25-Voglio te

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★Paradise★ Coldplay


"E poi? Cos'è successo?" mi chiede Jo ad occhi aperti.

"E poi sono venuta a cercarti. Non ero sbronza fino a quel punto" avvampo ricordandomi dei suoi baci, di come mi ha fatto battere il cuore.

Per fortuna, i nostri genitori non ci hanno scoperte e ci hanno trovato nei nostri letti a dormire "come angioletti" hanno detto loro. Quasi non scoppiavo a ridere e rovinavo tutto.

"Non mi hai mai detto che tu e Fred vi frequentavate. Gli hai detto che sono io la tua sorellastra?"

"No, non gliel'ho detto. Infatti non ci siamo frequentati. L'ho incontrato alla sua festa e poi qualche volta a scuola!"

"Lo conosco, è un bravo ragazzo"

"Be' ieri non sembrava!"

"Mi hai detto tu che eravate sbronzi"

"Già è vero, devo chiarire con lui. Non so cosa mi sia preso, una cosa è certa però: non toccherò più un goccio di alcool fino alla maturità"

"Hai intenzione di perdonarlo?"

"Chi?"

"Walter"

"Non credo che gli freghi qualcosa di me o del mio perdono"

"Io credo che tu ti sbagli, invece" Jo mi fa un sorriso rassicurante, ma io non posso che sentirmi male, perchè alla fine un bacio non cancella quello che pensa di me"

Stiamo camminando verso la palestra, la campanella ha già segnato da un pò l'inizio dell'inferno e i corridoi sono deserti.
Alla prima ora di venerdì abbiamo educazione fisica ed andiamo direttamente in palestra.

Odio correre come una cavalla dietro una mandria di bufali e odio ancor di più correre dietro una palla come una cagna in calore, per questo faccio di tutto per evitarlo.

"Smith, Aston, forza! Siete in ritardo!" Urla il giovane professore, con una palla da basket in una mano e un povero fischietto in un'altra su cui continua a sputacchiare.

Andiamo a cambiarci negli spogliatoi. Guardo il muro dove io e Capelli corvini abbiamo litigato per l'ennesima volta per la sua gelosia.

Basta, basta pensare a quel ragazzo dai capelli neri.

Mi infilo una tuta comoda, una maglia XXL e una felpa pesante sopra.
Jo mi guarda stranita, quasi disgustata "Sai, ho con me i leggins e la maglia che ti ho prestato l'altra volta, se ti va..."

"No, sto bene così, grazie" so già dove vuole andare a parare.

Usciamo dallo spogliatoio e raggiungiamo i nostri compagni che stanno già giocando a calcio, quando Jo si ferma.
"Posso farti una domanda Beth?" Mi chiede pensierosa.

"Dimmi"

"Come hai scoperto che Josh mi picchiava? Chi tel'ha detto?"

Prima che possa rispondere il professore ci richiama.
"Smith, Auston! Perchè state impalate? Auston tu nella squadra di Black, e tu Smith in quella di Ross"

Bene, se c'è uno sport che odio più degli altri è il calcio, mi consola solo il fatto di non stare in squadra con LUI.
Certo, la squadra in cui sto non è di certo il massimo.
Daniel Ross è un altro fighetto della scuola, uno, tra gli accompagnatori di ieri sera di Capelli corvini, che ridacchiava dietro di lui.
Resto in attesa di un qualche segnale del professore fin quando non fischia per un calcio di rigore per la squadra di Black.

"Chi aspettate? Entrate in campo!"
In campo, poi. Un pavimento nero dove hanno disegnato con una bomboletta spray bianca due porte.

Capelli corvini mi sta guardando e sorride, facendomi l'occhiolino, mentre entro con la testa bassa in campo.
Quando alzo la testa incontro le occhiatacce di alcune mie compagne di classe, e non ci metto molto a capire perchè.
Queste stanno male, chissá a quante altre avrà fatto un occhiolino.

Dopo aver preso cinquanta cartellini gialli di proposito e cinquanta imprecazioni di Ross, finisce la partita e, dopo esserci cambiati, torniamo in classe.

Mentre tutti rientrano in classe vengo fermata da una salda presa sul mio polso.

"Vuoi già litigare?" Sbuffo.

"No" dice Capelli corvini iniziandosi a grattare la nuca, segno che è imbarazzato e nervoso "volevo dirti..."prende un grande respiro "che mi dispiace per quello che è successo ieri. Ti ho detto tante cazzate che non penso veramente e tu eri sbronza e così fottutamente bella. Ma capiscimi, quando ti ho vista toccare il petto di quello e lui il sedere a te e il seguito, non ci ho visto più! Questa cosa che provo quando mi stai vicino, non la sopporto, tu vuoi lui e io non voglio te. Quindi ti lascerò in pace. Tu per la tua strada io per la mia" mi guarda intensanente attendendo una mia risposta mentre io non so che dirgli. Mi ha appena confessato che ieri sera era geloso e che si è reso conto di essere un vero stronzo, ma lui non vuole me, l'ha detto chiaramente

"Io continuerò a fare sesso con tutte e tu starai con chi ti pare"

Il mio cuore perde un battito, anzi venti.

Ma io non voglio lui, cazzo! Non voglio nessuno! Voglio te!
Perchè? Perchè mi sento male a sentire queste parole? Ho desiderato così tanto che mi lasciasse in pace, così tanto che mi stesse lontano.

Ma ora non credo che il mio cuore lo sopporterebbe, non sopporterebbe di stargli lontano, guardarlo indifferente mentre è con un'altra, soffrire in un angolino, senza poter far nulla.

Annuisco e mi libero lentamente dalla sua presa.

"È meglio così, per tutti e due. Tu continuerai la tua vita e io la mia. Dimentichiamo."

Stupido è già troppo tardi per continuare la mia vita senza di te, senza i tuoi occhi, come fai a chiedermi di dimenticarli?- urla il mio cuore ma la mia testa lo zittisce.

Il mio cuore è stato fottuto da un coglione.

A.A.
Capitolo triste, ma finalmente lei capisce che è innamorata del coglione e poi non è sempre rose e baci.
Oggi doppio aggiornamento. Fatemi santaaa.
Non ci riuscirebbe neanche la Madonna talmente sono diavola.
Amo i Coldplay punto

-lastronzasonoio

STAY-Odiarsi per amarsiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora