Chapter 18

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Un dottore uscì dalla porta con i guanti che gocciolavano di sangue,e mi alzai di scatto alla vista.

- Dottoressa com'è andata? Sta bene? - le chiesi immediatamente. Cercai di capire che era successo dentro la stanza dalla sua espressione ma aveva lo sguardo vuoto.

- Bene,lei è stabile. - mi comunicò con un sorriso. Tirai un sospiro di sollievo e la stavo per abbracciarla ma poi mi accorsi che era tutta sporca. - Mi scusi, -

- Non fa niente,ora vado a finire il mio lavoro. - In un secondo era sparita. Mi sedetti di nuovo ma questa volta con un sorriso più grande della mia faccia dipinto in volto. Inizia bene la giornata.

*****

- Dottoressa Grey posso vederla? - chiesi subito.

- Taylor,lei sta bene. Ora è in terapia intensiva e potrà vederla in orario di visita. - mi rispose decisa.

- Ma io voglio essere lì con lei quando si sveglierà. - replicai. La supplicai. - Per favore. -

- Va bene. - disse con un sospiro. Le sorrisi e la ringraziai immediatamente e corsi subito nella camera di Karlie.

Appena dentro,sentì il calmo beep della macchina e l'infermiera che le sistemava le coperte sopra il petto. - Vi lascio sole. - disse non appena mi vide.

Lei era molto probabilmente ancora sotto effetto di anestesia così decisi di sedermi sulla poltroncina di fianco al letto. Misi la mia mano sulla sua e,anche se lei non era ancora cosciente,incrociai le nostre dita e inizia a disegnare cerchi immaginari sul palmo della sua mano.

Qualche decina di minuti dopo i suoi occhi si aprirono lentamente,e appena i nostri sguardi si incrociarono,mi sorrise debolmente.

- Ciao. - le dissi con un dolce tono. Mi strinse la mano e ricambiò un dolce: - Ciao. -

- Come ti senti? - le chiesi immediatamente. Scosse la testa e ruppe il nostro contatto visivo. Non è da lei. Forse era meglio che non glielo chiedevo.

- Scusami io non volev--

- No,tranquilla. - mi interruppe. Mi sorrise e mi diede una piccola stretta alla mano.

- Non mi sono ancora guardata...là sotto,diciamo. - aggiunse subito. Appena iniziammo a parlare della gamba,i suoi occhi si spensero della loro luce e il suo sorriso,nonostante uno triste,era ancora presente nel suo volto.

- Vuoi che ci guardo prima io? - le chiesi. Lei scosse la testa e vidi che i suoi occhi stavano luccicando. Erano umidi.

- Hey,va tutto bene. - le intimai. Mi sedetti sul letto e le accarezzai la guancia e lei cercò di evitare le mie mani. - Lo so,lo so. Scusami. -

-Non devi scusarti. - le baciai la fronte e lasciai che le mie labbra le sfiorassero la pelle,sperando che questo le dava un senso di sicurezza.

- Sei sempre stata nella sala d'attesa? - mi chiese. Le sorrise dolcemente e le baciai prima la guancia destra,poi quella sinistra e infine il naso,suscitando in lei una piccola risata.

- Sì,sono sempre stata lì. - le risposi. - Starò sempre al tuo fianco. - aggiunsi velocemente. Mi tirò il collo della maglietta e mi baciò dolcemente sulle labbra.

- Lo spero. -

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