Chapter 5

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Finalmente quella giornata scolastica era giunta al termine e Camila con ancora la rabbia che la possedeva tornò a casa a passo svelto ignorando tutti.
Quando finalmente fu dentro i suoi genitori la salutarono animatamente non ricevendo però lo stesso trattamento.
-Non voglio mangiare,non voglio parlare,lasciatemi in pace.-
E con queste parole si dileguò in camera sua chiudendosi dentro.
Si sdraiò sul letto e cominciò a giocare con la sua pallina anti-stress ed Hayley Williams nelle orecchie.
La musica fu interrotta da due messaggi da parte di Dinah.
'Vieni con me al parco?'
'Non m'interessa che sei arrabbiata e che non vuoi parlare,ho bisogno di uscire.'
Camila gettò la pallina a terra e digitò un veloce
'Ok'.
Prese la sua roba e scese velocemente le scale uscendo di casa senza salutare i suoi.
-Andiamo.-
Dinah era già fuori che l'aspettava e appena la raggiunse senza proferire parola si avviarono verso il parco.
Si sedettero su di una panchina e Dinah azzardò
-Ti va di parlarne?-
Camila non la guardò,ma avendo trattenuto per troppo tempo tutto questo cominciò a parlare a macchinetta.
-É così strana e odiosa,é una cazzo di bipolare,capisci? L'attimo prima mi vuole rompere la faccia e l'attimo dopo dice di amare il mio profumo,Dio,che nervoso.-
La cubana si passò una mano sul viso prendendo un lungo respiro.
-Wow,wow,calma,spiegati meglio.-
E così Camila spiegò a Dinah tutto ciò che era succeesso con Lauren.
-Parlando di stranezza..-
Dinah interruppe Camila facendole cenno di guardare dietro di lei.
Così la mora si girò scrutando Lauren,con il suo solito cappuccio,seduta su di una panchina e con una matita fra le mani scarabocchiava qualcosa su di un quaderno nero.
-Adesso mi sente!-
Dinah non fece in tempo a bloccarla che Camila in pochi secondi fu davanti a Lauren.
-Ascoltami bene!-
Esclamò la cubana catturando l'attenzione di Lauren che chiuse velocemente il suo quaderno.
-Tu non puoi comportarti così con me,okay?-
Lauren guardò Camila con un sopracciglio alzato non capendo dove volesse andare a parare.
-Non puoi prima volermi ammazzare e poi farmi complimenti,ok?-
Continuò Camila con le mani che tremavano dal nervoso,o forse dal freddo che passava attraverso la sua felpa di cotone.
Lauren senza dire nulla si alzò in piedi avvicinandosi pericolosamente a Camila,avendo il viso a pochi centimetri dal suo.
Per un secondo la cubana aveva pensato ad un bacio ma quando Lauren le aveva preso le mani si era sentita un'idiota.
-Hai freddo?-
Il cuore di Camila al contatto con le mani calde di Lauren,aveva fatto un salto nel petto.
-Un pò.-
Si era completamente dimenticata il motivo per cui fosse arrabbiata con la ragazza davanti a lei,nell'istante stesso in cui l'aveva toccata.
-Vuoi la mia felpa?-
Lauren se la tolse senza aspettare una risposta.
-E tu come farai?-
La felpa della ragazza era già sulle spalle della cubana.
-Io sto bene.-
Lauren le aveva fatto un piccolo cenno con le labbra,simile ad un sorriso.
Il profumo di Camila aveva mandato completamente in fumo il cervello di Lauren.
-Amo così tanto questo profumo.-
Si avvicinò al collo di Camila sentendone il profumo stordente.
-Ehm.. Uhm.. Grazie.-
Camila aveva sentito il naso di Lauren sfiorare il suo collo ed un brivido le aveva percorso le schiena costringendole a chiudere gli occhi.
-Io vado.-
E senza dire nient'altro si allontanò da lei.
-Lauren!-
Gridò la piccola mora più arrabbiata di prima.
Lauren si fermò a metà strada aspettando le parole della più piccola.
Camila corse verso di lei e prendendole un polso l'aveva costretta a girarsi.
-Smettila,ok? Basta fare la strana io..-
Le parole di Camila si bloccarono quando si rese conto che le labbra di Lauren era sulle sue.
Dopo pochi secondi Lauren si staccò e questa scappò via lasciando Camila nella più completa confusione.

Vanille // camrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora