14. E' decisamente una femmina!

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End of time.
E' decisamente una femmina!  


-Zayn


Quando apro la porta di casa, la prima cosa che penso è che è decisamente troppo vuota.
In tutti i sensi, sia per l'arredamento, sia perché ci sono solo io a riempirla.
Mentre tornavo, in macchina, ho pensato tutto il tempo a ciò che mi ha detto Eve. In ospedale mi ha detto che mi ama ancora ed io mi sono sentito come se fosse giusto così. Come se non mi servisse altro, come se in quella stanza avessi tutto ciò di cui avevo bisogno.
Ma c'era qualcosa dentro di me che mi diceva che non era davvero così, qualcosa che mi ha spinto ad andarmene quando me lo ha chiesto la seconda volta.
Per tutto il viaggio di ritorno mi sono chiesto cosa fosse a confondermi e, escludendo Belle, non mi sono dato alcuna risposta.
Salgo in camera da letto e mi siedo dietro la scrivania. Apro un cassetto quasi istintivamente. Sospiro quando lo trovo vuoto e lo richiudo, poggiandomi poi con i gomiti sul tavolo. Poggio la testa sulle mani e chiudo gli occhi.
Il mio telefono squilla e per un attimo penso di lasciarlo squillare senza rispondere.
Quando il suono però diventa insistente e fastidioso, mi costringo a prenderlo dalla tasca e a rispondere.
"Pronto?" sbuffo.
"Dove sei?" aggrotto la fronte.
"Louis?"
"Sì, dove sei?" mi chiede di nuovo.
"A casa, pe.." non mi dà nemmeno il tempo di finire che attacca. Guardo il display confuso.
Mi alzo e scendo in cucina per prendere un bicchiere d'acqua. Il mio sguardo finisce sull'orologio. Sono quasi le undici di sera. Ho fatto qualche giro, prima di rientrare, ma non credevo fosse passato così tanto tempo. Qualche minuto dopo, qualcuno bussa alla porta.
Quando vedo Louis dallo spioncino, la apro.
"Che ci fai qui?" chiedo subito. Lui entra, senza rispondermi e comincia a fare avanti e indietro per il salotto.
"Fai pure" commento ironico, richiudendo la porta alle mie spalle.
"Devi smetterla" si ferma a guardarmi.
"Di fare cosa?" domando alzando un sopracciglio. Louis si avvicina, stringendo i pugni ed ho il presentimento che non finirà bene.
"Lou, non voglio litigare" lui si lascia sfuggire uno sbuffo divertito ed un sorriso sarcastico.
"Non darmi i motivi per farlo allora" dice.
"Che cosa vuoi?" chiedo.
"Lasciala in pace"
"Chi?"
"Lo sai benissimo" Io rido.
"E perché?" Lui socchiude gli occhi.
"Perché non hai più alcun diritto su di lei. E lei non merita di stare male per uno stronzo come te, quindi lasciala in pace" dice, serio.
"Non voglio che lei stia male"
"Allora smettila di cercarla se non provi nulla per lei!" Mi irrigidisco anche se non lo do a vedere.
"Smettila di andare da lei perché ti manca se poi l'unica cosa che fai è dirle che non la ami! Smettila di giocare con lei! Non sei più un bambino Zayn, non è più il tempo di essere confusi" dice. Io scuoto la testa.
"Ma tu cosa ne sai.." borbotto "Mi dispiace Lou, ma stavolta non posso darti ragione. Ti stai arrampicando sugli specchi e sinceramente non so neanche perché tu mi stia facendo questa scenata ora. Ma nessuno ti dà il diritto né di giudicare i miei sentimenti né di decidere io cosa debba fare. Sono andato a trovarla perché mi manca e non le ho mai detto che non la amo, semplicemente perché non è la verità! Okay, non è nemmeno una bugia, ma il fatto che io sia confuso su questo non vuol dire che io non provi niente per Eveleen e che quello che c'è stato tra noi per me sia stato solo un gioco! Come puoi anche pensare una cosa del genere, cavolo, tu per primo sai quanto ero preso da lei.."
"Sì, sì, lo so e so anche che è bastata la prima ragazzina che è venuta a piangere da te a farti cambiare idea quindi sì, devo dire che eri proprio preso" dice ironico.
"Ma che.." Lui mi guarda.
"Zayn, sei il mio migliore amico, okay, ma tu non hai la più pallida idea di quanto Eveleen stia male per questo e di quanto la situazione sia più complicata di quello che credi. Penso che tu sia grande abbastanza da saper prendere una decisione, quindi fallo e smettila di tenere il piede in due scarpe"
"Non è così semplice Louis"
"Allora te la do io una soluzione. Sta lontano da Eve."
"Ma non voglio" Lui alza le mani al cielo, esasperato.
"Dio, Zayn! Allora torna con lei e lascia stare l'altra!"
"Non posso"
"Sì che puoi"
"Non è così facile" ripeto. Louis sospira.
"Smettila. Devi decidere, non puoi continuare così, io non voglio che Eveleen soffra, ha già abbastanza problemi"
"Ho bisogno di tempo per capire quello che provo, non è così semplice, dannazione!" esclamo.
"Indovina Zayn? Fine del tempo. Non puoi aspettare ancora" dice, poi mi supera e si avvicina alla porta.
Io lascio che vada via senza neppure salutarlo, poi mi siedo sul divano e sprofondo con la schiena sui cuscini. Chiudo gli occhi e per un momento mi passa per la mente l'idea di dormire, perché così non sono costretto a pensare a questo casino.
Mi sistemo meglio, ma il mio cellulare squilla di nuovo, due volte.
'Avevi ragione, forse dobbiamo parlare' Eveleen.
'Ho bisogno di te' Belle.

-Belle

Sono seduta sulla riva di questo lago da due ore, che è all'incirca il tempo che ho passato a piangere.
Odio essere così debole, ma a volte sembra davvero che io non possa farne a meno.
Chiudo gli occhi, singhiozzando, ancora.
Sono così stanca..
Per fortuna qui non c'è nessuno.
Ieri ho litigato di nuovo con Kath, ma stavolta non credo che si possa risolvere la cosa. Forse non voglio nemmeno provarci, in fondo è meglio così. Io non sono fatta per avere amici. Non volevo allontanarla, ma io e lei non ci capivamo più come una volta e alla fine, questo litigio è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Mi manca, ma è meglio così. Per lei, per tutti.
Oggi invece mio padre ha dato di nuovo di matto. Solo a ripensarci potrei sentirmi male, quindi meglio evitare.
Spesso mi chiedo dove abbia sbagliato in tutti questi anni e sono sicura che, anche se non lo dice, se lo chiede anche lui.
Insomma, ho fatto qualcosa di male? Perché mi sta succedendo tutto questo? A volte vorrei solo che finisse tutto, anche nel peggiore dei modi. Non ce la faccio più.
Ho mandato un messaggio a Zayn perché, anche se mi dispiace costringerlo in qualche modo a starmi vicino, ho davvero bisogno di lui.
E' stato l'unico, dopo Katherine, a restarmi affianco e anche se né lui né la mia ex migliore amica conoscono la storia completa, io credo che abbiano comunque avuto coraggio. La mia vita non è proprio rose e fiori.
In ogni caso, gli ho scritto più di un quarto d'ora fa e lui non mi ha ancora risposto.
Forse è impegnato, forse, come Kath, si è solo stancato anche lui. Non lo biasimerei, comunque.
Il telefono squilla e mi rimangio le ultime affermazioni, perché sullo schermo appare proprio il suo nome.
Tiro su col naso e spero che la mia voce appaia tranquilla.
"Zayn" rispondo.
"Se mi dici dove sei ti raggiungo" dice e mi fa spuntare un sorriso.
"Green Park"
"Arrivo" La linea cade ed io provo a placare le lacrime. Non voglio che mi veda piangere, anche se l'ho chiamato io con la speranza che venisse.
Nei dieci minuti che seguono riesco a calmarmi leggermente, anche se quando lo vedo arrivare ho ancora gli occhi rossi e le guance rigate.
Cammina verso di me a passo veloce e quando mi ha ormai quasi raggiunto si passa una mano tra i capelli.
"Ehi" Zayn è davvero bello. Il suo fascino è qualcosa che mi ha colpita sin da subito e se all'inizio mi ero imposta di non cadere nella trappola, alla fine non ce l'ho fatta. Più lo guardo più sento qualcosa di sempre più forte per lui.
"Non credevo saresti venuto.." ammetto. In fondo è quasi mezzanotte.
"Che fai qua a quest'ora?" mi ignora, avvicinandosi e sedendosi accanto a me. Io alzo le spalle senza rispondere.
"Belle?"
"Ho scoperto che mia madre ha avuto un altro figlio, ventuno anni fa"
"Hai un fratello?" chiede sorpreso.
"Fratellastro" preciso.
"Mio padre non lo ha saputo subito.. A quanto pare è il motivo per il quale i miei si sono lasciati" continuo.
"Lui vive in Irlanda e lavora come commesso in un negozio di articoli sportivi.. Non l'ho mai visto, non so nemmeno che faccia abbia.. So solo che si chiama Niall" concludo.
"Hai pensato di andare lì a cercare.." comincia lui. Io scuoto la testa.
"No. Non voglio andare in Irlanda, lei non mi ha cercata nemmeno una volta da quando se ne è andata.."
Lui mi guarda per un attimo, poi mi abbraccia. Ed è così bello stare tra le sue braccia che quasi mi dimentico di tutto quello che è successo oggi.
"Va tutto bene" mi dice.
"Sì, ora sì" confermo. La sua mano mi accarezza i capelli. Alzo di poco la testa per guardarlo ed i miei occhi incrociano i suoi.
"Grazie per essere qui" sussurro. Zayn sorride, ma non parla.
Non so lui, ma io me ne accorgo perfettamente quando la distanza tra i nostri visi diminuisce. Non faccio niente per fermarla, in fondo è quello che voglio.
Chiudo gli occhi e l'unica cosa che sento sono le sue labbra sulle mie.

-Eveleen

Sono finalmente riuscita a finire l'articolo.
L'ho dato a Zoe e lei l'ha letto velocemente, poi ha sorriso. L'ho preso come un buon segno, ma non ho indagato più di tanto.
Fino a qualche settimana fa sarebbe stato il primo dei miei pensieri, ma al momento non mi importa più di tanto.
Sono uscita dall'ospedale un paio di giorni fa e finora non ho ancora parlato con Zayn.
Quella sera, dopo che Louis se ne era andato, gli avevo mandato un messaggio perché dormire mi sembrava davvero impossibile e lui mi aveva risposto quasi subito.
'Quando torni a casa?'
'Domani mattina'
'Ti vengo a prendere'
mi ha scritto ed io non ho avuto il coraggio di rispondere altro, se non un semplice 'ok'.
La mattina dopo l'ho aspettato per ore, sono anche rimasta a mangiare in ospedale, ma Zayn non è mai venuto e alla fine sono tornata con Louis che mi ha vista distrutta, di nuovo.
Alla fine mi sono trasferita da lui, sia perché ha insistito tantissimo, sia perché non volevo dare altro disturbo a Lisa. Lei e Liam stanno uscendo davvero spesso insieme e lei ogni volta si sentiva in colpa a lasciarmi da sola. Ora è molto più tranquilla e lo sono anche io. Anche se Zayn mi manca sempre.
"Ehi!" esclama Louis saltando sul divano.
"Che ne dici di andarci a fare un bel giro, io tu e la mamma?" chiede alla mia pancia. Non è ancora enorme, ma so che presto lo diventerà e che a quel punto non potrò più nascondermi.
"Lou, no" dico.
"Dai! Devo andare a comprare un regalo a mia sorella perché tra poco è il suo compleanno e mi serve il tuo aiuto, ti prego" prova a convincermi allungando la 'e' nell'ultima parola.
"Louis.." Lui batte le ciglia un paio di volte e sporge il labbro inferiore. Roteo gli occhi e sbuffo.
"Ti odio" dico, alzandomi. Lui esulta, prima di darmi un bacio sulla guancia.
"Grazie" dice, prendendo la giacca. Io lo imito, poi usciamo.
"Hai già pensato a qualcosa?"
"Sì, devo solo scegliere il ciondolo. Volevo regalarle un bracciale" Annuisco e poco dopo arriviamo in una strada piena di negozi.
Il primo nel quale mi trascina è una gioielleria.
Passa in rassegna ogni tipo di bracciale, prima di uscire a mani vuote. Io rido.
"Dai, ce ne sono altre, lo troverai" provo a dirgli. In risposta, lui entra in un negozio di abbigliamento.
"Sì, certo, però visto che ci siamo vediamo anche qualcosa per me e per te" Lo guardo confusa.
"Perché?"
"Non puoi uscire a fare shopping e tornartene con un misero regalo per mia sorella e basta. Quindi tu ora entri lì e ti provi questo" dice, spingendomi nel camerino e passandomi il primo vestito che trova sottomano.
"Louis!" esclamo.
"Provalo, su!" dice.
"Non mi entrerà mai, almeno dammi la taglia giusta" lui sbuffa.
"Non muoverti" mi dice prima di riprendersi il vestito e sparire tra i vari scomparti.
Ritorna poco dopo con un vestito blu veramente corto e stretto.
"Sei impazzito o cosa?"
"E' la taglia giusta, ho controllato, anzi è anche più grande, provalo"
"Ma.."
"Veloce" il suo tono non ammette repliche ed io sono costretta a spogliarmi ed indossare l'abito. Mi guardo allo specchio.
La taglia è giusta, ma il modello stretto mette in risalto la mia pancia che prima non si vedeva.
Sospiro, sfiorandola.
"Fatto?" mi chiede Louis da fuori.
Apro la tenda ed esco, mentre lui mi osserva.
"Non indosserei mai un vestito del genere" dico.
"La gravidanza ti rende sexy" mi risponde. Gli lancio un'occhiataccia.
"Che c'è, è la verità" dice.
"Stai bene" aggiunge.
"No" sto per voltarmi e tornare a cambiarmi quando i miei occhi incrociano quelli di una ragazza.
E non una qualunque.
Lei mi guarda sorpresa, poi abbassa lo sguardo sulla mia pancia e torna a guardarmi.
Io mi giro allarmata verso Louis che però non si è accorto di niente, quindi entro di fretta nel camerino e chiudo la tenda.
Mi appoggio al muro e prendo un respiro profondo.
Se con lei c'è anche Zayn, credo che potrei sentirmi male da un momento all'altro.
Non sono pronta a vederlo di nuovo con quella ragazza, in realtà non sono pronta a vederlo di nuovo e basta.
Devo andare avanti e vederlo senza poter tornare con lui di certo non mi aiuterebbe.
Respiro di nuovo, prima di cambiarmi.
Quando esco, la prima cosa che faccio è guardarmi intorno e per fortuna, noto che non c'è nessuno che conosco.
"Andiamo?" chiedo a Louis, agitata.
"Tutto bene?"
"Sì, dobbiamo andare a prendere il regalo a tua sorella" dico, lasciando il vestito sul primo scaffale che trovo ed uscendo velocemente dal negozio. Louis mi segue confuso, ma non dice niente.
"Lì c'è una gioielleria" dico. Louis mi mette un braccio attorno le spalle e mi sorride.
"Sappi che quando questo piccolino uscirà da qui dentro torneremo a vedere quel vestito" dice, riferendosi al bambino.
"Certo" rispondo ironica, ancora un po' agitata. Lui ride.
"Sarà la prima cosa che mi preoccuperò di fare, credimi" dice ed io mi rilasso leggermente, lasciandomi sfuggire un sorriso.
"Me ne ricorderò"  

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