16. Non potevo crederci.

51 5 0
                                    

Decisi di concentrarmi sulla partita quando mi accorsi che la nostra squadra aveva fatto canestro perché il giocatore della squadra avversaria era troppo impegnato a guardare tra gli spalti. O meglio,a guardare me.
Anche da lontano riuscivo a scorgere due pozzi neri così familiari,così simili ai miei.
-"Timeout! Timeout!"-gridò un signore,doveva essere il coach della squadra avversaria.
Tutti i giocatori delle due squadre tornarono alle loro rispettive panchine.
Non potevo crederci.
La partita continuò tra alti e bassi,era ormai pareggio e mancavano pochi minuti alla fine.
La squadra avversaria subì un ulteriore canestro dal fratello di Lorenzo e lui non faceva altro che sorridere come un ebete e vantarsi del fratello con tutti.
Ed io,che invece ero rimasta ancora imbambolata,non riuscivo a crederci ancora.
Manca solamente un minuto,e stiamo per vincere quando quasi all'ultimo secondo l'altra squadra fa canestro.

Un giorno, tre autunni.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora