Soulstone's destiny

Capitolo XVIII- Obiettivi

Il grande giorno era arrivato. Fuori dalla finestra di Elèna il buio regnava ancora sulla grande città; la rossa non aveva dormito per tutta la notte, l'ansia l'aveva sopraffatta. Si vestì velocemente e partì in bicicletta. Doveva spargere la voce per la protesta quindi doveva fare  altro volantinaggio per avere una cospicua partecipazione. Nascose il suo viso con un cappuccio di una felpa e indossò anche un foulard, voleva essere irriconoscibile; non poteva rischiare di esser vista e pedinata. Iniziò a riempire le cassette della posta  partendo da un quartiere distante dal suo  e , con l'aiuto di Sophie e Andrea, tappezzò la città, riuscendo anche ad incollare i manifesti su tutti i pannelli pubblicitari . Decisero di spostare la protesta nel pomeriggio così che la maggior parte dei lavoratori  potessero essere presenti.

Ufficio del Sig. Brownlow. Ore 10:00

Brownlow's pov

<< che cazzo significa che non avete tappezzato voi la città??? Pensate che io sia stupido? Siete l'unico studio pubblicitario ! Andate al diavolo!>> riattaccai la chiamata sbattendo rumorosamente la cornetta. Sono stati quei mocciosi. Devo mantenere la calma, quei stupidi ragazzini vogliono farmi impazzire ma , dopotutto, se mi dimostrassi impaurito sarebbe un punto a sfavore, devo tenere duro e tutti appoggeranno la mia idea. Quattro lattanti con un minimo di organizzazione non c'è la faranno mai contro di me.

Ufficio del giornale di Soulstone, ore 10:30
Adam's pov
Oggi è il primo giorno qui grazie a mio padre, ho l'opportunità di scrivere il mio primo articolo sul giornale locale. In realtà è da stanotte che è pronto... Non sono riuscito a chiudere occhio neanche un secondo, troppe idee che non mi danno tregua ancora adesso; tra le mani ho tutte le varie bozze su carta e un caffè espresso per svegliarmi un po' . << per aver messo piede qui da poco hai quasi finito, fai vedere>> disse mio padre rubandomi i fogli tra le mani. << devo ancora revisionarli, non vorrei che ci fossero errori>>
<<ssh!>> mi interruppe bruscamente agitando in aria una mano. Iniziò a spostare freneticamente gli occhi da sinistra a destra per leggere attentamente << mi piace! Bravo ragazzo. È dettagliato, scorrevole e con un pizzico di grinta che dà l'impronta del giornalista>>Il mio volto si illuminò ma immaginavo che sarebbe durato poco<< Ricorda ragazzo, non sentirti già un grande ; hai bisogno tanti anni di esperienza per arrivare in alto.>> amo la sincerità e la schiettezza di mio padre, è quel genere di persona che insegna i veri valori ai propri figli. Grazie al fatto che non mi ha mai privilegiato o raccomandato per qualsiasi strada volessi intraprendere, mi ha reso forte caratterialmente . Mi ha insegnato l'umiltà, il valore del denaro, della famiglia, la sincerità e tante altre cose che mi hanno reso il ragazzo che sono oggi.<< padre questa è roba che scotta. E' una denuncia vera e propria. Non è un problema se verrà pubblicato? Non danneggerà l'azienda?>> si raddrizzò la sua cravatta rossa << intanto non ti ho detto con certezza che sarà pubblicato nel giornale, tutto dipende da te. Per quanto riguarda la notizia del sindaco noi non rischiamo niente, dovrebbe preoccuparsi della sua fedina penale piuttosto che di chi scrive la pura verità. Non nego che comunque dovresti scrivere sotto falso nome... >> << Ma padre! Avevate detto che non rischia nulla il giornale!>> mi interruppe facendomi segno di abbassare il tono << Ma tu si, rischi davvero molto. Non ti chiederò di tirarti indietro, so che tutto ciò che intraprendi ha una sana motivazione .. Ma non farò di te carne da macello. Puoi benissimo usare un'altro nome>> rimasi un attimo in silenzio, spiazzato dalle sue parole. << E sia>> risposi rassegnato. Il suo volto serio, ormai solcato da qualche ruga sulla fronte, si rilassò ;mi diede una pacca sulla spalla e si allontanò a passo svelto sempre più verso il suo ufficio . Non volevo peccare di presunzione, sa bene che non mi sento nessuno tantomeno in questo campo; è solo che tutto questo è davvero importante per me , per Elèna e per tutti noi. Riguarda il destino della nostra città e dei suoi abitanti ; ora che ci penso, devo avvertire i ragazzi .E adesso quale nome utilizzerò? Pensa Adam.. Concentrati..