XIII Capitolo- Ti presento i miei

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Elèna e Adam erano davanti l'uscio della grande casa di lui; il ragazzo, non appena misero piede nel giardino, notò subito una macchina in più parcheggiata nel garage. Lui sorrise sotto i baffi, sapeva benissimo di chi fosse quell'auto e disse << Mi sa che ci sono visite a casa>>, lei si guardò attorno e rispose << Chi sono?>> << Sono i miei genitori, penso che volevano farci una sorpresa>>; la rossa si agitò moltissimo << A-Allora io... Vado a casa, guarda come sono conciata?! Il caldo mi ha distrutto il trucco e tutto il resto, sono impresentabile>> venne bloccata dall'andarsene perchè Adam le afferrò la mano << Sei molto bella, anche se un po' accaldata per l'aria estiva; conquisteresti i miei solo con il tuo sguardo limpido e vivace>><< E poi, che devo dirgli? Salve, sono la ragazza di vostro figlio, piacere! Scusate ma ora vado a fare la doccia qui e portarvi via Adam... ?>><< Non preoccuparti, di questo me ne occupo io>> disse lui con un sorriso rassicurante.

Entrarono dal portone principale e la ragazza ,nonostante fosse stata molte volte in quella casa, si stupì  con quale cura era arredata; appena varcata  l'entrata ci si ritrovava in un luminoso salone. I colori predominanti erano il bianco tendente al panna, l'argento e il nero: il primo è stato utilizzato per le ampie pareti che sembrano avere la ruvidezza della pietra e anche per alcune poltrone; il nero spezza con l'ambiente con due ampi divani, mentre l'argento è prevalente tra i lampadari e le cornici appoggiate sui mobili. L'unica cosa che si  trovava appesa al muro era la sottilissima tv ad alta definizione. L'intero salone era scandito da vetrate che davano visione del giardino e della piscina illuminata. Sulla destra si trovava la cucina ,anch'essa molto bella e di gran stile ma,stavolta, di un rosso acceso . Sulla sinistra, c'era un bagno un po' più piccolo rispetto agli altri ambienti; quest'ultimo aveva le pareti nere e rosse e veniva illuminato da plafoniere a muro finemente decorate. Quasi al centro dell'enorme stanza, trovava posto un'ampia scalinata dai toni chiari, circondata da una ringhiera in vetro con il corrimano fatto da legno di pino; al piano di sopra si trova la zona notte con la stanza di Adam, Melissa e dei loro genitori con i rispettivi bagni annessi. Nel frattempo, all'interno del salotto comparvero due figure distinte, una donna slanciata con occhi azzurri come iceberg e una folta capigliatura castana e un'uomo sulla cinquantina con i stessi lineamenti di Adam, erano proprio i genitori di lui e Melissa.

Elèna's Pov

Credo che siano il padre e la madre; la donna è veramente ammaliante,sulla quarantina, veste con un tubino bianco che ne esalta la silhouette. La figlia le assomiglia molto mentre i suoi occhi sono molto simili a quelli del mio ragazzo. Che ci faccio qui ? Sono tutti perfetti e aggiungerei anche ricchi.. Tutto il contrario mio: sono semplice, sia nei modi di pormi che di vestirmi, e vengo da una famiglia non dico povera ma neanche benestante, ecco. Il padre di Adam e lui sono identici, solo dagli occhi e dall'età possono essere distinti; è molto alto e ha uno sguardo serio, tipico di un capo d'alta società. Adam corre verso la madre per riabbracciarla e dà una pacca sulla spalla del padre <<  Sono felicissimo che siete tornati prima del previsto, colgo l'occasione per presentarvi la mia ragazza, Elèna. Tesoro, questi sono Ashley e Robert, i miei genitori>> bum, bum, bum. Il mio cuore accelerò parecchio << Piacere di fare la vostra conoscenza>> dissi stringendo ad entrambi la mano; << Il piacere è tutto nostro, mio figlio ha scelto proprio una bella ragazza e, se non sbaglio, anche intelligente ed educata>> disse la donna mentre il marito mi guardava e faceva segni affermativi col capo. Spero vivamente di aver fatto una bella impressione << Scusateci adesso, questa sera sono invitato a cena dai genitori di Elèna e , sia io che lei dovremmo prepararci; le ho chiesto di far la doccia qui e cambiarsi per una questione di tempo, se non vi dispiace>> affermò Adam, << Figlio mio, a me non causa disturbo>> disse il padre accennando un sorriso. Fiuuuu, l'aria sta diventando più leggera. Ad un tratto piombò Melissa << Elly! Sei qui! Perfetto, ho sentito tutto quanto e poi Adam mi aveva avvertito del tuo arrivo; vieni, fatti una doccia , poi ti truccherò e sceglierò per te un abito favoloso>> disse spingendomi in camera sua; feci in tempo a dire << Ehm, allora vado e torno; se permettete>> << Tranquilla, ti aspettiamo qui>> disse Ashley. Mentre stavo massaggiando sulle tempie dello shampoo , piombò in bagno la mia amica con , in mano, dei completini un po' audaci << Preferisci nero pantera o rosso sangue?>> chiese facendo il verso del felino << Ehm, non c'è un reggiseno meno trasparente con uno slip coordinato?>> risposi mentre risciacquavo i residui di sapone, << uhm, fammici pensare... No! E poi il mio fratellino si merita una ragazza anche sexy sotto quei vestiti da brava ragazza>> scherzò lei; solo a me sembra presto , dopo due giorni, parlare di quel tipo di rapporto? Già siamo molto avanti dato che conosco i suoi genitori e tra poco andremo a casa mia. Sono passati, si e no, due giorni dal fidanzamento; non vorrei bruciare le tappe. E' vero, sono una donna ormai e anche lui non è un ragazzino, ma voglio assaporare bene ogni momento della nostra storia senza correre troppo << Quello rosso sa di capodanno, meglio nero, dai >> dissi sconfitta; dopotutto era sotto l'abito, nessuno l'avrebbe visto << Ottima scelta! Che taglia prendi di reggiseno?>> << Quarta>> << Allora prendo questo qui, dovrebbe andarti bene>>. Presi un asciugamano per coprire il mio corpo e uno più piccolo per far smettere di gocciolare i miei lunghi capelli << Aspettami in camera, torno tra pochissimo; devo prendere un abito che ho dovuto spostare nell'armadio di mia madre>> << Agli ordini!>> dissi come un bravo soldatino. Nel frattempo ho indossato l'intimo che mi ha consigliato Melissa e devo ammettere che è davvero.. Wow! Sembro una delle modelle di Victoria's Secret, nel senso che è davvero bello da vedere, non che io sia  alta e magra come loro; accesi il phon per asciugare i capelli e iniziai a fare una piega liscia. Della mia amica neanche una traccia. Mentre ero assorta tra i miei pensieri non avevo sentito bussare Adam<< Elly? Posso parlar...>> gli morirono le parole in bocca. Merda! Ero in mutante e reggiseno e lui.. Mi ha vista << Girati , ti prego!>> urlai. Mi arrotolai all'interno dell'asciugamano cercando di dimenticare la scena; << Non vergognartene, sei molto affascinante anche così>> mi rispose lui; lo guardai, era imbarazzato ma anche contento di ciò che aveva visto. Scema.Scema. Scemaa. << Ero venuto qui per dirti che tra venti minuti dobbiamo partire, non vorrei fare tardi; ci tengo alla puntualità>><< ok, tra poco sarò pronta amore>> risposi cercando di regolarizzare il respiro; lui si avvicinò a me e sussurrò nel mio orecchio << Ti prego vestiti o non rispondo di me stesso>> disse mentre lasciava baci tra il collo e la spalla. Anche io non ero in me, ero paralizzata dai brividi che mi lasciava dopo il suo tocco; senza pensarci chiusi gli occhi per godere ancora un po' di questa magnifica sensazione e cadde a terra il mio amato telo in microfibra, lasciandomi ,ancora una volta, scoperta davanti a lui . Mi osservò, scrutando con attenzione ogni millimetro della mia pallida pelle << Hai deciso di farmi impazzire ,allora>> , fu così che ci fecimo trasportare dalla passione. I nostri baci non erano più casti ma si trasformarono in uno scontro tra labbra morbide e infuocate, tra i morsi e lo sfiorarsi delle nostre lingue, sentivo che stavamo indietreggiando per poter entrare nel bagno, così che nessuno potesse vederci. Posseduta da una voglia irrefrenabile di sentire il calore del suo torace gli levai la maglia; lui sorrise, contento della mia iniziativa. Dopodichè mi schiacciò contro il suo torso atletico continuando a baciarmi con foga; sentivo le sue mani grandi premere sulla mia schiena , come se volesse ancora più contatto e, mentre stava per sganciare il  reggiseno, udimmo << Eccomi, scusa per l'attesa ma non trovavo quello che cercavo e ci ho messo più del dovuto. Ma sei ancora in bagno??>> Santo cielo! E' tornata e noi siamo mezzi nudi nel bagno, e adesso? << Si, scusami ma ho avuto un brutto mal di pancia. Esco tra un attimo>> meno male che ho trovato subito questa scusa. << Rimani qui  nascosto; appena la distraggo tu esci di corsa dalla stanza ,ok?>> gli sussurrai con un filo di voce; lui annuì. Mi ricomposi un po' prima di uscire dal bagno: avevo i capelli arruffati, le labbra gonfie e rosse e le guance praticamente a fuoco; sciacquai il viso e sistemai la mia chioma grazie ad un pettine che era lì vicino. Uscì e mi assicurai di chiudere velocemente la porta del bagno<< eccomi, Liz( è il nomignolo che le do ogni tanto). Ti chiedo di non entrare per un po' in bagno, lo dico per la tua incolumità.>>dissi sarcastica, lei mi guardò con aria schifata <Puaah, non ci tengo! Hai aperto la finestra ,spero>> << si si , tranquilla>> << comunque ho trovato l'abito giusto per te!>> , aveva in mano un vestitino nero ,aderente e con una scollatura a cuore; era magnifico! << E' troppo , Liz. Non posso accettare>> dissi in difficoltà . C'era ancora Adam in bagno quindi mi ci vuole una scusa per distrarla << Aiutami ad allacciarlo dietro, da sola non riesco>> in quel momento Melissa si girò di spalle, vidi la porta del bagno aprirsi e un ombra uscire e sfrecciare fuori dalla camera. Fiuu, eravamo salvi. << Wow, è della mia misura; come fai?>> chiesi alla mia amica << A fare che?>> << A capire il look giusto per le persone>>risposi semplicemente << Penso sia una dote personale>> disse con un briciolo di tristezza. Cercai di cambiare discorso << Vuoi truccarmi?>> chiesi mentre infilavo delle decolletè nere tacco dieci, << va bene!>> rispose allegramente. Finì dopo qualche minuto e sembravo una ragazza al ballo delle debuttanti, ero truccata magnificamente; per non parlare dell'abito. Alla fine ho lasciato i capelli lisci e sciolti da qualsiasi acconciatura, non ne avevo il tempo. Finì di prepararmi e, alla fine della scalinata, trovai Adam, avvolto in uno completo nero molto elegante; bellissimo, davvero. Lui incrociò il mio sguardo, sorrise e rimase sbalordito di come fossi fine nell'abito della sorella ; mi porse il braccio per accompagnarmi . Il tutto si svolse sotto gli occhi felici dei suoi genitori, ero molto sollevata del fatto che gli piacessi come futura nuora.  Si fermò di colpo e disse << I miei genitori ci tengono a farti avere questo presente>> rispose mentre una cordicina fredda toccò il mio collo; era una collana d'oro con un cuore, semplice ma raffinata.<< Grazie, davvero. Non c'era bisogno di tutto questo>> risposi con la voce rotta dalla commozione << Era di mia nonna e loro vogliono che la tenessi tu>>, piansi dalla gioia e ringraziai cento volte. Non appena si fece l'ora di andare, Adam, da bravo cavaliere-dopo aver salutato tutti-aprì la portiera del lato passeggero della sua macchina << Prego signorina>> disse incantandomi col suo sorriso, << Grazie, cavaliere>> risposi al settimo cielo. Arrivammo davanti casa mia, si sentiva già da fuori l'odore del pollo alla paprika di mia madre; spero solo non dicano cose imbarazzanti sul mio conto e che mio padre non sia troppo severo con lui. << Mamma, papà! Siamo a casa>> dissi entrando dal portone principale; arrivarono subito ed entrambi si erano vestiti elegantemente: mio papà aveva anche la cravatta mentre mia madre indossava un abito porpora con delle piege sul decolletè e sulle maniche. << Lui è Adam S., il mio ragazzo>> dissi ad entrambi<< Loro sono George e Kelly, i miei genitori>>. Lo squadrarono con aria seria, soprattutto mio padre<< Piacere di conoscerti, sei il figlio di Robert? Il capo del giornale locale?>> chiese il mio vecchio<< Si, signore>> rispose con fierezza  Adam <<Capisco, anche tu lavori con lui?>> << Si , da lunedì inizierò a far pratica >>rispose sorridente << bene>> rispose gelido lui; anche mia madre gli fece un sacco di domande e , grazie al cielo, Adam rispose con entusiasmo a tutte quante. Mamma Kelly era molto soddisfatta di lui mentre mio padre stava sulle sue, forse era l'istinto di ogni papà il voler proteggere la figlia , no? Adam, per prendere un discorso parlò proprio con lui << Lei di cosa si occupa?>> << Beh, ragazzo. Io sono il proprietario dell'armeria che c'è qui a Soulstone>> rispose come per fargli incutere terrore << Capisco, è rischioso come lavoro?>> chiese il mio ragazzo << Per me no, ma per chi mi fa un torto si>>. Ok, era una minaccia: fai soffrire mia figlia e puoi scavarti la fossa. Adam lo aveva capito benissimo << Allora posso star tranquillo con lei, non ci saranno problemi ; tratterò sua figlia meglio di una regina>> << Lo spero tanto>> rispose serio lui. Che diamine! Perchè doveva dimostrarsi così odioso e schivo. << Mamma, papà. Noi usciamo a fare due passi al parco; torniamo tardi>> dissi d'un fiato; << Ok tesori, state attenti!>> disse mia madre << è stato davvero un piacere averti qui a cena da noi, torna quando vuoi>> continuò abbracciando Adam; << Vi ringrazio molto, buona serata>> rispose lui cordialmente. Finalmente potevamo stare soli senza essere in ansia per i nostri rispettivi genitori...

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