Chapter 28

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3. Andare a Parigi.
4. Salire su di un grattacielo.
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LAUREN'S POV

A raccontarla sembrava addirittura una pazzia.
Io e Camila eravamo su di un aereo diretto a Parigi.
Girai il capo in direzione della ragazza accanto a me che aveva un libro fra le mani che stava leggendo con attenzione.
-Che stai leggendo?-
Le strappai,letteralmente,il libro di mano ridendo.
-No,ridammelo!-
Esclamò sporgendosi su di me per recuperarlo.
Guardai la copertina rendendomi conto di che libro fosse.
-L'autobiografia di Ed Sheeran,davvero?-
Ridacchiai restituendoglielo.
-Beh,cos'hai da dire?! É stupendo questo libro e sai benissimo che Ed é il mio cantante preferito.-
Mise su un'espressione imbronciata.
Si era davvero offesa.
Sorrisi e mi sporsi verso di lei per catturare le sue labbra fra le mie.
-Sei adorabile quando ti arrabbi.-
Camila cercava di non sorridere, fallendo miseramente ad ogni tentativo.
-E tu sei una paraculo.-
Scoppiai a ridere per la sua scelta di parole prima di riattirarla a me per un altro bacio.
-Tu però ami questa paraculo.-
La castana accennò un sorriso diverso,non più divertito ma quasi malinconico.
-Amo questa paraculo da morire.-
Poggiai la testa sulla sua spalla.
-Ti amo anch'io Camz.-
Chiusi gli occhi lasciandomi cullare dal battito regolare di Camila.
**********
Quando riaprii gli occhi incontrai quelli di Camila che mi scrutavano.
-Buongiorno dormigliona,siamo arrivati!-
Mi stropicciai gli occhi e mi alzai dal sedile.
Guardai fuori dal finestrino rendendomi conto che era proprio così.
Quello era il terreno di Parigi.
Spostai poi lo sguardo su Camila che stava sorridendo ampiamente.
-Beh,andiamo allora.-
Esclamai prendendo la mano della cubana nella mia.
-Tua mamma é già scesa,per lei come per me questo é il paradiso.-
Ridacchiai.
Era vero,mia madre amava Parigi.
Il suo più grande desiderio era proprio quello di visitarla,sono contenta di averla aiutata a realizzarlo.
Scendemmo dall'aereo e dopo aver trovato mia madre,che sembrava essersi dispersa,recuperammo le valigie.
-Allora,ragazze,adesso prendiamo un taxi che ci porterà in hotel,e dopo ognuno per la sua strada.-
Risi incontrando lo sguardo di Camila che era molto divertito.
-Beh,grazie mamma.-
Il taxi fu lì in pochi minuti e in altrettanto tempo raggiungemmo l'hotel.
-Salve e benvenuti,posso aiutarvi?-
Una ragazza dai lunghi capelli rossi si rivolse a noi non appena varcammo l'ingresso dell'edificio.
Mia madre sorrise.
-Sì,grazie vorremmo una..-
La interruppi.
-Due stanze.-
Sorrisi anch'io in direzione della ragazza che ricambiò il mio sorriso.
Mia madre mi lanciò uno sguardo interrogativo.
-Ecco a voi,la stanza 125.-
Disse la rossa porgendo una chiave a mia madre che afferrò prontamente.
-E la stanza 154.-
Riprese passandomi un'altra chiave.
-Grazie.-
Sorrisi e dopo aver recuperato la nostra roba ci dirigemmo verso le rispettive stanze.
-Grazie a Dio,abbiamo una stanza tutta nostra.-
Esclami sdraindomi su uno dei letti della camera.
-Mh.-
Fu l'unica risposta che ricevetti da Camila.
-Camz,tutto okay?-
Chiesi alzando la testa dal cuscino.
Vidi la cubana intenta a svuotare la valigia.
-Camz?-
Richiesi notando il suo silenzio.
-Sì,sto bene.-
Mi alzai dal letto raggiungendola.
-Allora andiamo a fare un giro?-
La ragazza sbuffò girandosi in mia direzione.
-Perché non vai a chiederlo alla rossa che ti stava mangiando con gli occhi?-
Scoppiai a ridere e la strinsi a me.
-Sei gelosa,Camz?-
Mi allontanò.
-Non lo sono,però dato che ti tenevo per mano avrebbe dovuto capirlo che eri fidanzata,o é forse stupida?-
Nom riuscivo a trattenere le risate.
-Tranquilla amore,io ho occhi solo per te.-
E dopo aver convinto Camila che della ragazza rossa non m'interessava proprio nulla uscimmo per fare un giro.
********
-Lauren,io sto morendo,non puoi capire.-
Avevo convinto Camila a salire sulla Torre Eiffel ma lei durante la salita in ascensore non aveva fatto altro che lamentarsi.
-Siamo arrivate.-
La spinsi fuori costringendola ad affacciarsi.
-No,Laur,non voglio,torniamo indietro.-
Risi cercando di toglierle le mani dagli occhi.
-Dai,Camz,siamo venute fin qui,guarda é uno spettacolo stupendo.-
Con un pò di esitazione la cubana ritrasse le mani aprendo gli occhi molto lentamente.
-Wow..-
Esclamò subito dopo stregata dal panorama che le si era presentato davanti.
La strinsi da dietro poggiando il capo sulla sua spalla.
-Già,wow.-
Dissi alternando lo sguardo tra lei ed il panorama.
-Possiamo togliere due punti dalla lista ora,Laur.-
Il silenzio fu interrotto dalla voce di Camila.
-Hai ragione.-
Sospirai strofinando il naso contro il suo collo.
-Ne manca solo uno di punto,lo sai,vero?-
Annuii ridacchiando.
-Sì,Camz,lo so.-
Ci fu ancora silenzio.
-Non sono pronta a lasciarti andare via,Laur.-
Quelle parole dette così,da Camila,mi colpirono dritta al cuore.
Non ero neanch'io pronta a lasciarla,ma sapevo che prima o poi sarebbe successo.
-Non devi.-
Rimanemmo lì per molto tempo.
Avevamo pianto,questo sì.
Ma un minuto eravamo tornate a sorridere.
Penso fosse quella la cosa più bella della relazione tra me e Camila.
Non esisteva felicità eterna ma neanche tristezza che persistesse.
La realtà é che ero arrivata ad amare Camila più della mia stessa vita.
I can't seem to let you go,i can't seem to hold you close.
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3. Andare a Parigi.✔
4. Salire su di un grattacielo(più o meno)✔
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IS TOO LATE NOW TO SAY SORRY?
Scusate il ritardo.
La fine é sempre più vicina,tutti pronti?
Spero vi piaccia,votate e commentate, bye.❤



Vanille // camrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora