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Il mio amichetto preferito lo conosco da quando avevo tre anni, giochiamo sempre insieme e adesso mi manca un po,' perché non siamo più tanto vicini. Anche se era il mio preferito mi sono dimenticata di lui, sono una brutta persona.

<< Ciao, Andiamo a giocare>>

<< Va bene, ma Asia non c'è>>

Usciamo da casa mia e andiamo al parco, ( Un parco senza tutte le giostre che ci sono ora ) ci sono solo una piccola altalena e uno scivolo in pezzi, proprio li andiamo io e questo bambino gracilino simile ad una ragazzina, si Fabio ed io ci dirigiamo sotto lo scivolo, ci sediamo a terra e poi mi porge una caramella all'arancia. Il gusto delle arance non è proprio il mio preferito anzi, solo che quando le cose me le da lui tutto mi piace, amo anche il sapore aspro dolciastro dell'arancia.

<< Mio papà deve andare via per lavoro, e io vado via con lui>>

Mi sento stringere il cuore, lo guardo e vedo che sta per piangere.

<< Non piangere, poi torni vero?>>

<< Si torno e Marilyn, da grande tu diventerai la mia ragazza ed io sarò il tuo eroe>>

Questa frase mi fa sentire felice ,gli sorrido e lui smette di piangere.

<<Promesso>>

<<Si>>

Mi porge il mignolo e io lo stringo al suo e ci promettiamo di incontrarci di nuovo, io scoppio a ridere e lui ride con me. Da bimbi sembra tutto più facile.

<<Mi piace come ridi mi fai sentire felice>>

Usciamo dal nascondiglio sotto lo scivolo e giochiamo a rincorrerci. Stanchi ci sdraiamo sull'erba fresca che ci solletica il volto, chiudo gli occhi e quando li riapro vedo il viso di KV, un Kevin giovane quattordicenne che torna a casa da scuola.

<< Andiamo a casa dai>>

Mi tira su, e gli rimango in braccio, camminiamo e accanto a noi c'è Fabio.

Parlano di qualcosa che non riesco a capire, io stanca mi addormento sulla spalla di Kevin.

Arrivati a casa mia mi svegliano scendo dalla schiena del giovane KV e saluto tutti e due con un abbraccio, invece loro non tornano a casa ma decidono di prendersi un gelato.

Passano alcuni giorni e io vado a casa di Fabio con la bici, busso alla porta e mi apre sua mamma che mi dice che lui non può uscire perché stanno preparando gli scatoloni per il trasferimento, allora io le do in mano un foglietto scritto a mano, penso sia l'invito per il mio decimo compleanno.

Esco dal vialetto e mi immagino quella casa vuota senza Fabio, - Quella villetta accogliente che è stata abbattuta 4 anni fa - stanno per scendermi dei lacrimoni, che asciugo con la maglietta e triste torno a casa.

È il giorno del mio decimo compleanno stiamo festeggiando in casa perché fuori fa troppo caldo, ci sono tutti tranne Fabio, sono triste, non lo vedevo dal giorno in cui mi ha detto che doveva trasferirsi, forse se n'è andato senza avermi detto nulla, gioco con tutti ma mi sento stranamente vuota - Una sensazione identica a quella che provo adesso - .

Mi sento toccare la spalla e vedo Fabio con un faccino tristissimo, mi prende per mano con una morsa fortissima, rimango stranita, un corpicino piccolo e fragile come il suo che mi stringe così forte, arriviamo sul giardino e mi da un pacchettino nero con un fiocchetto bianco, lo apro e dentro ci trovo un biglietto a forma di cuore "è il simbolo del più grande amore di questa vita DOPO DI TE, la musica"

Guardo il regalo e ci trovo un ciondolo in argento con una chiave di sol incorniciato da un cuore, sorrido a Fabio e lui mi indica la sua collana uguale alla mia si avvicina e mi abbraccia, quando ci stacchiamo ci vediamo tutti rossi poi abbassa lo sguardo e mi dice che deve andare, che si deve trasferire proprio ora,

<<Auguri e ciao mia principessa, Ciao non Addio>>

Io piango e gli urlo che non voglio essere una principessa ma una ragazza in pericolo, così lui mi avrebbe salvato.

Quando sua mamma si avvicina a noi e prende sotto braccio Fabio io gli urlo qualcosa..

Lui mi sorride e piano piano si allontana dalla mia vita.

Adesso ho dodici anni e tutti i giorni passo davanti alla vecchia villetta dove abitava Fabio per avere almeno la speranza che un giorno tornerà, quello è l'unica mia certezza, adesso esco solo con Asia. Lei mi capisce anche a lei manca Fabio, ma non quanto manca a me. KV si è fatto nuovi amici, tutti simpatici a volte vado a casa sua per giocare anche con gli altri. Da quando Fabio mi ha regalato la collana non l'ho mai tolta in due anni, tranne quando ho dovuto cambiare la cordicella perché troppo consumata.

Sono sicura che un giorno tornerà e mi strapperà dalla tristezza di questo mondo bianco.

Ora ho so che non tornerà più, sono passati quattro anni e di lui nemmeno una notizia, oggi ho visto abbattere la vecchia villetta dove abitava, mi ha tradito, non ho più voglia di aspettarlo.

Levo la collana ma non ho il coraggio di buttarla, infondo "lei" non ha fatto nulla di male, la lancio dentro ad un cassetto, non so più a cosa credere. Ho perso tempo inutilmente, promesse da poppanti. Altro che ragazza in pericolo.

Ah, sono contenta che in compagnia adesso non ci siamo più solo Asia ed io, Sara è un buon acquisto, è carina simpatica, un po' stupidella ma nessuno è perfetto, io è da tre anni che frequento KV e gli skater, ho cambiato look a circa 15 anni e si, mi trovo bene, che c'è di male a sentirsi comodi, sono felice anche se a volte mi sento sola, non so cosa mi prende ma mi manca qualcosa o qualcuno.

Anche se nella mia vita sono entrate tante persone nuove, la vedo sempre molto monotona, uguale.

Casa, scuola, skate-park, amiche e casa.

Lineare, senza sfumature, magari un giorno cambierà qualcosa, spero.

Spero in un futuro ricco di colori sgargianti.

Solo ora so che la vita non è come una marcia divittoria, quando speri che le cose migliorino tutto va a rotoli .


Fabio. Per ricordarmi di te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora