PARTE 3

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Sta volta il tragitto verso la sala dei test, sembra non finire mai.

Ho adrenalina liquida che mi scorre nelle vene, ma non so il perché, e se non mi do una calmata i monitor registreranno questa mia produzione superflua di energia, e il test potrebbe durare molto più del necessario.

Cammino tra due Medici, entrambi sulla trentina, decisamente umani, solo con più intelletto rispetto ai comuni esseri mortali che vivono al di fuori del DPC. Quello alla mia destra, colui che mi ha rivolto la parola nel Settore, mi poggia una mano sulla parte bassa della schiena, quasi ad incentivo per camminare, come se avessi scelta.

Mentre avanziamo in rigoroso silenzio, pensai al nuovo ragazzo.

A differenza di Mark e Logan, lui ha qualcosa di magnetico e di "esotico". Il suo sguardo mutevole di quell'azzurro simile al mio è stato in grado di portarmi in questo stato di agitazione. Ma qualcosa, che ora mi sfugge, ha destato il mio interesse, e non solo per la sua avvenenza che supera quella dei miei Fratelli.

Il corridoio bianco è totalmente asettico e costellato da porte, sei per parte, solitamente chiuse: solo chi ha il codice può entrare, ed esso è tatuato sui bracci dei Medici, Ufficiali e, ovviamente, dei Creatori.

Dirigendoci verso la 42AB, la mia sala per i test, noto qualcosa di insolito.

Una porta non numerata è aperta; all'interno svariati Ufficiali, un Medico e un Uomo e una Donna senza abiti di riconoscimento, se ne stanno terrei a guardare un maxi schermo che capeggia in fondo ad una parete.

Mi soffermo ben poco a guardare i due umani con strani indumenti, ma rimango colpita dai fotogrammi. Terre distrutte, fuoco e macerie ogni dove. Cadaveri di tutte le età giacciono scomposti a terra imbrattati dal loro stesso sangue con il volto contratto dal terrore.

 Parte un video.

Un umano, girovaga da solo in piena notte.

La sua andature è poco stabile, e si stringe la testa con le mani, come se stesse soffrendo indicibilmente.

Poi cambia.

Gli occhi che prima erano di un neutro marrone, diventarono completamente neri, con qualche striatura oro.

Il suo corpo si schianta a terra, come se la gravità fosse di colpo quintuplicata, facendolo sobbalzare da violenti spasmi, vedo gli arti allungarsi, la cassa toracica espandersi e la mascella slogarsi.

Ma il video viene interrotto prima che la mutazione possa terminare.

Come se mi hanno sentita i presenti nella sala si voltano verso di me, o meglio, verso di noi.

La Donna non identificata, con sguardo duro, si avvicina e chiude energicamente la porta, celandomi quella strana visione agghiacciante.

I Medici ai miei lati, si affrettano a condurmi nella sala qualche porta più giù.

Entriamo, almeno lì le cose sembrano essere normali, e mi dirigo verso il lettino che capeggia al centro della saletta. Mi distendo, e i Medici si affaccendano nel sistemarmi gli elettrodi alle tempie, dietro la nuca, sui dorsi delle mani e sui piedi.

Chiudo gli occhi e mi preparo per la prova.

Appena li riapro nel Gioco, ovvero il luogo nella mia mente dove si svolge il test, non mi ritrovo. In tutte le Ricorrenze il sito di partenza è un pacifico laghetto dalle acque chiare e calme, circondato da una fitta boscaglia; ma sta volta mi trovo nel mio Settore.

Schierati di fronte a me ci sono i miei Fratelli, o meglio, i loro poteri. Un fulmine, due occhi che attirano a se tutto, quattro sfere concentriche di quattro colori diversi e un lupo.

Non capisco l'ultimo. Forse Luke nasconde qualcosa di più di un semplice dono.

Iniziano ad attaccarmi senza curarsi che sono io, Celine, loro Sorella. Mi difendo come meglio posso, ma non passo mai all'attacco diretto; loro sono la mia famiglia, e non gli farò alcun male.

Lo scenario cambia.

Mi trovo seduta ad un lungo tavolo bianco, di fronte a me diversi oggetti. Dal lato opposto della stanza un Ufficiale mi impone di sceglierne solo uno.

Scelgo.

Osservando tutti gli oggetti, solo uno ha colpito la mia attenzione: una provetta con un liquido blu elettrico all'interno. Non so perché, ma sono certa che quel liquido dal colore così intenso è la soluzione dei problemi.

Consegno la provetta, e l'Ufficiale come tutto il resto inizia a distorcersi, come se si lancia un sasso su una superficie liquida.

Apro gli occhi, ma un'accecante luce mi costringe a chiuderli nuovamente.

Piano piano mi adatto e inizio a guardare il nuovo luogo del Gioco. Sono di nuovo al laghetto; il mio solito lago tranquillo.

Lo osservo e inspiro a pieni polmoni l'aria fresca e pulita. Ben presto però dall'acqua inizia ad uscire qualcosa, qualcosa che si alza sempre di più.

Mi concentro per richiamare il mio particolare potere: il caos; difficile da controllare, ma non di certo impossibile.

Quando la figura si mostra del tutto mi rendo conto di averla già vista: è la Donna di prima.

Ella mi guarda e poi la sue labbra si schiudono in un sorriso. E' bella, con quei suoi capelli oro raccolti severamente sulla testa, caldi occhi nocciola e con quel sorriso che le distende il volto.

Porta uno strano completo beige, di quelli che la DPC non tollera che i suoi "ospiti" indossino.

-Soggetto Alfa- dice.

-Cosa?-le domando. Cos'è il Soggetto Alfa?

-Soggetto Alfa, Soggetto Alfa, Soggetto Alfa- continua lei. Sembra che sia in trance, gli occhi bianchi e la voce sembra essersi abbassata di diverse ottave e tende le braccia verso di me, come se dovessi abbracciarla.

Una strana forza risucchiante mi fa allontanare da quella Donna che continua a vaneggiare.

Quando quella sensazione passa, mi ritrovo nel nulla più totale, buio e niente mi circondano soffocandomi, fino a quando una voce non irrompe nel silenzio della mia mente.

-Tu sei la nostra salvezza-


Mi risveglio di colpo e gioisco nel sentire sotto di me la consistenza dura del lettino. Apro gli occhi e trovo due Medici molto su di giri, che mi sorridono distaccati, e ridacchiano tra loro. Mi levano gli elettrodi, e mi rimettono in piedi.

-Grazie alle sue cellule risolveremo in problema- sento sussurrare un Medico. L cosa mi lascia un po' perplessa.

In che senso le mie cellule gli serviranno? A chi? E quale problema risolverebbero?

Troppe domande e nessuna risposta.

Non mi dicono nulla mentre rimettono ai loro posti gli elettrodi, ma a questo sono abituata. Non ci è permesso sapere l'esito dei test, ma a giudicare dalle loro espressioni compiaciute e da quello che avevo sentito dire da uno dei due, non mi aspettava ancora la vasca della Cancellazione.

Mentre ripercorriamo il corridoio, rivedo la porta non contrassegnata, ma sta volta è ben chiusa, e allora mi ritorna in mente una frase a che ho sentito dire da un Medico lì dentro quando ero passata.

-Il Virus sta uccidendo tutti, dobbiamo trovare assolutamente il Soggetto Alfa-

Che significano le sue parole? Dopo il test, cercheranno anche me?

Appena rientrata nel Settore X, ancora scombussolata, mi si avvicina Luke prima degli altri, e mi guarda in modo grave negli occhi.

-Sei in pericolo Celine, sei in pericolo perché sei il Soggetto Alfa- mi dice.





Celine. Storia di un esperimentoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora