Kiss me

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"I'm falling for your eyes, but they don't know me yet."
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Le strade erano coperte dalle foglie ingiallite, segno che l'autunno era ormai arrivato. Il vento pungente era sempre più forte e le nuvole oscuravano quella poca luce che il sole era in grado di mandare. Eri in attesa di questo giorno dall'inizio del mese, avevi già iniziato a fare il countdown iniziando a pianificare ogni singolo dettaglio: trucco, vestito, luogo. Era il giorno di Halloween e, come si sa, festeggiare la notte stregata è d'obbligo.
Il pomeriggio inizia frenetico. Apri ogni armadio e cassetto cercando i vestiti che avevi preparato da giorni, ma presa dall'agitazione, non riesci a ritrovare.
Finalmente trovi quello che stavi cercando: vestitino rosso, calze nere e tacco abbinato. La perfetta Regina di Cuori horror deve avere almeno questi due colori combinati.
I capelli sono ancora in disordine quindi corri in bagno per la sequenza doccia-capelli-piastra alla velocità della luce.
Ti metti nella postazione trucco come ultimo passaggio: ciglia finte, lenti a contatto colorate e rossetto rosso sono gli ultimi dettagli per essere completa.
La serata poteva considerarsi pronta per cominciare.
***
L'atmosfera era lugubre come lo è tipicamente la notte dell'orrore più famosa di tutte.
La casa del tuo amico è grande e, imbarazzate, tu e le tue amiche entrate nell'immenso salone già pieno di persone a te quasi sconosciute. Il disagio non tarda ad arrivare soprattutto quando il proprietario di casa viene barcollante verso di voi, già abbastanza brillo.
"Ehilà, belle ragazze! Benvenute! Fate come se foste a casa vostra e.." il suo sguardo si posa su una ragazza mezza svestita che ci cammina affianco e che lui continua a fissare fino a quando non ci ha completamente superato. Rimasto a bocca aperta, ci liquida velocemente con un "va beh, divertitevi!" e se ne va velocemente in mezza alla folla.
"Beh, educato" commenta sarcastica una delle tue accompagnatrici. Un sorrisetto scappa dalle tue labbra subito sostituito dalla stessa espressione del ragazzo di prima.
Avete presente capelli scuri scompigliati, occhi chiari, labbra colorate di rosso per simulare il sangue e completo nero? Tipico vampiro sexy.
La visione che ti si presenta davanti è forse una delle più inaspettate della serata, forse la più interessante in mezzo a tutta la confusione e frastuono della casa.
Ovviamente subito dopo doveva essere avvinghiato ad una sorta di strega cercatrice di attenzioni in una danza frenetica a ritmo di musica.
Solita troia.
Vi avviate al bancone degli alcolici: se il divertimento non viene da te, vai tu da lui. Bicchierini, bottiglie, ogni sorta di liquido colorato e non, va bene pur di far salire quell'adrenalina ed eccitazione che manca e che dà sicuramente un pizzico di brio in più alla serata che non è fatta per annoiarsi.
Ti butti in mezzo alla folla, ballando freneticamente a ritmo di musica, spintonando gli altri, alzando le braccia al cielo, cantando le canzoni e sbagliare tutte le parole. La testa è leggera ed i pensieri offuscati. Hai perso la compagnia di prima, ma poco importa perché non hai bisogno di nessuno. Solo di muoverti, scaricarti.
Ad un certo punto un paio di mani fresche e morbide si posano sulle tue spalle scoperte per poi passare sulla lunghezza delle braccia e piantarsi infine sui fianchi mantenendo una presa salda. Il respiro è caldo sul tuo collo ed i ciuffetti di capelli troppo lunghi ti solleticano la pelle facendoti scatenare ancora ed ancora ed alzare le braccia sempre più in alto. Vi muovete a ritmo, spensierati, strusciandovi l'uno sull'altra per cercare più contatto possibile. Presa dalla frenesia, ti volti intrecciando le mani dietro il suo collo e cercando di guardarlo, senza successo, negli occhi. La luce è troppo buia e l'aria molto più calda. Non ti accorgi neanche che le vostre labbra sono ben modellate fra loro e le lingue ben sincronizzate. Il fiato inizia a mancare, ma i baci continuano sempre come la sua presa su di te.
Improvvisamente si stacca prendendoti per mano e portandoti via da quel macello.
Appena uscite, il freddo vi prende.
Sei ancora su di giri e l'alcol inizia a farti ridacchiare come una scolaretta.
"Mi spieghi che hai da ridere?" ti guarda sorpreso tenendo una certa distanza che viene accorciata quando ti prende al volo per non farti cadere mentre facevi una giravolta venuta male.
I suoi occhi sono come quelli di prima, chiari e profondi.
"Sei carino" squittisci mantenendo il tono ironico ed ubriaco.
"Grazie, me lo dicono in tante" si pavoneggia cercando di rimetterti in posizione eretta. Sbuffi sonoramente e ti appoggi al muretto vicino iniziando a calciare i sassolini a terra. Scuotendo la testa e sorridendo in segno di esasperazione, si appoggia al muro accanto a te.
Continuate a battibeccare, a parlare di cose insensate e ridere come cretini senza motivo.
Vi avvicinate più e più volte, ma all'ennesima, ti cinge i fianchi come poco tempo prima, inchiodandoti tra la parete ed il suo corpo tonico.
"Allooora" cominci "che vuoi fare?" iniziando ad arrotolarti fra le dita qualche sua ciocca ribelle.
"Di solito quando un ragazzo porta in disparte una ragazza è per baciarsi. O, com'è che si chiama? Aah, si limonare, si dice limonare." le parole sono dette ad alta voce ed impastate fra loro. "Oppure per darsi quelle palpatine tattiche o addirittura per sco-"
"Mi spieghi perché parli così tanto?" ti interrompe con il suo tono divertito.
"Mmh" mugugni qualcosa per poi buttargli le braccia al collo. "Perché sono ubriaca forse, genio?" chiedi retorica alzando ed abbassando le sopracciglia velocemente.
"Noo" dice allungando la parola "non lo avevo capito" il tono è divertito aggiungendo un "genio" prendendoti in giro guadagnandosi uno schiaffetto al braccio da parte tua.
Secondi di silenzio passano tra voi fatti di sguardi intensi e sorrisetti strambi.
"Mi bacerai allora?" chiedi alla fine guardandolo sempre sorridente.
"Non lo so, tu cosa vuoi fare?" risponde con la tua stessa tecnica.
"Mmh.." fai finta di pensarci e ti avvicini lentamente al suo viso puntando alle sue labbra carnose.
La distanza è sempre meno, l'attesa si fa sentire sempre più quando crolli fra le sue braccia, addormentata.
***
Il mal di testa è insopportabile. Gambe e braccia indolenzite, ma con consistenza di gelatina. Ti passi, quasi esasperata, le mani sul viso e ti guardi intorno. La luce mattutina non è una delle migliori per cominciare.
Gente mischiata a bottiglie, bicchierini e quant'altro giacciono sul pavimento bianco dell'appartamento. Non ricordi quasi nulla, a parte la grande e di gran lunga sbagliata sbronza di ieri.
Cerchi di alzarti faticosamente e barcollando vai verso la cucina per prendere un bicchiere d'acqua.
Posando lo sguardo sul tuo petto, incastrato sulla scollatura del vestito vi è un pezzetto di carta stropicciata.
Lentamente lo apri.

"Sei ancora più carina quando fai la bella addormentata e, sicuramente, meno fastidiosa e chiacchierona!! Chiamami domani, se sei sopravvissuta ;-).
ps: la proposta del bacio di stanotte è ancora valida, piccola."

Sotto vi è un numero di telefono ed una "C." come firma.
Vaghi ricordi di occhi azzurri e labbra rosse si fanno strada nella tua testa.
Alzi gli occhi al cielo e sorridi spontanea: alla fine non è andata poi così male per essere la notte delle streghe.

Nota Autrice:
Non aggiorno da tanto per problemi dovuti soprattutto allo studio, ma ecco un'altra storia!
Spero sempre che piacciano e grazie ancora a chi legge costantemente! :)

bleeding out (one-shots)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora