Capitolo 25

609 32 1
                                    

"Ti ubbidirò come la tua schiava infelice,anche se tu mi dicessi di distendermi qui e di morire"

Mi concedo un attimo per analizzarle poeticamente questa frase.

La punta della matita rotola sulle mie labbra,i miei occhi sono socchiusi. Alcuni ciuffi ribelli mi circondano il viso,mi ricadono sulle spalle e sulla fronte.

Sto seduta a gambe incrociate su una panca, all'ombra della tettoia,fuori scuola.

L'umidità e tutto questo studio mi stanno dando alla testa.

Harry sta terminando il suo esame di letteratura,uno di quelli che lo allontanerà da questa scuola,spedendolo nel mondo del lavoro.

Io,sto finendo il mio saggio su Thomas Hardy, che dovrò portare a fine anno alla professoressa.

Ho deciso di aspettare Harry qui fuori scuola per potermi concentrare di più e per non cadere in digressioni mentali,perdendo la concentrazione e quindi la voglia di studiare.

Fortunatamente,però,adoro questo poeta. La professoressa di inglese ci ha detto che lo approfondiremo l'anno prossimo,e non vedo l'ora. Per caso,in libreria,avevo trovato questo libro e subito mi aveva attratta,spingendomi a comprarlo e a divorarlo in pochissimo giorni.

A dire la verità,io mi sento un po' Tess. Sono una ragazzina che sembrerebbe affascinante e intelligente a prima vista,ma che in realtà potrebbe sottomettersi al volere virile senza nessun problema,senza nessun'esitazione. Mi ero immedesimata molto in quel personaggio,e quel libro parlava della mia vita in una visione romantica ottocentesca.

Poso il libro sulle gambe,sospirando. Appoggio la matita fra le pagine sottolineate ed evidenziate e lo richiudo. Ho proprio voglia di fermarmi un attimo. Sono stanca e,anche se mancano pochi giorni alla fine della scuola,me la sto prendendo comoda.
Il pensiero che più mi affligge,è pensare che Louis dovrà andare al college,una volta preso il diploma. Questa cosa mi amareggia,anche se voglio,anzi esigo che si faccia un futuro e che possa rincorrere i suoi sogni. Non abbiamo ancora parlato di questo,non sono pronta. Qualsiasi sarà la sua scelta,la condividerò.

La prima regola quando si ama una persona,in fondo,è lasciarla libera.

Ed è quello che farò.

Estraggo dallo zaino una lattina di coca,la apro e la porto alle labbra.

Londra così calda e soleggiata,non l'ho vista mai. Mi sembra quasi di vivere in Florida.

Guardo distrattamente il cellulare,sono quasi le quattro ed Harry uscirà a momenti dall'aula.

Harry non si trasferirà. Andrà a studiare legge in un'università a pochi chilometri da casa nostra e la potrà raggiungere anche in macchina.

Riapro il libro,pagina 172:

"Per di più,sia lei che Clare si trovavano ancora su quel terreno discutibile fra la simpatia e l'amore,dove nessuna profondità è stata ancora raggiunta,dove non è ancora intervenuta alcuna riflessione a domandare con perplessità: -dove vuole portarmi questa nuova corrente?-"

Leggo questo paragrafo e penso subito agli ultimi mesi.

Harry non si è ancora accorto di nulla,io e Louis continuiamo a vederci di nascosto e inoltre devo ammettere che le linee repressive anti - Tomlinson,con il passare del tempo si stanno facendo sempre più lievi e deboli.

Ma in tutto questo,io e Louis non abbiamo ancora definito il nostro tipo di relazione. Cosa siamo? Sicuramente non siamo amici. Gli amici non si tengono per mano,non si baciano,non cercano la bocca dell'altro per soddisfare il proprio bisogno,non si parlano con gli occhi ...

Shadows Lighter || Louis TomlinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora