Kitten ||Larry Stylinson||

Chapter 18.

//Anche se voi covate odio per me, giorno dopo giorno che non aggiorno, sappiate che io invece vi adoro sempre di più.
Qualche giorno fa stavo sclerando giusto un po' perché ho notato che alcuni capitoli hanno raggiunto più di trecento stelline!!!
Sappiate poi che io leggo ognuno dei vostri messaggi anche se non vi rispondo, non perché non voglia ma perché non ho tempo, con la scuola e tutto. In più volevo informarvi che gli aggiornamenti sono più lenti del normale perché io sono priva di un computer e quindi tutti i capitoli che avete letto fino ad ora sono stati tutti scritti al telefono e quindi -se qualcuno è costretto a fare come me- mi capirete, spero..
Continuo a dirvi che vi adoro e che siete le migliori lettrici che io abbia mai avuto -anche le prime..-, i vostri commenti mi risollevano il morale in un batter d'occhio e ogni volta che ne leggo uno mi da sempre la carica per rimettermi a scrivere.
Inoltre voglio ringraziare tantissimo le ragazze che mi hanno scritto in chat privata, sappiate che ho letto ogni vostro singolo messaggio, che a volte rileggo anche, e che non ho risposto per non rendermi ridicola, perché non so cosa dire...
Se volete io sono sempre disponibile per fare due chiacchiere.
Ringrazio anche le ragazze che hanno iniziato a seguirmi e inoltre vorrei fare un "appello", vorrei che la persona che mi ha segnalato il profilo già un paio di volte uscisse fuori, non sono arrabbiata ma mi piacerebbe solamente sapere se questa persona ha qualcosa contro di me o la mia storia.
P.s. mi piacerebbe molto se qualcuna di voi fosse capace nella realizzazione di alcune copertine, poiché vorrei cambiare quella attuale. Vorrei anticiparvi che ho dei gusti abbastanza singolari e delle idee molto decise ma mi piacerebbe lo stesso se qualcuna di voi provasse nel farne una per questa storia.
Grazie in anticipo!!
Credo di essermi divulgata fin troppo!!
Quindi..
ENJOY THIS CHAPTER.

-Kxx

Il misto di colori che si lasciava dietro il sole quasi sparito all'orizzonte aveva sempre mozzato il fiato a Louis.
Il cielo andava a sfumarsi in quelle tenui alterazioni che ti facevano provare un moto di felicità del tutto sconosciuto, privo di motivo.

Si iniziava a vedere il blu della notte, uno di quei blu per cui ci possono essere dei fraintendimenti con il nero pece. Sfumava drasticamente mentre incontrava l'azzurro che era stato altalenante con le leggere nuvole di passaggio di quel giorno.
Lasciava poi posto al giallo e all'arancione, terminando con il colore primitivo e gli ultimi raggi del sole che ti illuminavano il viso per quei pochi secondi che rimanevano, per lasciare il posto alla luce tenue della Luna.

E quello era lo spettacolo che stava osservando il più piccolo, riscaldato e cullato dal movimenti respiratori del petto possente alle proprie spalle, a cui era appoggiato con quest'ultime.

Harry era stato silenzioso per tutto il viaggio, che durava da più di un'ora e mezza ormai.

Alcune volte era capitato che, voglioso di contatto, toccasse come se fosse del tutto casuale il suo piccolo.

Ma questo, il diretto interessato, l'aveva capito, ma di certo non gli dispiaceva.

Non gli dispiaceva delle dita lunghe e sottili che di tanto in tanto disegnava dei ghirigori sulle cosce snelle, ricoperte dal pantalone nero aderente, su cui il maggiore si era soffermato forse con troppa insistenza.

Non gli dispiaceva della mano che si posava con delicatezza sul suo fianco sporgente, a cui si era forse proteso impercettibilmente, forse.

Non gli dispiaceva della punta del naso del maggiore che gli accarezzava la pelle tenera del collo, annusandone il buon odore.

Quando il cielo aveva quasi completamente lasciato il posto al blu Louis girò il volto verso quello del suo Daddy, soffermandosi a guardare ogni minimo dettaglio del suo viso, mentre questo era assorto nei propri pensieri, fissando un punto indefinito di fronte a sé.