La giornata passa piuttosto in fretta. Sono le 6 e mezzo del pomeriggio,ed io sono seduta su una panchina di un parco qualunque della città,a guardare il sole che va via di già. Se ne va silenzioso,lento,come ha fatto Lui.
Più tardi torno a casa. C'è anche mio padre: di solito è via per affari,dice.
C'è mia sorella più piccola che subito corre ad abbracciarlo. Ah,piccola,quanto amore innocuo riesci a dare.
La serata passa veloce,ed io sono già nel mio letto,più avvolta dai pensieri che dalle lenzuola.
L'apertura improvvisa della porta mi distrae e lascia spazio ad una piccola figura: la mia piccola Madison.
-"Cosa c'è piccola mia?"-le dico convincendola a parlare.
-"Ho fatto un brutto sogno..."-dice a bassa voce.
-"Piccola.. vieni qui."
Non se lo fa ripetere due volte che schizza subito sotto le mie coperte.
Ah,piccola,quanto amore puro dai.
In mattinata mi sveglio molto presto,di soprassalto quasi.
Guardo alla finestra,e per le strade non c'è nessuno. Ed io mi chiedo: Tu dove sei? Dove sei ora che sei così lontano da me? Adesso che siamo così lontani anche dal tempo? Cosa fai? Mi pensi mai? Torneresti? Tornerai? E magari,perché no,rimarrai?
Ma io ai ritorni non ci credo,non ci credo più. Non credo a quelle cose che "tornano come prima",se torna come prima è finzione.
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Un giorno, tre autunni.
RomanceSono Mia. Eppure vorrei essere così Sua. Lui è stato l'unico. Lui è stato..Amore. 日三秋 “Un giorno, tre autunni”. Un proverbio cinese usato quando ti manca qualcuno così tanto, che un giorno pesa come fossero tre anni.