•Magic• Coldplay
"Non vorrai venire in jeans e felpa?"sbuffa ancora Jo.
"No, in jeans, felpa e converse" rispondo.
Mi guarda ad occhi spalancati.
"Stai scherzando, nessuno sarà vestito così."mi punta un dito contro "nemmeno tu"
"Non la smetterai, fin quando non mi avrai convinta, giusto?"
"Giusto" sorride.
"Ma i vestiti mi stanno male" sfrutto l'ultima possibilità.
"Cazzo! Ma ne hai mai messo uno? Hai delle gambe lunghe da far invidia all'intera popolazione femminile, una pancia piatta e un corpo fantastico"
"E dei fianchi orribilmente larghi" la blocco io " e le mie gambe non fanno invidia nemmeno ai topi"
"Ragazza pensa che ti vedrà anche Wal" dice facendomi l'occhiolino.
Roteo gli occhi e nego con la testa."Lui non c'entra!"
"Mi vuoi dire cosa succede con lui?"
"Non succede niente!"
"Non prendermi in giro! Lo vedo come ti fissa in classe, lo vedo come cerchi di evitarli non riuscendoci e l'ho visto com'era preoccupato quando sei svenuta. È diventato bianco. Poche volte l'ho visto così"
"Io invece non poche volte ho avuto voglia di tagliargli le palle"
Inizia a ridere "Come devo fare con te?" Faccio spallucce
"Ti ha baciato, vero?" Avvampo "e tu ci sei stata! Lo vedo da come è cambiata la tua faccia!"
"Si okay, ma lui è un puttaniere senza sentimenti ed io sono stata una stupida a farmi usare"
"Ti farà soffrire Elizabeth. Troppe ci sono finite dentro, scappa prima che sia troppo tardi"
Fosse facile scappare da quegli occhi!
Annuisco soltanto e cambio discorso. Non voglio raccontare nessun particolare.
"Come faccio? Io non ho vestiti!"
"Io si! Vieni in camera tene presto uno"
Dopo aver visto e provato tanti vestiti, troppo volgari o troppo stretti, ormai pronta ad arrendermi dico "Ci rinuncio, non verrò alla festa. Fatemi morire in pace"
"Tu verrai eccome! Possibile che non ci sia neppure un vestito..." dice frugando ancora nell'armadio "Eccolo!"
Caccia un tubino nero a coppa sui seni e senza spalline, poco sopra il ginocchio e ornato di pizzo.
Porca, è davvero carino."Ma non sarà troppo attillato?"
"Forza, a misurare" dice spingendomi in bagno.
Quando esco si mette una mano sulla bocca, credo per lo spavento.
"Sei stupenda, Elizabeth! Sembri una modella!"
Mi guardo allo specchio. Io in realtà mi vedo come le altre volte, solo leggermente più femminile.
"Ora piastra e trucco"
"Niente trucco!" Urlo
Può chiedermi tutto ma quel fastidioso grasso, scarto di pelle di pecora sugli occhi proprio no!
E non sono esagerata."Okay" si arrende e fa bene.
Alla fine mi piastra il mio indomabile cespuglio rosso.
"Le scarpe" dice afferrando due paia di scarpe col tacco, una di pelle nera e un altro rosso.
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STAY-Odiarsi per amarsi
RomansElizabeth e Walter sono come il giorno e la notte. Lei fredda e stronza, non riesce a fidarsi di nessuno e non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. È la ragazza che non ride mai, che preferisce stare da sola con la sua musica, la ragazza dalla...