3. Matematica.

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Era una mattina di metà novembre. Una mattina gelida,oserei dire.
Manhattan era ancora buia,nonostante fossero le 7 del mattino.
In giro c'erano poche auto. Tra cui io,mia madre e la sua auto.
Mia madre non mi somiglia per nulla: occhi scuri,capelli biondi sempre in perfetto ordine e sempre ben vestita... anche i nostri caratteri sono tanto diversi: lei sempre pronta a vedere il bicchiere mezzo pieno,a credere sempre e sperare sempre; io assolutamente no. Ma nonostante le nostre grosse differenze tra noi,abbiamo un bel rapporto,ma non nego e non nascondo che litighiamo spesso ma siamo pronte subito a far pace.
Questa mattina avevo il compito di matematica e non volevo assolutamente svegliarmi..non che non mi piaccia studiare o cosa,ma la matematica non mi va proprio giù! Sono fatta più per la letteratura,io.
Ricordo quando ci riunivamo a casa sua per studiare e poi finivamo sempre col fare l'amore; altro che matematica e letteratura!
-"Mia,tesoro,siamo arrivate,cosa stavi pensando?"
La voce di mia madre mi riporta alla realtà. Siamo già fuori scuola? 45 minuti son passati in fretta,stamattina.
-"Oh,niente mamma,è che ho il compito di matematica le prime due ore."
-"Non aver paura,tesoro. Credi in te e vedrai che supererai anche questo compito. Forza e coraggio. A stasera."
Beata lei che ci crede.
Fuori scuola ci sono Lola e Catherine,le mie due migliori amiche. Anche se,la mia vera migliore amica sono io,nulla contro loro due,ma ho imparato che fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio,dato che alla fine vanno tutti via.
Lola fa parte della squadra delle cheerleader,mentre Catherine è una secchiona ma non di quelle sfigate le quali nessuno se le fila.
Anzi,sono due belle ragazze: Lola è alta,snella,slanciata,scura di pelle,bruna e occhi scuri; Catherine invece è la più bassina tra noi,è magra,ha la pelle molto chiara,è bionda ed ha gli occhi azzuri contornati da un paio di occhiali neri. Abbiamo quasi tutti i corsi in comune.
-"Ehi ragazze,siete pronte per l'incubo?"-dice la bruna riferendosi al compito di matematica.
-"Non parliamone proprio."-dico io.
-"Dai,non sarà così difficile come dite voi."-dice infine Cat.
-"La fai facile tu!"-diciamo in coro io e Lola.
Suonata la campanella,ci rechiamo all'aula di matematica.
Tempo fa prendevo un altro corridoio per raggiungere quest'aula,ma adesso non avrebbe più senso. Tempo fa non avrei avuto l'ansia e la paura di non saper fare qualche esercizio..perché tempo fa c'era Lui,sempre pronto ad aiutarmi.

Un giorno, tre autunni.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora