21-Can

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Mentre sento che il mio monda stia crollando su di me, tu adesso dove sei?-Neffa


Capelli corvini continua a stringerla a sè e io mi sento improvvisamente un nodo allo stomaco. Lo so, sono un'egoista stupida, ma non posso farne a meno.

"Lui...lui non sopportava che io potessi lasciarlo e io non sopportavo più che lui mi tradisse" balbetta tra i singhiozzi Jo, mentre lui le asciuga le lacrime lei si distacca dall'abbraccio.

Adesso mi sento di troppo.
Cosa sto facendo? Origlio e mi intrometto in cose che non mi riguardano.

Se Jo avrebbe voluto raccontarmi, l'avrebbe fatto, ma non l'ha fatto.
Ne sta parlando con lui.

Mene voglio andare, non voglio più stare qui con loro, non voglio più stare qui a Londra, non voglio più stare qui a farmi venire nodi allo stomaco.

Mentre mi volto, pronta ad andarmene, ovviamente qualcosa va nel verso sbagliato, o meglio, qualcuno va nel verso sbagliato.
Mi ritrovo a terra, con un dolore allucinante all'osso sacro.
Ma chi csl'ha ogni santo giorno con me?
Alzo la testa, mentre sto già imprecando contro sto tizio in giargianese.

"Scusa! Scusa, come stai? Tutto bene? Ti sei fatta male?"

Una mano mi si para davanti e subito mi scontro con gli occhi chiarissimi e colpevoli di Fred.

"Elizabeth..."sussurra.
Ma questo ragazzo mi segue?

Senza il suo aiuto, mi alzo.
Mentre lo fisso, mi ricordo di quello che stavo facendo.

Subito mi giro, ritrovandomi Capellu corvini addosso.
Ha le sopracciglia piegate, la mascella tesa, i denti digrignanti e gli occhi furiosi.
Mi afferra il polso per non farmi scappare, sicuro che l'avrei fatto e non si sarebbe sbagliato.

"Stavi origliando?"
Non capisco se mi ha fatto questa domanda per confermare la mia colpevolezza e rendermi ancor più colpevole, o perchè in attesa della mia risposta sta intanto organizzando la maniera per uccidermi.
Penso entrambe.

"No! Non stavo origliando!" Mento subito.

"Si che stavi origliando! Ma che cazzo vuoi dalla nostra vita eh? Fattene una tua una volta per tutte!"mi urla furioso.

Questo è davvero troppo. Ha detto davvero troppo.

Non vedo più niente, è tutto nero.
Sento le mie gambe, le mie braccia ma non posso muoverle.
Sono finalmente andata via, da lui, da quel mondo di merda.

"Elizabeth? Elizabeth parla"sento la voce spezzata di mia madre.

Inizio a rivedere la luce, e a risentire i miei muscoli.
"Mamma?" Dico sbattendo le palpebre "Mamma dove sono?"
Mia madre è vestita come stamattina quando è andata a lovoro, ha un aspetto molto trasandato, rispetto al solito ha delle ciocche di capelli che fuoriescono dalla sua coda sempre perfettamente perfetta, la camicetta un pò girata e una faccia preoccupatissima.
Mi afferra per la nuca e mi avvicina a sè abbracciandomi, quasi a farmi soffocare.

"Mamma, mi stai facendo soffocare"

"Ah, si, scusami amore. Ero preoccupatissima. Come diavolo sei svenuta? Mi hai fatto prendere un grandissimo spavento, Elizabeth Smith. Il dottore dice che sei troppo stressata, e devi riposare di più" dice in toni più severi e puntandomi un dito contro.

Io? Sono svenuta? Ora ricordo tutto.
Capelli corvini, il suo viso incazzato, Jo...

Mi guardo intorno accorgendomi di nonaver mai visto queste quattro mura bianche e di stare su un lettino del medesimo colore.

STAY-Odiarsi per amarsiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora