Chapter 15.

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{Little smuut.}

Sbagli e non te ne accorgi.
La colpa non è tua, perché qualcosa, o qualcuno, ha voluto che tu scordassi il tuo compito.
Ma lo sbaglio è stato fatto, e non si può cancellare.
Un errore è un errore.
E tu devi subire le conseguenze.

Un ringhio sommesso, quasi animalesco, uscì senza controllo dal retro della gola del Dominatore.

Harry aveva tutto il diritto di essere furioso con il suo sottomesso, no? È vero, forse lo aveva trascurato e fatto sentire solo.

Forse quella era solo una modo per farsi notare, oppure, ancora, un modo per sottrarsi ancora una volta al suo volere.

"Dove cazzo è andato?!"urlò rabbiosamente, sbattendo un pugno sul tavolo di legno, al centro della cucina. I piedi di questo tremarono, in procinto di cedere.

Com'era possibile che nessuna delle guardie lo avessero visto uscire?

Com'era possibile che non avesse preso l'auto, visto che pioveva a dirotto?

Perché diavolo si era inoltrato nella massa di persone di New York, se sapeva di non poter neanche girare da solo per Londra?

Com'era possibile che avesse infranto la prima regola che gli aveva impartito?!

"Signore."una delle guardie lo chiamò da fuori la cucina, sembrava spaventato e preoccupato. Così doveva essere.

A passo spedito si diresse verso le guardie che erano state messe di sorveglianza. Molto probabilmente era il loro ultimo giorno lì.

Nessuno stava guardando il loro capo, ma tutti erano intenti nel guardare il bottone rosso dell'ascensore, che lampeggiava, come un avviso.

Stava arrivando qualcuno.

Tutti rimasero a fissare le porte automatiche che si aprivano.

La rabbia non fece che aumentare in Harry.

Lui stava ridendo e scherzando con..con Gemma!

Le nocche gli sbiancarono appena il sangue smise di circolare nella mano dell'uomo, ora stretta in un pugno.

"LOUIS!"urlò con la rabbia che aumentava ad ogni passo indietro che il minore faceva.

La paura e la confusione tinta sui delicati lineamenti del suo viso, mentre incontrava i pozzi scuri di Harry, che con una sola occhiata lo inchiodò in avvertimento.

E quello invece fu il momento di Louis di farsi delle domande.

Perché Harry era lì?

Erano quasi le cinque del pomeriggio, lui tornava sempre verso le nove di sera.

Era successo qualcosa a Margaret?

Forse aveva poco lavoro da fare ed era tornato a casa prima.

Ma..allora perché aveva l'espressione cupa ed arrabbiata?

Sembrava che volesse uccidere qualcuno.

Lui non aveva fatto nulla.

Era solo usc-

Oh..
Gemma intanto guardava la situazione con estrema confusione.
Solo alle parole del fratello capì cosa era successo.

"Vi rendete conto di cosa avete fatto?!"interruppe il silenzio creatosi nella casa."Non solo Louis ha infranto una delle regole che gli avevo imposto severamente, ma non si è degnato di avvisarmi. Quindi, cosa dovrei fare ora io?!"

Kitten ||Larry Stylinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora