Anche per me, finalmente posso vederti con i miei occhi!" esclama, prima di invitarci ad entrare. Mentre Zayn va a salutare suo padre, lei ne approfitta per dirmi che sono "molto più bella di come Zayn mi aveva descritta", facendomi arrossire.
"Grazie" mormoro. Mi presento anche a suo padre e a sua sorella più piccola, poi rimango di nuovo sola con Zayn mentre posiamo i cappotti.
Spero davvero che la pancia non si veda prima del tempo e che il vestito la copra bene.
"Dopo cena, okay?" mi sussurra lui. Io annuisco.
"Così mi uccideranno mentre dormo e non me ne accorgerò nemmeno, è perfetto" scherzo. Lui sorride.
"Fossi in te chiuderei la porta a chiave" sta al gioco, prima di superarmi ed entrare in una stanza.
Lo seguo, scoprendo di trovarmi in cucina e vedo la tavola già apparecchiata.
"Posso aiutarla?" chiedo subito, appena vedo la madre di Zayn vicino al forno.
"Non preoccuparti cara e dammi del tu, mi chiamo Trisha" mi sorride.
"Va bene, ma insisto. Posso fare qualcosa?"
"Davvero, anche se volessi un aiuto, non c'è niente da fare qui, anzi direi di cominciare a sederci, è quasi pronto"
"Doniya?" chiede Zayn.
"Ha chiamato cinque minuti fa, lei e Mark stanno arrivando" Lui annuisce, giusto in tempo per sentire il campanello suonare.
"Come non detto" dice sua madre, mentre lui va ad aprire.
"Zayn!" sento esclamare dall'ingresso. Raggiungo la ragazza per presentarmi e faccio la stessa cosa con suo marito.
"Congratulazioni, mi dispiace non essere potuta venire al matrimonio" dico. Doniya mi sorride e scuote la testa.
"Figurati, Zayn ci ha spiegato la situazione, sono felice si sia risolto tutto" Zayn mi mette un braccio sulle spalle.
"Sì, anche io" ammetto, ricambiando il sorriso.
"Ciao tesoro" dice Trisha, uscendo dalla cucina e pulendosi le mani con uno strofinaccio, prima di andare a salutare la figlia.
"Mamma! Come stai?" Cominciano a chiacchierare tra loro, poi la madre di Zayn ci avvisa che quando vogliamo è pronto a tavola, quindi ci spostiamo di nuovo in cucina e ci sediamo. Io capito tra Zayn e Safaa, l'altra sorella.
"Abbiamo saputo che lavori come giornalista, giusto?" mi chiede Trisha, durante la cena. Io annuisco.
"Da un paio di anni" confermo.
"Hai iniziato subito a lavorare?"
"Sì, ho avuto la fortuna di trovare un lavoro appena sono arrivata a Londra, quindi.."
"Ah già, perché tu sei di New York, vero?" chiede Doniya, con gli occhi che brillano. Io rido alla sua reazione mentre annuisco.
"E' davvero tanto grande come dicono?"
"Di più. Però lì è molto più facile muoversi. In diciannove anni che ho vissuto lì non mi sono mai persa, neanche quando andavo da sola in posti nuovi, cosa che invece è successa non appena ho cominciato a girare per Londra"
"Ti sei persa?" chiede.
"Sì, sono rimasta fuori tutto il giorno a chiedere informazioni per tornare a casa, alla fine ho dovuto chiamare un taxi ed ho scoperto di essere esattamente nella strada accanto a quella di casa mia" dico e sia Doniya che Trisha ridono.
Il resto della cena passa in fretta tra una chiacchiera e l'altra e quando arriviamo al dolce sono completamente rilassata e a mio agio. Non pensavo che potesse andare così bene.
Quando Zayn mi stringe la mano da sotto al tavolo, però, l'ansia si impadronisce di nuovo di me. So che è arrivato il momento di dirglielo e sinceramente non voglio.
Non ora che credo si siano fatti una bella idea di me, o almeno è quello che hanno dimostrato finora. Non voglio rovinare tutto, non voglio che mi odino.
"Va tutto bene" prova a confortarmi Zayn quando ci alziamo per andare in salotto dove sicuro staremo più comodi.
Non so come lui faccia ad essere così sereno, io sto per andare in panico.
Lo guardo per prendere coraggio e quando lui accenna un sorriso, mi accorgo che non è per niente calmo. E' forse più agitato di me, sta solo cercando di nasconderlo. Stringo di nuovo la sua mano, poi sento la sua voce.
"Io ed Eve dovremmo dirvi una cosa" comincia. Il vociare che c'era prima si dissolve in un attimo ed io riesco quasi a sentire il mio cuore battere a mille. Mi mordo il labbro inferiore.
"Non ditemi che dobbiamo organizzare un altro matrimonio perché, con tutto l'amore, ma non ho più forze" dice Trisha, scherzando. Doniya e Mark, suo marito, ridono, ma io e Zayn rimaniamo seri. Lui scuote la testa.
"No, non è questo. Non ancora almeno" dice e sento le farfalle agitarsi nel mio stomaco. Non ancora? Vuol dire che un giorno vorrebbe sposarmi?
"Scherzavo" ci fa notare lei.
"Cosa succede?" chiede ancora.
"Ecco.. sappiamo entrambi che siamo ancora giovani ed è troppo presto per certe responsabilità, è solo che ormai ci è successo e non lo avevamo programmato, ma ora ne siamo entrambi felici ed ecco.." spiega Zayn, prendendola per le lunghe. Lo so che vuole addolcire il tutto, ma se continua così loro non capiranno niente ed io continuerò a sentire l'ansia crescere ad ogni secondo che passa.
"Sono incinta" dico quindi di getto, interrompendolo.
"Cosa?" è la prima cosa che chiede Trisha, portando lo sguardo su di me. Zayn gioca nervosamente con le mie dita, poi annuisce.
"Io ed Eve aspettiamo un bambino" conferma e nessuno parla più.
Rimangono tutti in silenzio, chi a guardare noi per accettarsi che non sia uno scherzo, chi con lo sguardo perso nel vuoto. E' Safaa ad interrompere il silenzio.
"Congratulazioni!" esclama dopo minuti interminabili, correndo ad abbracciare il fratello. Sono un po' sollevata, ma lei ha quattordici anni, non può davvero capire cosa questo comporti. Per questo, aspetto che sia qualcun'altro a parlare e mi limito a sorridere quando abbraccia anche me.
"Da quanto?" chiede Doniya.
"Cinque mesi"
"Per questo vi eravate lasciati?" chiede Trisha. Io scuoto la testa.
"No, mamma, abbiamo già parlato di questo, era la verità" la riprende Zayn. Suo padre si alza e gli si avvicina, prima posargli una mano sulla spalla.
"Sei un idiota Zayn" dice poi "ma se avete deciso di tenerlo, potete contare sul mio appoggio" sorride poi. Sia io che il ragazzo al mio fianco ci rilassiamo visibilmente.
"Grazie papà" risponde Zayn.
"Beh, essendo stata la prima ad essersi sposata, credevo sarei stata la prima anche ad avere figli, ma tu riesci sempre a sorprendermi fratellino" dice Doniya.
"Congratulazioni" aggiunge poi, dando uno schiaffo sulla nuca a suo fratello ed un abbraccio confortante a me.
"Ehi!" si lamenta lui ed io rido. Anche Mark ci fa gli auguri e lui sembra davvero felice per noi. Il silenzio ritorna quando Zayn si gira a guardare sua madre. Lei si passa una mano sul viso.
"Mamma?" la chiama lui, mentre vedo, con la coda dell'occhio, gli altri tornare in cucina, ad eccezione del padre di Zayn che va a sedersi accanto a Trisha.
Lei guarda suo figlio che si alza e si inginocchia avanti a lei, prendendole le mani.
"Beh.. immagino che dopo tutto non siate poi troppo giovani per un.. figlio. Voglio dire, tu hai ventiquattro anni ormai e noi.." Lui la abbraccia prima che lei possa finire la frase.
Quando si separano mi accorgo che lei sta piangendo e mi sento terribilmente in colpa.
"Aspetta, non è che non sia felice, altroché se lo sono! E' solo che.. non mi ero accorta che il tempo fosse passato così velocemente" dice guardandomi.
"Insomma, mi sembra ieri che sei nato tu ed ora stai per avere un figlio è solo.. assurdo per me, ma non vuol dire che non sia felice" continua, rivolgendosi a Zayn. Lui sorride e le asciuga le lacrime, mentre lei lo abbraccia di nuovo.
"Ti voglio bene" la sento sussurrare. Dopo viene da me e mi stringe a lei, confessandomi di essere davvero felice che suo figlio mi abbia scelta, alla fine.
"Sapete già se è maschio o femmina?" mi chiede, quando le acque si sono decisamente calmate e siamo di nuovo tutti in salotto a chiacchierare.
"Sì, è un maschio" sorrido.
"I tuoi lo sanno?" mi domanda il padre di Zayn. Scuoto la testa.
"E' difficile.. volevo aspettare di vederli di persona, ma andare a New York ora per me è praticamente impossibile e loro non affronterebbero mai un viaggio tanto lungo senza una ragione, quindi.. credo che dovrò dirglielo per telefono" spiego.
"Contavo di chiamarli più tardi" aggiungo. Lui annuisce e Zayn mi sorride.
"Ah, non vedo l'ora!" esclama Doniya.
"Per cosa?" le chiede il fratello.
"Come per cosa! Che nasca tuo figlio! Sono curiosa di sapere come sarà!"
"Oh credimi" risponde lui con una risata "non sei l'unica."Ho appena posato il telefono sul comodino. Sospiro, voltandomi verso di Zayn. Lui si infila sotto le coperte e mi invita a fare lo stesso, prima di abbracciarmi. I miei non l'hanno presa bene come speravo.
Mia madre si è messa a urlare all'improvviso, mio padre se ne è andato. L'unica cosa che mi ha detto mia madre è "stai attenta", poi ha attaccato. Non si può dire che ne sia felice e da un lato la capisco, ma dall'altro..
"Vorrei solo sapere di avere il suo appoggio, anche se è dall'altra parte del mondo e non potrebbe fare comunque nulla per aiutarmi" dico. Lui muove il pollice su e giù sulla mia pancia.
"Dalle un po' di tempo, capirà. E comunque non sei sola, la mia famiglia l'ha presa piuttosto bene, poi ci sono Louis, Lisa, ci sono io" mi dice. Io sorrido.
"Lo so" rispondo "ma sono pur sempre i miei genitori, fa male sapere di averli delusi" ammetto.
"Andrà tutto bene" ripete ancora una volta.
"Grazie" sussurro, poggiando la mia mano sulla sua.-Sette mesi dopo.
Sospiro, affondando la testa sul cuscino.
"Ti prego, vai tu" mormoro, anche se so che nessuno mi sta ascoltando. Aspetto qualche secondo, poi sbuffo pesantemente e mi alzo, prendendo mio figlio dalla culla e cercando di farlo riaddormentare.
"Ti prego amore, dormi" sussurro, sfinita. Sono tre mesi che va avanti così e non ce la faccio più. Lo cullo per qualche minuto, poi sospiro sollevata quando noto che si è riaddormentato e mentre lo rimetto nel suo letto spero vivamente che non si svegli più fino a domani mattina.
Quando riapro gli occhi, nella stanza ci sono solo io. Mi metto seduta di scatto e mi guardo intorno per confermare.
Sposto le coperte e scendo al piano di sotto, trovando Zayn ed il bambino a giocare sul divano. Sorrido finché so che lui non mi vede. Quando però mi avvicino, il mio sguardo diventa arrabbiato.
"Amore!" esclama il moro, alzandosi.
"Guarda chi c'è tesoro" continua guardando suo figlio.
"Questa storia deve finire" dico, provando a non lasciarmi addolcire dalla scena.
"Cosa?" mi chiede confuso.
"Sono tre mesi che continuo ad alzarmi di notte per farlo dormire, guarda che la prossima volta ti sveglio e te la vedi tu" lo avviso. Lui alza un sopracciglio.
"Lo hai detto anche ieri e l'altro ieri e il giorno prima e quello prima ancora, ma non lo hai mai fatto" mi fa notare. Io socchiudo gli occhi, lanciandogli un'occhiataccia.
"Ehi, non è colpa mia se ho il sonno pesante" dice ed io sbuffo.
"Lo so ma io non ne posso più, ho bisogno di dormire"
"Vai allora" dice indicandomi la stanza al piano di sopra.
"Di notte Zayn. Devo dormire di notte, non di giorno" Lui mi si avvicina.
"Senti, mi dispiace. Davvero, svegliami stanotte, così ci penso io" dice, poggiando la mano libera sul mio fianco. Io annuisco, sconfitta e ancora stanca per la nottata.
"E' vero che dispiace anche a te piccolo?" chiede poi retoricamente al piccolo Thomas.
"Sì, mamma scusa" continua con voce buffa, facendomi ridere. Mio figlio sorride ed io gli do un bacio sulla fronte.
"Ehi e a me?" chiede Zayn.
"A te niente, scommetto che non gli hai nemmeno dato il latte" dico. Lui si morde un labbro.
"Ehm.."
"Zayn!" esclamo.
"La mia era una domanda ironica, pensavo che almeno questo lo avessi fatto!" Lui ride.
"Sto scherzando Eve, calmati"
"Hai davvero del pessimo umorismo" dico. Lui si avvicina ancora e mi ruba un bacio prima che possa tirarmi indietro.
"Un tempo ti piaceva" dice, con un sorriso divertito.
"Non è vero"
"Sì invece" Roteo gli occhi e lui ne approfitta per stamparmi di nuovo un bacio.
"Zayn" lo richiamo.
"Cosa?" chiede, prima di baciarmi stavolta sul serio.
"Buongiorno" mi ritrovo a dire sorridendo.
"'Giorno amore"
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End of time ▶ z.m.
FanfictionZayn ed Eveleen sono fatti praticamente l'uno per l'altra. Si amano e stanno così bene insieme che ancora faticano a crederci. Però c'è anche Belle. Zayn sta bene anche con lei e la sua storia gli fa sembrare quella ragazzina così dolce che non può...