Chapter 12

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"Si sta svegliando," sentì le mie palpebre tremare,incapace di tenerle stabili. Delle voci attorno parlavano di me,quando iniziai a borbottare parole che non capivo nemmeno io. "Che cosa ha detto'?" cercai di mettere a fuoco,vedendo due corpi sopra di me,mascherine e divisa da dottore.

"Dove sono," borbottai più a me stessa. Subito dopo che diedi luce alla mia voce,la loro attenzione era tornata di nuovo verso di me,guardandomi da più vicino. Mi puntarono una luce adosso,quasi accecadomi.

"Cosa volete da me," cercai di formulare le parole,finché un panico improvviso si imposessó del mio corpo,iniziando a contorcermi. "Stia calma,ragazza," affermò poco dopo,vedendomi agitata.

D'improvviso,i ricordi dei giorni prima mi tornarono a mente,catapultandomi in una dritta posizione. Cercarono di rimettermi con la schiena contro il lettino,spingendomi verso di esso. "Cara,dov'è?" chiesi. Mi stupì il fatto che poco dopo averlo chiesto,mi resi conto che lei non c'era più. "Gigi," esitai,ricordandomi anche di lei.

Ma quando sentì il sapore delle labbra di Karlie sulle mie,chiesi,"Karlie?! Dov'è?! Sta bene?! Devo sapere se sta fottutamente bene!" alzai la voce,cercando di ignorare i dottori e uscire dal letto,per poi precipitarmi sulla ragazza che stavo disperatamente cercando. Mi tennero ferma,e quando sentì conficcarmi nell'avambraccio un ago appuntito,la mi vista tornò nera,buia.

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"Era la cosa giusta da fare," sentì qualcuno sussurrare. Aprì con fatica gli occhi,vedendo macchinari su macchinari,dottori su dottori.
Che diavolo mi hanno fatto? "Ti abbiamo sedato. Eri troppo nervosa. Abbiamo fatto la cosa giusta." Mi disse,rispondendo subito ai miei pensieri,che facevo fatica a controllarli. Perché mi hanno portato qui? Cos'è questo,un manicomio? Sono pazza?! Lo sto diventando? Che succede!

"Dove mi trovo," dissi con un tono di voce che non sembravo nemmeno di possedere. Guardai in giro per la stanza,trovando solo due dottori. Uno mi guardava attentamente,mentre l'altro stava annotando qualcosa sulla mia cartella.

"Hai subito un incidente aereo,Taylor. Ti abbiamo portato in ospedale,qui. Ti cureremo. E tu starai meglio." Mi rispose calma. Cercai di alzarmi,ma un aggeggio legato ai miei polsi mi fermò.

"Che cos'è questa roba?" Chiesi di nuovo,indicando coi miei occhi i lacci attorno ai miei polsi. Perché mi fissa in continuazione questa infermiera. "Che cazzo sono queste?!" Esclamai alzando il tono di voce. L'infermiera venne di fianco a me,tenendomi giù come aveva fatto in precedenza. Poi prese una siringa,ci infilò un liquido,e disse,"Tutto andrà bene. Si sistemará tutto,"

Sentì i miei occhi crollare,e lì mi lasciai andare,chiudendo per quanto sembrava la milionesima volta,gli occhi.

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