13. Confused.

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End of time.
Confused.

-Eveleen

Mi copro un po' di più con la coperta, sperando che la pancia non si veda ancora così tanto.
Che diamine ci fa Zayn qui?
L'ha chiamato Louis? E la ragazza?
Non ho nessuna risposta, eppure i suoi occhi fissi nei miei mi danno un senso di pace che non sentivo da giorni ormai.
Mi è mancato tantissimo. Mi accorgo solo ora che mi è mancato ancora di più di quanto pensassi e questo mi fa solo capire quanto io sia ormai dipendente da lui.
Non so se sono felice che sia qui ora.
Perché quando se ne andrà io starò peggio di prima. E lo so che se ne andrà.
Mi sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio e gioco con l'orlo della coperta, poi lui si avvicina e si siede dove fino a poco prima era stato Louis.
"Come ti senti?" Ho sentito questa domanda almeno dieci volte nelle ultime due ore, eppure detta da lui mi sembra sia la prima volta che me la pongano.
"Bene" rispondo automaticamente. Lui assottiglia gli occhi.
"Perché non ti credo?" chiede. Io alzo le spalle e lui sospira.
"Eve, ti conosco meglio delle mie stesse tasche, lo so quando stai mentendo" Sposto lo sguardo perché non riesco a sostenere il suo.
No, no che non lo sai, altrimenti mi avresti fermata quando ti ho detto che andava bene quando mi hai lasciata.
Si avvicina leggermente.
"Come stai?" chiede.
"Te l'ho detto Zayn, perché ti importa tanto?" chiedo, dando voce alle domande che mi hanno mandato a fuoco il cervello dal momento in cui l'ho visto aprire la porta.
Lui fa una smorfia.
"Anche se teoricamente non stiamo più insieme, non vuol dire che non mi importi di te"dice.
"Teoricamente?" Alzo un sopracciglio, scettica.
"Non stiamo più insieme e basta" sbotto. Lui rimane in silenzio qualche secondo.
"Non ci hai creduto, vero?" chiede poi.
"Alla storia della pausa, intendo" aggiunge subito. Sorrido sarcastica e con un pizzico di cattiveria.
"Tu che dici?"
"Quello che ti ho detto è vero, io credevo davvero che mi servisse una pausa, nel senso vero, senza doppi fini o.." Alzo una mano per fermarlo.
"Zayn, se sei venuto qua per ricordarmi tutte le bugie che mi hai rifilato per lasciarmi perché non ne avevi il coraggio, beh, io non ne ho bisogno. Stai sprecando tempo." Lui mi guarda confuso. Qualcosa mi dice che non se lo aspettava.
"Cosa?" chiede poi.
"Non erano bugie. Perché pensi lo fossero?" Rido, anche se non sono per niente felice. Potrei scoppiare a piangere da un momento all'altro se penso che anche se lui è qui ora, non mi appartiene più. Che siamo solo due estranei.
"Vorresti dirmi che mi hai lasciato perché non parlavamo più come prima o perché non volevi che la cosa peggiorasse? E dimmi, in tutto questo bel discorsetto dove ce la piazzi la moretta con cui stai uscendo?" Mi mordo la lingua appena finisco la frase, perché sento che i miei occhi si stanno inumidendo e non voglio. Sono stanca di piangere.
Zayn non risponde.
"Eh?" chiede solo.
"Viviamo nella stessa città ed io e te continuiamo a frequentare gli stessi posti, vi ho visti e vi ha visti anche Louis" Lui apre e chiude la bocca un paio di volte, come se volesse parlare, ma alla fine non lo fa.
Io sospiro, rilassando le spalle.
"Ti prego Zayn, va via" sussurro guardando il soffitto bianco.
"No" risponde subito. Punto di nuovo i miei occhi nei suoi.
"Perché?"
"Sono venuto qui con l'intenzione di parlarti e non me ne andrò senza averlo fatto"
"Non credo ci sia niente da dire, i fatti sono abbastanza chiari ed io al momento non ho proprio bisogno che mi rinfacci la realtà delle cose e comunque, se non te ne fossi accorto, sono in ospedale, potresti anche aspettare che io torni a casa"
"Che cosa ti è successo?" chiede ed io mi arrendo, perché non se ne andrà.
"Cos'hai? Louis mi ha accennato qualcosa, ma non ci ho capito tanto"
"Neanche io. Un'infezione a quanto pare"
"Ah, niente di grave allora"
"Poteva esserlo, ma per fortuna sono intervenuti in tempo" dico e il mio pensiero torna al bambino che porto ancora dentro.
Se anche volessi dirlo a Zayn, questo non è assolutamente il momento adatto e comunque non lo farei se sapessi che lui non mi ama come lo amo io.
E purtroppo lo so.
"Meglio, sono felice che tu stia bene ora" mi sorride.
Sei bello Zayn. Sei troppo ed io non ce la faccio più senza di te. Ed avevi ragione prima, non sto per niente bene.
Il clima che si è creato ora è fin troppo strano per noi due.
"Grazie" mi costringo a dire.
"Eve, sul serio, io non ce la faccio a stare così, possiamo parlare?" Tu? Ed io allora?
Sospiro rassegnata.
Poi penso che preferirei che mi urlasse contro, piuttosto che continuare a far finta di niente. Anche se non voglio che mi dica che è innamorato di lei.
E' abbastanza contorto e contraddittorio, lo so.
Ma il fatto è che Zayn è tutto per me. E se da un lato voglio sapere se mi ha lasciato perché davvero la ama, dall'altro so che una risposta affermativa mi ucciderebbe.
Ed al momento non ne ho proprio bisogno.
"Che cosa vuoi ancora, Zayn?" domando.
"Chiarire"
"Perché?"
"Perché mi manchi!" esclama. Il silenzio che segue fa sì che io riesca a sentire perfettamente il battito accelerato del mio cuore. Mi chiedo se lo sente anche lui.
Deglutisco.
"E allora perché mi hai lasciata andare così?"
"E'.. complicato" decide.
"No, non lo è. Zayn, quello che provo per te è inconfondibile. Credimi. Anche se incontro un ragazzo per strada e noto che mi fa un certo effetto in quel senso, o se esco con qualcuno che mi piace, mi basta pensare per un secondo a te e non sono confusa. So perfettamente che ti amo come non ho mai amato nessuno in vita mia. E so anche che a quanto pare per te non è così e lo capisco, davvero. Solo, perché ora sei qui allora?" butto fuori.
So che ammettere ancora una volta i miei sentimenti, ora che non stiamo più insieme, è inutile e stupido, ma averlo vicino senza averlo davvero mi fa impazzire. E dovevo dirglielo.
"Io.." comincia. Poi si ferma e non parla più. Scuoto la testa.
"Ti prego Zayn, va via" ripeto. Stavolta lui sospira, poi si alza.
Arriva fino alla porta e si gira a guardarmi ancora.
"Non so perché sono così confuso, ma una cosa la so. Sei stata e sei importante per me, Lee" Il soprannome che mi dà prima di uscire non fa altro che rompermi il cuore ancora di più.
E quando la porta si richiude alle sue spalle, affondo la testa nel cuscino e lascio che altre lacrime scendano sulle mie guance.
Piango fino a quando mi mancano le forze per continuare a farlo, quindi mi addormento, sperando che il sonno porti via il dolore.

Mi sveglio quando sento qualcosa toccarmi il braccio.
Apro gli occhi e sbatto le palpebre più volte, per mettere a fuoco.
"Scusa, non volevo svegliarti" dice Louis, sorridendomi.
"Non preoccuparti" sbadiglio.
"Che ore sono?"
"Le dieci e mezza. Non chiedermi come ho fatto ad entrare, spera che non mi becchino" dice strappandomi un sorriso divertito.
Ho dormito poco più di un'ora e venti.. D'un tratto la conversazione con Zayn mi ritorna in mente e prima che io ci stia male di nuovo, informo il mio amico della visita del moro.
"Lo so, l'ho incontrato giù" ammette.
"Ah"
"Voleva per forza vederti. Cosa ti ha detto?" gli racconto il discorso a grandi linee e alla fine lui scuote la testa, deluso.
"Sinceramente, per quanto possa volergli bene mi sta davvero deludendo" Io alzo le spalle.
"Non può cambiare quello che prova Louis, capiscilo"
"Non dovresti essere tu a dirmelo. Non dovresti difenderlo, Eve" mi fa notare.
"Lo so, ma è la verità. Che colpa ne ha lui se non mi ama? Non puoi forzare i sentimenti, lo capisco" Louis scuote di nuovo la testa, ma non aggiunge altro.
Si porta una mano alla bocca, assonnato.
"Ehi, vai a riposarti"
"Non voglio lasciarti sola" dice.
"Non preoccuparti Lou. Sto bene e domani torno a casa, non c'è bisogno che rimani qui" sorrido.
Lui mi guarda.
"Sicura?"
"Certo" Lui sospira, annuendo.
"Okay. Comunque non devi pensare di essere la colpa della vostra separazione. Davvero, a parte il fatto che non vale la pena farsi certi pensieri per lui, quando poi Eve, te lo giuro, non è colpa tua. E' solo la mentalità contorta di Zayn e il suo infantilismo che hanno portato a questo" dice e credo che Louis a volte riesca davvero a leggermi nella mente.
Anche se non gliel'ho detto, ha capito comunque che la cosa che mi fa più male, insieme alla mancanza del moro, è che sono convinta che sia finito tutto per colpa mia.
Perché non ho un bel carattere, non sono simpatica o estremamente bella e spingo via le persone. So che non è facile starmi vicino e so che se Zayn mi ha lasciata è solo perché si era stancato di me. Altra ragazza o non, se ne sarebbe andato comunque prima o poi. E non gliene faccio una colpa, anzi, lo capisco perfettamente. Me ne andrei anche io, se potessi.
"Io non lo trovo infantile" ribatto.
"Tu lo ami," rotea gli occhi "è ovvio che non lo trovi infantile. Ma lo è. Non sa quello che vuole, sembra che per lui sia ancora tutto un gioco" Scuoto la testa. Non sono per niente d'accordo. E' vero che Zayn è confuso, ma questo non significa che lui non stia prendendo la nostra.. relazione seriamente.
"A me è sembrato abbastanza serio prima"
"Non voglio che tu soffra per lui" dice. Io sorrido debolmente.
"Tanto, ormai.." sussurro.
"Andrà tutto bene, okay?" mi rassicura, muovendo il pollice sulla mia mano. Io annuisco.
Louis mi saluta, poi esce dalla stanza ed io chiudo gli occhi per provare a dormire ancora, ma ormai il sonno mi è passato e il pensiero di Zayn ha occupato di nuovo la mia mente e so già che non mi lascerà presto in pace.

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