Chapter 19

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LAUREN'S POV

Svegliarsi questa mattina é stata un'impresa.
Avevo un mal di testa allucinante e i conati di vomito non si risparmiavano.
Me ne stavo sdraiata a pancia in giù quando sentii la porta della mia stanza aprirsi e poi richiudersi l'attimo dopo.
-Chiunque tu sia,esci dalla mia stanza,non sono in vena oggi.-
Biascicai.
Quando sentii il materasso sotto di me abbassarsi al peso di qualcuno capii chi potesse essere.
-Camz..-
Mi alzai sui gomiti e vidi un piccolo sorriso sul suo viso.
-Come stai?-
Mi accarezzò i capelli delicatamente.
-Non molto bene,ma che diavolo ho bevuto ieri?-
Chiesi riappoggiando la testa sul cuscino.
Camila si lasciò scappare una risatina.
-Ma non lo so,ti ho lasciata per circa venti minuti ed al mio ritorno eri completamente andata!-
Sospirai pesantemente.
-Normani non é di buona influenza su di me.-
La cubana mi lasciò un bacio sulla fronte.
-Io vado a prenderti un'asprina.-
Si alzò andando verso la porta.
-Camila,chi ti ha fatto entrare?-
Chiesi curiosa spostando il mio peso su di un lato, per poterla guardare meglio.
-Tua madre. Io sono arrivata e lei é uscita.-
Annuii distrattamente.
La cubana giocherellò con le sue mani,segno che doveva dirmi qualcosa.
-Quando mi farai conoscere la tua famiglia?-
Sputò ad un tratto.
-Molto presto,Camz.-
Sorrisi dolcemente.
Ricambiò il mio sorriso e prima di uscire dalla stanza esclamò
-Ah,qualcuno ti stava chiamando prima.-
E poi uscì.
Recuperai il mio cellulare posto sul comodino e notai due chiamate senza risposta e un messaggio dallo stesso mittente,nonché Bea.
Composi il suo numero e dopo tre squilli sentii la sua voce dall'altro capo del telefono.
-Jauregui,finalmente,ti davo già per dispersa.-
Ridacchiai.
-Sono qui,dimmi tutto.-
Dissi poggiando la mano libera sulla fronte.
-Stasera torno a casa,quindi disdici tutti i tuoi impegni con la tua ragazza perché stasera sei mia.-
Mi sedetti poggiando la schiena sulla tastiera del letto.
-Sono tutta tua,baby.-
Bea scoppiò a ridere contagiando anche me.
Poco dopo scese un silenzio tombale.
-Lauren?-
Fu la bionda a rompere il silenzio.
-Mh?-
Chiesi.
-Hai parlato con Camila di quel fatto?-
Presi un grosso repiro. Avevo cercato di dimenticarmene ma ovviamente era impossibile.
-No.-
Sputai fredda.
-Lauren dovresti..-
La interruppi bruscamente.
-So cosa dovrei fare,Bea,ma ora non posso,okay? Non voglio perdere l'unica persona che sia stata in grado di rendermi felice.-
La ragazza dall'altro capo del telefono sospirò.
-Come vuoi,ci vediamo stasera.-
E riattaccò senza darmi il tempo di rispondere.
-Allora ti ho preparato anche dei pancakes.-
La cubana entrò nella stanza con un vassoio in mano contenente,appunto dei pancakes,un bicchiere di succo ed uno contenente l'aspirina.
-Grazie.-
Sussurrai sorridendo.
Quella mattina passò così,prima facemmo colazione e poi giocammo ai videogiochi.
**********
-Jauregui!-
Non ebbi il tempo di replicare che in pochi secondi Bea saltò fra le mie braccia stritolandomi.
-Ciao Bea,mi sei mancata.-
Ridacchiai.
-Anche tu!-
Scese dalle mie braccia.
-Allora com'é stato lo stage?-
Chiesi prendendo le chiavi dell'auto pronta per uscire.
-Stupendo,é stata di sicuro l'esperienza più bella della mia vita..- si fermò un attimo,giusto il tempo di entrare in macchina -poi ho conosciuto un tipo.- riprese.
Misi in moto guardandola sorridere.
-Ah sì? Come si chiama?-
Chiesi immettendomi in strada.
-Jacob,é davvero bellissimo Laur,ed é simpaticissimo.-
Poggiò la testa contro il finestrino socchiudendo gli occhi.
-Uhuh,qualcuno qui si é innamorato.-
Scoppiai a ridere.
Bea mi diede una pacca sulla spalla sorridendo.
-Non sono innamorata.. Tu,piuttosto con Camila?-
Smisi di ridere e guardai attentamente la strada.
-Beh,nulla,ci frequentiamo da un bel pò,e mi piace,lo sai.-
La ragazza accanto a me fece un sorriso forzato.
-Lauren sono felice che tu abbia trovato qualcuno adatto per te,ma devi dirglielo,non puoi prendere una decisione così importante per lei,okay? Non sai se a lei andrà bene tutto questo. É già difficile per me,non oso immaginare per lei- stavo per parlare ma poi riprese lei -le hai già chiesto di essere la tua ragazza?-
Mi fermai davanti alla pizzeria dove andavamo di solito.
-Non ancora,ma lo farò presto e la presenterò anche a mia madre.-
La bionda mi guardò stranita.
-Davvero?-
Annuii convinta.
-Le parlerai prima di quel fatto?-
Mi passai una mano sul viso sentendo già le lacrime premere per uscire.
-No,Bea,smettila.-
Uscii dall'auto sbattendo la portella.
No,lei non doveva saperlo,mai.
RITARDO.
Sono la solita ritardataria.
Cosa pensate nasconda Lauren di così importante?
Allora,spero che il capitolo vi piaccia,votate e commentate,bye.❤

Vanille // camrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora