Capitolo 2

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Dopo aver salutato tutti con una calorosa stretta di mano, Sonny si riavvicinò a Chris, e quest'ultimo annunciò la loro proposta: - Dunque, mi rivolgo a tutti voi ragazzi ... in particolare alla nostra speciale Anghel. Che ne dite di entrare a far parte della OWSLA? Sarebbe un'ottima cosa per voi, e anche per noi. Siete dei ragazzi di talento e pieni di energia, vogliamo aiutarvi a esprimervi al meglio; la nostra famiglia accoglie tutti coloro che desiderano essere felici e vivere la loro vita in modo diverso ... non come i fannulloni che ci sono in questo mondo. Noi siamo tutti ragazzi liberi, che stanno alle proprie regole. Sappiamo cosa vogliamo e chi cerchiamo ... e non sbagliamo mai. Che ne pensate? -

Noi della I.L.Y.M. ci guardammo senza parole, solamente con delle espressioni esterrefatte. Non avrei immaginato che potesse accadere una cosa simile; noi, un gruppo di ragazzi che cercano di rendersi diversi attraverso la musica, veniamo contattati da una delle più importanti case discografiche del mondo per far sì che il nostro sogno si avveri?! Non ci credo. Sulle mie labbra era stampato un ampio sorriso, ma esse non riuscivano a muoversi dalla gioia. - Allora, che ne dici Anghel? - insistette Chris che soffermò il suo sguardo su di me assieme a Sonny. Io guardai i miei amici e li vidi tutti annuire leggermente, anch'essi incapaci di dire una parola; io abbassai lo sguardo per un attimo e mi misi a fissare una crepa sul tavolo in legno d'acero.

- Sin da quando ho fatto parte della I.L.Y.M. ho sempre pensato che in quel modo sarei riuscita a distaccarmi dalla noiosa vita comune; ma non ci bastava. Né a me, né a loro. Ci siamo chiesti come potevamo cambiare, come potevamo vivere veramente la nostra vita in compagnia della musica e diventare importanti. Non riuscivamo a trovare soluzione. Però ... se entrare nella OWSLA equivale a vivere per davvero, allora noi accettiamo più che volentieri. Da tanto aspettavamo questa occasione: cambiare le nostre vite. -

- Capisco come vi siete sentiti, ragazzi, ma ora avete questa grande occasione e voi avete saggiamente accolto la nostra richiesta. Ora sarete liberi ... fate tutto ciò che volete. Benvenuti nella grande famiglia della OWSLA! - esultò Sonny, alzando le braccia al cielo con un grande e tenero sorriso.

LIBERI.

Finalmente.

Dopo cinque minuti ci alzammo tutti dal grande tavolo e uscimmo dall'aula. Thomas e gli altri andarono alla nostra ormai vecchia sede per raccogliere il nostro materiale, mentre io rimasi a camminare lungo il corridoio in compagnia di Sonny. - Ti ringrazio, Sonny ... - gli dissi senza guardarlo, con il cuore che batteva a mille. - E di che cosa? In un certo senso io ho sempre saputo che facevi parte della nostra famiglia, da quando ti ho sentito suonare per la prima volta. Lo stesso vale per i tuoi amici, ovvio, ma per te più degli altri. Faccio da molto tempo questo hobby, e oramai so riconoscere i veri talenti dalle persone che lo fanno solamente per noia ... come hai già detto, tu vuoi suonare liberamente, non avere nessuna regola e vivere la tua vita. Questo è quello che tutti noi vogliamo. Siamo tutti desiderosi di essere diversi, vogliamo tutti lasciare qualcosa di importante al mondo. Per cui, non mi devi ringraziare di nulla. Ringrazia solamente che ci siamo incontrati! - il mio cuore era impazzito, pensavo che da un momento all'altro scoppiasse. Una risatina mi fuoriuscì dalle labbra, la quale fece sorridere anche Sonny. Lo guardai per un istante e poi gli chiesi: - Da quanto tempo è che ... insomma, "ci osservate"? -

- Oh beh, diciamo da abbastanza tempo per capire che avremmo dovuto contattarvi il più presto possibile. Ahahah! - rispose in tono gentile, mentre giungemmo alla fine del corridoio, il quale portava a delle scale che salivano a chiocciola verso l'alto. Sonny si fermò davanti ad esse e disse: - Bene, nelle stanze di sopra ci sono tutti i vari studi di registrazione con gli strumenti. Fai come se fossi a casa tua; ora devo andare ... devo concludere alcuni progetti. Ci vediamo più tardi! -, mi guardò con un sorriso, e io capii che aveva notato la mia timidezza, così mi salutò con un piccolo bacio a stampo sulla guancia, andandosene poi.

Io rimasi per qualche istante ferma, fissando il vuoto con un'espressione allegra sul volto. "E' tutto vero. Sta succedendo per davvero!" pensai tra me sorridendo. Era la cosa più bella che potesse capitarmi, anzi no ... avere d'ora in poi Sonny Moore come amico è qualcosa di ancora più meraviglioso.

Decisi di andare al piano di sopra per esplorare gli studi di produzione, scegliendone uno dove iniziare a lavorare. Da un paio di giorni avevo in mente nuovi remix da progettare, così decisi di mettermi subito all'opera per scaricare l'ansia e la tensione. Entrai nello Studio 3, il quale era vuoto, dove vi era tutto il necessario: i mixer, la console e i cdj. Mi sedetti alla scrivania, aprii il portatile, connessi la chiavetta estratta dalla borsa e cominciai a scorrere tra le tracce; scelsi di utilizzare All is Fair in Love and Brostep di Skrillex, Bassline Skanka di The Frim, Survivors e Terror Squad di Zomboy. Avevo in mente un mashup interessante da comporre. Mi misi subito all'opera.

Passarono tre ore dall'inizio del progetto, e non ero intenta a fermarmi; ciò che lo fece fu una voce che, dopo aver spento le casse, esclamò: - Ehi Anghel! Vieni a mangiare qualcosa è ora di pranzo! - era Chris, che richiudendo la porta si ri-diresse al piano terra. Io chiusi il portatile e spensi tutto per seguirlo. Erano già tutti a tavola, con il cibo già pronto su di essa. Presi posto e inizia a servirmi; altre persone si erano unite a noi questa volta, oltre a Chris e Sonny .... C'erano altri quattro ragazzi circa sull'età di Sonny. Quest'ultimo era seduto accanto a me e spesso mi osservava con un sorriso; io mi sentivo molto in imbarazzo, ma nonostante ciò gli ricambiavo ogni volta il sorriso. - Oh ragazzi, questi sono Michael, Jack, Ron e Fred. Sono qui da quasi 2 anni e sono davvero degli ottimi musicisti! -

- Non essere così esagerato, Christian. - lo stoppò quello che si chiamava Ron, alzando una mano a mezz'aria. Alcuni di noi risero, mentre Chris gli rispondeva insistendo: - Ma è la verità caro mio! -

- Sarà. - concluse lui, non intenzionato a proseguire il dibattito, così decise di servirsi dell'altro cibo dagli innumerevoli vassoi presenti sul tavolo. Io lo osservai confusa ma poi mi riconcentrai a finire il pasto per tornare al lavoro. Mangiando l'ultimo pezzo di carne, mi alzai frettolosamente dicendo: - Grazie per il pranzo, ora vado su a finire il mio progetto ... -

- E' magnifico. - mi sentii dire alle spalle. Mi voltai e vidi che nessuno di loro era voltato verso di me. - Come? - domandai, guardandoli uno a uno per vedere chi avesse detto quel commento. - Ho detto che è magnifico ... il mashup. - sentii dire dalle labbra di Sonny, che subito dopo si chiusero su un boccone di insalata. Lo guardai senza dire nulla, e lui mi guardò a sua volta. Mi rivolse uno sguardo dolce e un sorriso tenero, dicendomi nuovamente: - Stai facendo un ottimo lavoro, Anghel. -

- Aah ... g-grazie Sonny! - balbettai incredula. Gli piaceva! La mia canzone piaceva a Skrillex! Per di più una delle canzoni contenute nel mashup era sua, sono davvero entusiasta. Questa era una motivazione in più per concludere la canzone. Mentre risalivo le scale decisi il titolo del mashup: All is Fair in Love and Immunity and Terror.

*Ritorno col sottolineare che alcuni nomi delle canzoni, dei mashup, dei remix, gli autori di esse/i ecc sono collegati casualmente o inventati. LOL*


One Of More Than Seven BilionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora