Rabbrividii. Il fratello di Anghel? Joshua?! Che diamine sta succedendo??
Tuttavia non volli chiederle nulla, mi limitai a guardarla preoccupato e ad accendere la macchina, guidando in fretta verso la sede della polizia. Arrivammo dieci minuti dopo e come scendemmo dalla macchina già un poliziotto ci attendeva al portone: - Salve, lei è Anghel King? -
- Si, si sono io. - rispose lei seria - Dov'è mio fratello? -
- Joshua ti attende dentro. Seguitemi. - ed entrò. Attraversammo gli uffici di alcuni investigatori e poi raggiungemmo l'entrata di una stanza buia; accanto alla porta vi era una grande finestra e al suo interno si intravedeva un tavolo con un giovane uomo appoggiato ad esso: probabilmente era Joshua. Il poliziotto ci fece entrare e poi chiuse la porta. Il ragazzo ci guardò, prima me e poi Anghel, e nel momento in cui la vide i suoi occhi si riempirono di lacrime; - Anghel? - sussurrò lui, ma lei non rispose, e aggirò il tavolo, sedendosi sulla sedia. Io la seguii. Ci fu un silenzio insopportabile per lunghi minuti, ma poi Anghel si decise a parlare: - Che cosa stai facendo, Josh? - lui non rispose, e abbassò la testa. - Che cosa ti è saltato in testa cazzo!! - gridò lei, battendo un pugno sul tavolo. Per cercare di calmarla le andai alle spalle e misi le mani su di esse, cominciando a massaggiarle lentamente per cercare di toglierle la tensione. Lei mi guardò per un attimo col sorriso, ma poi ritornò a guardare suo fratello.
- Io ... mi dispiace, Angy. - balbettò lui, strofinandosi un occhio. Lei rimase impassibile, ma gli chiese piano: - Che cosa stai combinando? -
- ... è da più di due mesi che mi sono separato da Elyn, ed è da più di due mesi che non so cosa farmene della mia vita. Al lavoro non mi pagano a sufficienza per mantenere l'affitto della mia nuova casa, così ho pensato che ... -
- Hai pensato di iniziare a rubare per guadagnare soldi? Ti sembra una cosa giusta questa?! - lo interruppe lei.
- Sono uno stupido. Non so cosa mi è passato per la testa ... ma da quando Elyn mi ha lasciato non ho capito più nulla, fino ad ora che mi hanno preso. Prima sono sempre riuscito a sfuggire, ma ho rubato solamente borse o portafogli; con quel poco che riuscivo a prendere compravo vestiti o provviste. Null'altro. -
Anghel lo guardò con un ghigno e si sporse in avanti: - E questo ti porta a rubare la borsa di tua sorella? L'unica parente che ti è rimasta?! Non mi hai nemmeno riconosciuto, non ci hai neanche provato ... -
- Io ... non mi ricordavo più il tuo aspetto. - confessò lui, pieno di dolore. - Non mi ricordo nulla della mia famiglia. E' come se avessi preso una botta in testa e avessi perso tutti i ricordi. Ma ora che ci siamo incontrati, qualcosa comincia a riemergere. E' stato veramente un brutto periodo, Anghel ... e mi dispiace, per tutto. Mi dispiace di non averti più contattato, di non aver chiesto aiuto o consigli anche se sapevo che tu ci saresti stata. Ci sei sempre stata ... io sono solamente troppo stupido per accorgermene. - Anghel non rispose, e rimase solamente a guardarlo. Nemmeno io non sapevo cosa dire, o cosa pensare.
Anghel si alzò e andò vicino a Joshua. Gli prese una mano e iniziò a parlare: - Josh, io ti credo. Capisco che è stato un brutto periodo ... ma devi promettermi che smetterai di rubare. Smetterai di infrangere qualsiasi tipo di regola, e io ti aiuterò; verrai a vivere nella mia vecchia sede alla I.L.Y.M. intanto che sistemiamo la questione che riguarda il tuo lavoro. Capito? Tu mi devi promettere che d'ora in poi cambierai vita. - gli occhi di Joshua si illuminarono e si posarono su Anghel, mentre un grande sorriso si allargava sulle sue labbra: - Davvero ... tu faresti questo per me? Dopo quello che ho fatto? -
- Beh, sei l'unico fratello che mi rimane ... anche se non ci siamo più visti, io ti vorrò sempre bene, stupido. - e lo abbracciò forte. Lui la accerchiò con le braccia robuste e la strinse forte a sé, carezzandole la nuca: - Allora te lo prometto, "sis". - e rise. Anghel fece lo stesso. Dopodiché ella si voltò verso di me e mi prese la mano, trascinandomi vicino a loro: - Anche Sonny ti aiuterà, vero Sonny? - mi chiese, e non seppi rispondere, ma annuii col capo. Joshua mi squadrò curioso e poi fece un'espressione stupita. - Ma lui è ... Skrillex? - domandò confuso, e Anghel annuì entusiasta, iniziando a spiegargli tutto quello che era successo da quando aveva lasciato la I.L.Y.M. Con mia grande sorpresa Joshua sapeva molte cose su Anghel per quanto riguardava il suo mestiere, per meglio dire "passione". Scoprimmo che spesso guardava i suoi concerti in live, ma non solo ... anche miei e di altre persone che entrambi conosciamo. Il fratello di Anghel rimase molto stupito quando gli dicemmo che Anghel era entrata nella OWSLA e iniziava un tour con me e Thomas, ed anche molto felice.
Dopo aver parlato per un po', decidemmo di uscire per trattare con l'investigatore che ci attendeva nel suo ufficio. Con un po' di fortuna riuscimmo a convincerlo di lasciar andare Joshua senza punizioni, promettendogli inoltre che avremmo avuto noi la responsabilità su di lui fino a quando viveva nella I.L.Y.M. Salimmo in macchina e ci dirigemmo subito alla mia vecchia sede.
Anghel's Pov
Mostrai a Joshua il piano dove vi era la "casa degli ospiti" e tutto il resto che sarebbe potuto servirgli durante la sua permanenza.
Scesi in salotto dandogli dei vestiti puliti e dissi: - Bene. Ora noi torniamo alla OWSLA, ti chiamerò stasera, intanto tu fai quello che vuoi. Ci penso io ad avvisare Loris e gli altri. A presto, "bro". - e gli feci l'occhiolino, sorridendogli. Lui mi abbracciò e poi mi sorrise: - Non so come ringraziarti, Angy, dopo tanto tempo mi sopporti ancora. -
- Beh, se non ti sopportavo più ti avrei lasciato alla polizia ahahahahah! - risposi ironicamente, chiudendomi la porta alle spalle. Mi fermai sull'uscio e tirai un grande sospiro. Vidi che Sonny era davanti a me che mi fissava con un sorriso; - Che c'è? - gli domandai curiosa, e lui scrollò le spalle, allungandomi la mano: - Hai un cuore così grande, Anghel ... c'è un po' di spazio anche per me? - e mi fece gli occhi da cerbiatto indifeso, facendomi rimanere senza parole. Gli saltellai incontro e lo baciai sulla guancia, dirigendomi poi verso la macchina.
- Hai già occupato la maggior parte dello spazio, Sonny. - esclamai, non volendo voltarmi. Sentii la sua debole e imbarazzata risata, e questo mi bastò come risposta.
(Sorry per il capitolo breve, ma ehi ... devono succedere ancora molte cose! *_*)
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One Of More Than Seven Bilion
General Fiction"Sono una ragazza come tante altre. Non sono diversa. Sono una goccia d'acqua in un vasto oceano. Ma vorrei tanto essere diversa. Forse sono un po' più conosciuta di altre ragazze; molti mi conoscono come "Hydra", una delle rare e giovani ragazze ch...