Non mi ero mai trovata in una situazione così imbarazzante.
Un ragazzo e una ragazza, si baciavano. Lui le palpava i seni e lei gridava mentre si univano.
Merda! Tutto a me.
Non li ho neanche guardati in faccia, sono scappata subito in classe.
Che vergogna!
Mi ricordo solo i capelli corvini del ragazzo e biondi della ragazza, che lui fosse molto alto e che indossasse una felpa nera, mentre lei era quasi del tutto nuda.Speriamo che neanche loro siano riusciti a vedermi in faccia.
Mi metto le mani sul volto, desiderando di scomparire.
Forza Elizabeth! Non darti tutta la colpa! Sono loro che hanno sbagliato, queste cose da fidanzati si fanno a casa nel proprio letto, non certamente nei bagni di scuola!
Per una volta mi sento consolata dalla mia coscienza che non mi fa a merda, come il resto delle volte, d'altronde.
Sono talmente intenta a deprimermi che non mi accorgo che la ricreazione sia finita e di un nuovo professore che mi richiama.
Come sempre, un'altra figura di merda.
"Allora signorina ha intenzione di rispondermi?" Mi chiede.
Ma proprio quando sto per dirgli che non ho capito un'accidente della sua domanda, bussano alla porta.
Grazie, mio salvatore!
Entra l'unica persona che non avrei voluto rincontrare mai più.
Altro che salvatore, ho difronte un diavolo perseguitatore.
Il ragazzo dai capelli corvini.
Devo ammettere che però è molto carino, anzi, decisamente troppo!
Lo osservo meglio, alto, ovviamente capelli corvini, molto corvini, occhi scuri, neri, come i suoi capelli e lineamenti da modello.
Noto subito le sue Converse nere, identiche alle mie, che sono in perfetto contrasto con i suoi jeans chiari.
Capelli corvini guarda il professore in attesa che gli chieda qualcosa di solito o abituale e, questo qualcosa, non tarda.
"Black! Le pare orario di entrare il primo giorno di scuola? Non poteva restarsene a casa?"chiede il professore.
"Prof si calmi, beva camomilla la mattina, le farà bene al sonno che sua moglie le toglie di notte"
Sento dei risolini provenire da alcune ragazze dietro di me.
Il professore diventa di tutti i colori ed inizia ad urlare. Certo, la calma non sará uno dei suoi pregi, ma stavolta non gli si può dare torto.
"Ma come si permette? Mi spieghi il motivo del suo ritardo, prima che la mandi direttamente in presidenza, con una sospensione, il primo giorno di scuola!"
Il ragazzo non sembra far caso alla sua minaccia e risponde tranquillamente:
"Prof mi sono svegliato tardi stamattina e quando sono arrivato a scuola ho avuto un imprevisto"afferma.
Come no! L'imprevisto della procreazione.
Vorrei rispondere, ma è meglio stare in silenzio e non farsi notare, dal momento che mi trovo già in una situazione abbastanza difficile.
"Per stavolta la lascio passare, ma la prossima non sarà tanto semplice. Forza, prenda posto."
Il ragazzo vaga con lo sguardo nella classe e, questo, si ferma proprio accanto a me.
Fa un cenno a Jo con il capo che quest'ultima ricambia, capisco che sono amici.
Oggi qualcuno deve avercela sul serio con me!
Il suo sguardo poi si posa su di me, scrutando la mia figura attentamente.
Allarme rosso, ennesima figura di merda in arrivo.
Cerco di coprirmi il più possibile il viso, sperando che non mi riconosca, mentre lui, non trovando posto perchè l'ultimo l'ho occupato io chiede al professore una sedia per sedersi accanto a qualcuno del banco già occupato dietro di me.
Stai calma Eliza, si è solo seduto dietro di te.
Per fortuna, la straziante giornata finisce ed io sono la prima ad uscire dalla classa, intenta ad andarmene il prima possibile da questo maledetto posto.
Mi dirigo verso l'uscita, ma quando sto per attraversare il cortile qualcuno mi afferra il polso.
Fa che sia Jo, fa che sia Jo, fa che sia quella scocciatrice di Jo, ti prego.
Ma anche questa volta nessuno mi ascolta.
Mi volto e incontro gli occhi scuri di Capelli corvini che mi fissano furiosi.
Non ci posso credere, mi ha riconosciuta!
Vedendo che rimango ferma come un palo, prende parola:
"Ti pare modo di interrompere una scopata, il tuo? Cazzo, ci hai interrotto proprio sul più bello. Se vuoi assistere ad un porno in diretta il cesso non è di certo il posto migliore, considerando che nel porno e nel cesso c'ero io!" Urla.
Ma come cazzo si permette?Se prima pensavo potesse essere almeno un po' carino, ora, sono completamente sicura del contrario!
Okay, mi sarei arrabbiata anch'io, ma così esagera. Quelle cose può farle benissimo a casa sua! Io inoltre non farei mai una cosa cosí intima nel cesso della scuola!
"Uno: toglimi subito le mani di dosso; due: non ti conosco e non ti permetto di parlarmi così volgarmente e tre, caro mio, quelle cose puoi farle benissimo nel cesso di casa tua, perchè se non lo sapessi, quelli sono gabinetti pubblici e può entrarci chiunque, specialmente se questo chiunque deve fare qualcosa di più bisognoso di te! E poi tu e la tua ragazza facevate parecchio casino e io pensavo che qualcuno si stesse sentendo male e sono entrata, ma non mi sarei mai immaginata una cosa del genere tanto schifosa!"
Ora sto urlando anch'io attirando l'attenzione di alcuni studenti curiosi che continuano ad osservarci.
"Sai che ti dico? Vaffanculo" e così lascio Capelli corvini a bocca aperta, negandogli una risposta che sicuramente avrebbe causato una vera e propria guerra. Così, vado via soddisfatta della mia risposta.
Quando torno a casa salgo subito in camera mia per leggere un libro e dimenticarmi della straziante mattinata.
Mi ricordo di Bryan e, gli mando un messaggio desiderosa di sfogarmi.
<< Non puoi immaginare cosa sia successo oggi, appena puoi chiamami>> digito velocemente.
Sento qualcuno bussare alla porta continuamente ed intuisco che non ci sia nessuno in casa.
Mamma e Bob saranno al lavoro e Jo non sarà ancora rientrata. Forse è lei che si sarà dimenticata le chiavi.
Scendo di corsa le scale e urlo "Un attimo di pazienza e che cavolo!".
Apro la porta d'ingresso e trovo due occhi neri che mi guardano sorpresi.
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STAY-Odiarsi per amarsi
RomanceElizabeth e Walter sono come il giorno e la notte. Lei fredda e stronza, non riesce a fidarsi di nessuno e non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. È la ragazza che non ride mai, che preferisce stare da sola con la sua musica, la ragazza dalla...