Melancholy

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Nostalgia.
parola composta dal greco νόστος (ritorno) e άλγος (dolore): "dolore del ritorno"
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I tacchi iniziavano a fare veramente male quando inizi ad avvicinarti a casa. Stavi tornando dopo un'intensa giornata di lavoro: le riunioni troppo lunghe erano ancora più difficili del previsto da sopportare; le segretarie pettegole, sempre pronte a sparlare di ogni singola news o gossip che riguardava ogni minima cosa, più difficili da gestire.
La porta si chiuse alle tue spalle con un tonfo sordo e finalmente ti liberi di quelle dannate scarpe e fili in camera per buttarti nel letto. Fai un riepilogo dei tuoi pensieri: oramai fin troppo monotoni, i giorni seguivano e per quanto potesse passare velocemente il tempo, per quanta gente possa esserci intorno a te, l'unica della quale veramente necessiti, l'unica che ti fa evadere, uscire dal mondo vuoto intorno, è lontana chilometri.
Il telefono emette una suoneria quindi lo prendi per vedere chi ti manda un messaggio.
*mi manchi.*
Due parole. Otto lettere. Ma in quel poco, in quell'unico messaggio la serata inizia a prendere finalmente una giusta piega. Sorridi pensando a quanto sia dolce il fatto che nonostante il lavoro e gli impegni, lui trovi sempre un momento per te. Quanto ti manca però. Ti iniziano a mancare i "buongiorno" con la voce impastata dal sonno e le piccole cose condivise che facevano la differenza. I mesi iniziano a pesare, la nostalgia sempre più presente.
*anche tu, amore mio.*
Rispondi con altrettanta dolcezza.
Inizi a spogliarti e, una volta in intimo e con cellulare alla mano, vai in bagno sperando che l'acqua calda e le bollicine possano smorzare la tensione e rilassarti. Entri nella vasca cercando di non pensare a nulla.
La suoneria del telefono ti scuote dal tuo stato di assopimento e, vedendo il mittente della chiamata, iniziano a brillarti gli occhi e non puoi evitare di avere un sorriso stupido stampato in faccia.
"Buonasera, signorina" ti dice Riccardo. La sua voce ti fa ridacchiare e sentire al sicuro.
"Buonasera a te! Come stai?"
Il fatto che ti abbia chiamato prima del previsto ti sorprende e ti fa stare bene. Di solito le ore di lavoro erano tante e molte volte si dilungava spesso per trarne anche più tempo libero dopo.
"Benissimo, anche se sono stanco. E triste. E mi manchi da morire"
Te lo può aver detto anche dieci minuti prima, ma sentirtelo dire, anche cento volte, dalla persona che più ami al mondo è un sollievo. Il cuore fa un balzo e non puoi evitare di arrossire.
"Anche tu, tanto. Oggi è stata una giornata infernale e vorrei tanto che fossi qui"
"Piacerebbe anche a me, tantissimo soprattutto adesso. In questo momento"
Perché soprattutto adesso?
"Che intendi dire?"
"Beh, sei in bagno, dentro una vasca e sei bellissima. Perché stupirsi?"
Ma cosa?
Due mani calde e grandi si piazzano davanti ai tuoi occhi impedendoti la vista. Non è possibile.
"Ciao principessa" il fiato caldo arriva al tuo orecchio e quella voce. La sua voce sensuale, roca ed estremante bella che potresti riconoscere a chilometri.
Succede tutto in fretta: salti dalla vasca e ti aggrappi alle sue spalle forti, stringendogli i capelli, il collo, le braccia fino ad arrivare all'anima. Il suo profumo, la sua presenza. Fa quasi male pensare a quanto possiate essere stati separati e così lontani. Fa quasi male pensare alle lacrime versate per il suo ricordo, ma fa così maledettamente bene averlo così vicino ora che hai sofferto e che solo lui può sanare le tue ferite. È incredibile come una persona, una singola persona come le altre possa essere così importante e così d'effetto per te.
"Amore mio" la tua voce è quasi un singhiozzo mentre continuate a stringervi ed a toccarvi come se non possiate credere di essere lì, dopo tutto questo tempo ed insieme. Vi staccate solo per congiungere le vostre labbra. Quelle labbra morbide che hai sognato per così tanto tempo ora sono di nuovo sopra alle tue con così tanta passione da togliere il respiro dai polmoni. Le lacrime di gioia si uniscono alle vostre lingue mentre le fate congiungere delicatamente e non potete far altro che stringervi più forte data l'intimità del gesto.
Separate le vostre bocche per guardarvi finalmente negli occhi: due cose belle. Il cioccolato che si scontra con il colore del mare.
Vi rispecchiate reciprocamente, cercando di capire l'uno i pensieri dell'altra.
"Non posso credere che tu sia qui" gli sussurri stringendolo ancora.
"Ho finito prima allo studio di registrazione, il disco è quasi pronto" dice entusiasta.
La felicità ti inonda la mente ed il corpo: quell'album è tutta la sua vita ed ora che questa creatura sta finalmente per nascere non puoi che essere soddisfatta del suo lavoro.
"Davvero? Sono troppo contenta! Devo assolutamente ascoltarlo quando sarà completato" rispondi sinceramente guardandolo ancora.
Improvvisamente ti blocchi, fissandolo.
"Che c'è?" ti chiede allarmato.
Guardi in basso cercando di nascondere l'imbarazzo ed il rossore per via del fatto che sei completamente nuda davanti a lui. Avete avuto momenti di intimità molte volte, ma ancora non riesci ad evitare la leggera vergogna. Capendo il motivo, ti sorride languido iniziando a baciarti il collo, sussurrandoti di tanto in tanto quanto gli sia mancata, marchiandoti scendendo giù per il tuo corpo. Non puoi evitare di ansimare quando inizia a baciarti e succhiarti un seno, massaggiando l'altro con una mano e tenendoti stretta con l'altra. La testa ti cade all'indietro e devi aggrapparti alle sue spalle per non cadere, come fai sempre del resto: aggrapparti a lui, non solo fisicamente, ma anche psicologicamente, ti rende così viva.
Distogliendo l'attenzione dal tuo petto scende, mordicchiandoti il ventre ed i fianchi. Le gambe quasi ti cedono quando arriva al tuo centro iniziando a baciarti e succhiarti. La mente è annebbiata ed i pensieri sono offuscati e tutti ciò a cui puoi pensare è alla sua lingua, forte ed insistente, che continua a massaggiarti e venerarti facendoti venire i brividi e farti salire quell'adrenalina che ti era mancata tanto su per la spina dorsale. E lui continua, imperterrito a darti piacere fino a quando non riesci a trattenerti e sussurri il suo nome mentre arrivi al culmine, lentamente.
Ti sostiene e ti culla nel tuo stato di rilassamento dove il tuo corpo è diventato gelatina ed è in fiamme.
"Non ho finito con te" sussurra sensuale con voce carica di promesse.
Ti alza e ti porta il camera facendoti stendere sul letto. I tuoi occhi assonnati squadrano il meraviglioso ragazzo di fronte a te mentre si sveste di ogni indumento. Una volta nudo, gattona sopra il tuo corpo arrivando a far scontrare ancora le vostre labbra sempre più in cerca le une delle altre. Lo stringi più forte che mai immergendo le mani nei suoi capelli e  tirandoli leggermente. Le sue braccia forti ed il suo calore ti fanno provare ancora quel senso di sicurezza che avevi perso da un po' di tempo facendoti così sentire appagata, così in pace. Felice.
Il tempo di mettersi il preservativo che è già dentro di te. Quella connessione, quell'unione fisica che non si era fatta sentire per settimane ritorna imperterrita ed, ad ogni spinta, artigli sempre più le sue spalle e la sua schiena non volendo lasciarlo più. I bassi e rochi gemiti che provengono dalle sue labbra sono il suono più bello del mondo.
In quel momento, mentre state facendo l'amore; mentre vi state abbracciando e stringendo; mentre non c'è nulla di più importante, capisci quanto tu non possa fare a meno lui, di quella persona che ti fa stare bene, completamente ed incondizionatamente bene, da farti togliere il respiro, da aprirti il cuore. Da renderti migliore. È come quella canzone che con le sue parole racconta tutto ciò che sei. Perché lui ti rispecchia. Perché è ciò che vuoi.

Nota Autrice:
Ecco un'altra storia!!
Spero vi piaccia e lasciate qualche commento e stelline se volete!
Grazie mille :)

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