Più che giovane: giovanile!

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Vai, vai...poi un mattino ti alzi, e hai cinquant'anni. Ma te ne freghi, perché sei troppo giovanile. Giovanile. Io ODIO questa parola, un aggettivo che dovrebbe essere radiato dai dizionari, che lo definiscono come: "Chi, nonostante l'età, sembra ancora giovane"...avete capito? NONOSTANTE l'età! Come dire che sei "viventile" se, nonostante tu sia morto, sembri ancora vivo; che sei "scopantile" se dai ancora l'idea di essere uno stallone, nonostante  ormai da sei anni nelle tue mutande si alligni una sorta di pelle di daino tremolante.

Neanche tua moglie lo sa, ma ti sei abbonato a ForMen, Vanity Fair, GQ e ad altre riviste del cazzo che provano a farti credere che il tuo lento, progressivo e inarrestabile declino sia in qualche modo rimediabile o rallentabile..."Un fisico da maratoneta in due settimane", ma vaffanculo, ti viene il fiatone quando ti fai la barba! Poi, un mattino scopri di avere la schiena bloccata; ci metti dieci minuti per sederti sul letto al mattino, altri dieci per sederti sul gabinetto e poco meno di venti per rialzarti "dopo". Per alzarti afferri il portasciugamani (storcendolo irreparabilmente e prenotandoti quindi per il mazzo che ti farà tua moglie) e ti fai male alla spalla, allora "per sciogliere i muscoli" decidi di fare lo sportivo e scendere a piedi i cinque piani di scale da casa al portone, e ti storci una caviglia. Alla fine vai in ufficio camminando tipo Gobbo di Notre Dame e chiamando Esmeralda con voce roca. Eppure sulle riviste li vedi, cazzo, questi cinquantenni con gli addominali scolpiti. I tuoi, di addominali, più che scolpiti sono "colpiti"; colpiti dalle melanzane alla parmigiana, dai due etti di pasta col ragù di salsiccia, dalla doppia brioche alla marmellata che ti sviluppi ogni giorno. Perché continui a mangiare come quando avevi vent'anni, solo che adesso vent'anni è il tempo che ci metti a smaltire quello che mangi.

Onestamente, capisci che il lato Fisico è impossibile da recuperare, e cerchi di dirigere i tuoi sforzi verso un obiettivo che appare più "praticabile": il lato Psicologia e Atteggiamento. E dato che nessuno ti ha ancora definito "giovanile", ci provi. Ti compri l'iPod, impieghi tre mesi a cercare il buco per infilarci la cassetta...Come? Scaricarci dentro la musica? Tu pensavi che lo vendessero già pieno, con quello che costa; poi lo stipi di roba inascoltabile tipo Snoop Dogg, Eminem, Fedez...e dopo dieci minuti che lo ascolti ti è già venuta la labirintite... Spendi 100 Euro dal parrucchiere più finocchio del centro per un taglio che se infilavi la testa in un cassetto di forbici veniva meglio. Cominci a frequentare bar "di moda" per l'aperitivo, anzi L'Happy hour (detto con tono figo), ma non reggi più l'alcool e dopo un gin tonic cominci a perdere le bave e a litigare con le bustine di zucchero sul bancone, perché sei sicuro che una ti ha chiamato "giovanile"!!!

Ti iscrivi alla palestra del centro considerata più "cool", chiedendoti tra te e te cosa esattamente possa significare questo moderno aggettivo...e scoprendolo la prima volta che ti infili nelle docce; sborsi 50 Euro per un Personal Trainer che ti compili la scheda di allenamento...che fai finta di perdere dopo essere caduto quattro volte dal tapis roulant, dopo esserti inciampato nello step, dopo essere stato investito dalla cyclette, dopo aver preso in faccia la maniglia del vogatore e soprattutto dopo aver capito che, se entravi di nuovo nella doccia, il lato "cool" della palestra avrebbe approfittato di te.

E mentre sei lì che giri per il centro vestito come un debosciato, un'andatura che vorrebbe essere dinoccolata ma che tradisce almeno quattro focolai di artrite, i jeans che ti stringono al cavallo e hai una voglia pazza di "metterti a posto" proprio lì, l'iPod che ormai scambieresti volentieri con una protesi Amplifon...vedi all'interno di un bar una splendida ragazza che ti guarda, e ti sorride maliziosa.

Allora via! Tiri dentro la pancia, chiedi aiuto al Dio dei Pettorali che te ne faccia spuntare un pochino; ti succhi l'aria tra i denti sperando di non avere residui di spinacio dopo il panino alla contadina che ti sei sviluppato a pranzo, entri nel bar e ordini un caffè, giusto per. E prima che tu possa pronunciare una frase a effetto, una di quelle che ti studi da mesi, tipo "Ciao, non ci siamo già visti?", lei ti dice: "Ma lei non è il papà di Alice? Non si ricorda di me? Sono Michela, la compagna di classe delle medie! Sa che guardandola dal vetro mi è sembrato quasi che non fosse lei: questi jeans la fanno troppo giovanile!".

Giovanile, eh? E di colpo senti tutto il peso della pelle di daino nelle tue mutande, ti volti senza parlare ed esci dal bar. Senza pagare il caffè. Ci pensa la cassiera, che ti rincorre per la strada e ti dice: "Ciccio, hai già l'Alzheimer, che ti scordi di pagare?"; ma tu non te la prendi: hai solo iniziato, a rotolare giù per la scarpata. E stai prendendo velocità.

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