L'Amore (finale)

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Ironia della sorte ci incontrammo davanti alla nostra scuola, a vedere i quadri contenenti i voti, nello stesso periodo dell'anno precedente, quello in cui stavamo assieme.

Le feci il discorso che avrei voluto farle molti mesi prima, ma con un tono e con parole più severe: volevo farle pesare l'aver compromesso la mia relazione con la sua compagna di classe a cui ero affezionato.

Sembrava volessi incolparla d'avermi fatto innamorare non una, ma ben due volte, ma, proprio perché d'amor si trattava, le proposi di riprovare a star insieme.

Io sono un uomo che non accetta un "no" come risposta, ma quella volta mi dovetti rassegnare, o almeno far finta di rassegnarmi.

Tutta quest'esperienza, pur trattandosi dell'amor per una donna sola, mi ha insegnato tanto e m'ha fatto soffrire più d'ogni altra cosa.

Intanto per iniziare ho conosciuto l'amore stesso, che certamente non si può conoscere nei libri, nei film e nelle opere tutte, è un'altra di quelle cose che non sono descrivibili con un linguaggio razionale o conosciuto, bisogna viverle!

Secondariamente ho imparato a screditare chi dice che l'amore fa male, poiché l'amore in sé fa solo che bene, è la persona che s'ama che può farci del male, è il non poter esprimere il proprio amore che ci rende tristi, ma come si può pensare che un sentimento così puro come questo possa essere qualcosa di negativo?

Bisogna esser pazzi, o ignoranti, oppure entrambe le cose!


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