4. Lorenzo.

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La seconda ora di matematica era ormai andata e non mi restava altro che sperare di prendere almeno una sufficienza.
Lola,Catherine ed io ci dividiamo,avendo corsi diversi in quest'ora. Cammino verso il distributore automatico,prima di andare nell'aula di storia. Da lontano scorgo una figura alta e robusta. E sento una scossa percorrermi la spina dorsale.
Non sarà mica... Ma no! Che sciocchezza... Sì,ma allora perché ho aumentato il passo ed il cuore me lo sento in gola?
Sono a pochi passi da questa figura che mi da le spalle,da troppo ormai. O la va o la spacca!
Sto per poggiare la mia mano sulla sua spalla troppo alta per me,quando questo si gira.
Inutile. Tutto inutile. Credere per poi essere delusa,ancora. Ma in un modo sciocco: da me stessa. Che stupida!
-"Cercavi qualcosa?"-dice il ragazzo alto davanti a me.
Per un momento rimango impietrita.
Cazzo fai qualcosa,Mia!
-"Oh. No,scusami,ti avevo scambiato per un'altra persona..."
-"Sembri delusa. Posso aiutarti?"
-"No."
Nessuno può farlo. Nessuno eccetto...
-"Posso sapere il tuo nome,ragazza misteriosa?"
Il solito casca morto.
-"Sono Mia."
Rispondo senza emozione.
-"Beh,piacere. Io sono Lorenzo e vorrei essere anch'io tuo."
Io non voglio essere mia.
-"Va bene. Io devo andare."
-"Alla prossima,Tua."-dice mentre ride.
Per un attimo,ho sperato ancora. Ho creduto che lui fosse tornato davvero,per me.
Per un attimo,mi sono sentita quasi viva,ancora una volta al pensiero di Lui.

Un giorno, tre autunni.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora