-"La prima partita di basket sarà prima di Natale. Tra poco,capite?!"
-"Lolita,non mi è mai capitato di vederti così agitata per una partita."-se la ride Cat.
-"Tu non capisci Cat!"-si dispera ancora la bruna.
-"Ehi,Mia,è successo qualcosa? Ti vedo così silenziosa."
-"Oh,no Cat,grazie,sto bene."-sorrido.
Mi fa un cenno con la testa e continuano a parlare di cose che io non sto veramente ascoltando.
Era ormai passato un mese da quando io e Lorenzo ci regalavamo baci furtivi e sguardi silenziosi.
In quest'ultimo periodo lo vedo un po' strano e piuttosto nervoso. Ho provato più e più volte a chiedergli cosa fosse successo ma lui continuava a rispondermi che non era successo niente.
Eccolo che arriva. Sono le 8:05 ed è la prima volta che arriva così preciso a scuola. Si guarda intorno,mi vede e mi guarda intensamente prima di girarsi dal lato dei suo compagni e andare da loro. Era tutto normale,perché davanti alle persone noi,eravamo bravi a sembrare sconosciuti,eravamo bravi a nascondere quei baci.
La campanella suonò e quando entrammo sentii qualcuno sfiorarmi la mano con le dita. Era lui.
All'improvviso la stretta si fa forte,mi tira a sé e mi bacia.
Lì,davanti a tutti,senza curarsi delle persone che passavano,di quelle che ci guardavano e indicavano.
Un bacio disperato,bisognoso d'amore,ma amore non può esserci.
Non dice nulla,mi guarda soltanto.
-"Scusa."-mi dice soltanto.
STAI LEGGENDO
Un giorno, tre autunni.
Lãng mạnSono Mia. Eppure vorrei essere così Sua. Lui è stato l'unico. Lui è stato..Amore. 日三秋 “Un giorno, tre autunni”. Un proverbio cinese usato quando ti manca qualcuno così tanto, che un giorno pesa come fossero tre anni.