Capitolo 17

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#CHRISTIAN#
Sono appena arrivato a New York..non avrei mai voluto fare questo viaggio di lavoro ma ho dovuto..la mia piccola Anastasia sarà arrabbiata con me,e posso capirla.
Si sarebbe aspettata che glielo dicessi io direttamente ma purtroppo non è stato così.
Prendo immediatamente il telefono dalla tasca e chiami Anastasia..il suo tono di voce è triste..oh piccola mia.

"Avrei preferito che me.lo dicessi a voce Christian,ma va bene lo stesso..come stai amore? Mi manchi?".
"Mi manchi anche tu piccola mia..qui a New York stanno prendendo decisioni alquanto stupide riguardo i progetti di cui ti avevo parlato..e il viaggio è stato immediato..non ti preoccupare piccola,tra due.giorni sarò di nuovo con te e la nostra bambina..".
"Ti amo Christian..ora vado, riprendo a lavorare così tra un Po,potrò coccolare nostra figlia..".
"Aspetta Anastasia..e riguardo la dottoressa? Cosa ha detto?".
"Te lo dirò al tuo ritorno Christian..ti amo".
"Anche io piccola".

Chissà cosa mai avrà detto la dottoressa..
Odio dover rimanere con questa ansia per i prossimi giorni..
Questa giornata di lavoro a New York sembra interminabile.
Ho parlato anche con gli azionisti..sembra che siamo in via di una soluzione..

Sono nel letto del mio hotel..vorrei sentire la presenza di mia moglie qui al mio fianco..ma purtroppo non ce..la mia mente, i miei pensieri tornano a quando,due settimane fa, l ho portata dentro la stanza dei giochi.
Non ci entriamo più spesso come prima,forse perché a noi due basta solo essere vicini,per bruciare di desiderio.

Anastasia è in ginocchio davanti alla porta con solo gli slip addosso e i capelli raccolti in una treccia che mi eccita terribilmente..ho addosso i miei soliti jeans strappati..gli occhi di Anastasia sono avidi di desiderio.
La faccio alzare, e l accompagno vicino alla sospensione..le lego le braccia..ho una visione nuda del suo corpo stupenda..
Prendo un flagellatore..pian piano le accarezzo i seni e lei mugula di piacere..porto due dita della mia mano,all interno del suo paradiso..
Dopodiché,le faccio assaggiare il suo sapore..è così pronta per me.
E la penetro senza pietà..ad ogni spinta pronuncia il mio nome in modo così sensuale..e dopo poco veniamo insieme..

Riapro gli occhi..
Mi rendo conto di essere da solo in questa stanza vuota dell hotel..ho deciso: se domani il lavoro sarà terminato,tornerò in anticipo a casa dalla mia piccola Anastasia.

#ANASTASIA#
Questa giornata al lavoro,è stata sfiancante..
Quando mi manca Christian,tutte.le cose sembrano andare a.rilento.
Ho sempre bisogno della sua presenza,del suo corpo,del nostro fare l amore,anzi come lui dice a volte,del suo fottermi senza pietà..
Dio Anastasia ti ecciti così tanto solamente pensando a lui?

Ho dato la pappa ad Ania e l ho anche cambiata..deciso di fare una doccia..devo scaricare tutta questa voglia che.sembra essersi impossessata del mio corpo..
Ma la voglia sembra non cessare, sento una scossa,forte,di piacere..è il mio Christian, è ritornato..non me ne ero neanche accorta..mi fa cenno di non dire nulla,, e in così poco tempo entra in me..mi basta così poco per raggiungere l orgasmo ed urlare il suo nome..

Quando l amore cambia il modo di guardare 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora